LE LETTERE DI PAOLO NEL MONDO MODERNO

COLET, LEFEVRE, ERASMO, LUTERO, MELANTONE, BUGENHAGEN E BRENZ

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  1. Cornelio Scipione.
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    Le lettere dell'apostolo Paolo ritornano con grande interesse nell'età moderna, come oggetto di studio e di riflessione;
    Un interesse così forte da portare le edizioni di Paolo , nel XVI secolo, fino a 805!! un numero che neanche nel XX secolo è stato superato.
    Prima della riforma di Lutero, a partire dall'invenzione della stampa , erano presenti già ben 65 copie del Corpus Paolino.
    L'Uomo Moderno è angosciato, è insicuro, e leggendo Paolo cerca la sicurezza;
    Paolo riemerge sempre nei tempi di crisi.
    Le lettere di Paolo sono i documenti più antichi del Nuovo Testamento.
    Paolo garantisce a tutti il diritto di Pensare !! Paolo insegna la Tolleranza, e dice di rispettare la coscienza!
    La questione della tolleranza sorge, o meglio, risorge nel 1500, ma verrà affossata per poi essere ripresa nuovamente nel XX secolo.
    Uno dei maggiori studiosi di Paolo è JOHN COLET , e nel 1499 pubblica i commenti della "Lettera hai Romani" di Paolo.
    Colet fa una lettura nuova seguendo uno schema di Critica,considerando la Filologia e considerando anche gli aspetti storici.
    Colet conobbe l'umanesimo Italiano e di conseguenza conobbe le opere di Petrarca e Dante;
    Era professore all'Università di Oxford e svolgeva il corso su Paolo: per propria scelta aveva deciso che il suo corso doveva essere gratis e pubblico, il che riscosse un immenso successo tra numerosissimi studenti e non.
    Tra il grandissimo numero di Laureandi che seguivano il corso c'era anche Erasmo, e infatti Colet è il maestro di Erasmo; ed Erasmo riguardo le lezioni del suo Professore diceva: "Mi sembra di ascoltare Platone".
    Colet dice a Erasmo di impararsi il Greco antico, e così dopo quattro anni, Erasmo impara a leggere e a scrivere in Greco.
    Erasmo scelse di studiare le opere cristiane e non più quelle classiche perchè influenzato da Colet che glie lo avevo consigliato
    Il successo dello studio delle lettere di Paolo non era circoscritto, ma in tutta Europa, prevalentemente in Francia, Germania, Svizzera, Olanda e Spagna veniva studiato con un enorme interesse.
    Erasmo nel 1514 pubblicherà la Bibbia tradotta da lui in Greco e latino(tradotta in soli due anni), vincendo la fiera del Libro di Francoforte,ma non ottenne nessun premio in denaro perchè la sua opera non aveva neanche una pagina di lode verso il Papa o l'Imperatore.Questo testo ottenne comunque un grandissimo successo.
    Un altro studioso di Paolo umanista è Lefevre d'Etaples;
    Quest'ultimo voleva pubblicare le opere di Aristotele in greco, e il suo intento era dettato dal desiderio di far conoscere ai giovani le opere classiche, e per farlo, a fianco al testo greco mette un appuntino in latino che riassume il significato del testo greco, così un ragazzo poteva capire il significato.
    Un giorno, Lefèvre ospite in un convento di frati, sente cantare dei bellissimi Salmi della messa in latino e Lefevre rimase stupefatto dalla bellezza delle parole e del significato di questi testi per la messa; ma quando scopre che i Frati che cantavano non sapevano cosa avevano cantato perchè non conoscevano il latino, quest'ultimo si preoccupa e vuole subito ricorrere ai ripari a e pubblica l'edizione critica dei salmi in Francese, per far capire così a tutti i frati le parole di quello che cantano.
    Ma gli sorge un dubbio, si chiede come fa a stabilire che lui abbia effettuato una giusta traduzione dal latino al Francese; e allora si affida a Paolo, studiando le opere dell'apostolo lui capisce se la sua traduzione è errata o meno e usa le lettere di Paolo come garanzia del suo operato.
    La punta di diamante di Lefevre è l'aver pubblicato la Bibbia in Francese, perchè voleva far conoscere a tutti, anche ai poveri e a coloro che non conoscevano il latino il significato della Bibbia, ma nel 1522 L'Università di Parigi blocca immediatamente lo studio della Bibbia in Francese e viene considerata (la Bibbia di Lefevre in francese) la madre di tutte le eresie; ma la scintilla ormai era stata lanciata.Lefevre voleva democratizzare la cultura.
    Lutero, un grandissimo studioso delle lettere di Paolo, farà un confronto tra Lefevre e Erasmo e affermerà che Lefevre aveva colto il nucleo della noce riguardo il significato che Paolo voleva trasmettere, mentre Erasmo aveva colto solo la parte esterna della noce.
    L'autore che più viene citato in assoluto dagli studiosi di Paolo è Lefevre.
    Lutero commenterà dopo Lefevre la lettera ai Romani di Paolo e studia Paolo e condivide i suoi studi e le sue ricerche con i suoi studenti: I discepoli di Wittemberg.
    Tra i più grandi discepoli di Lutero abbiamo Filippo Melantone, che conosceva l'ebraico e il greco e commentò la lettera ai Romani nel 1518 sotto richiesta di Lutero; la sua opera ottenne così tanto successo che ottenne ben 32 nuove edizioni con più di 100 copie per ogni edizione.
    Melantone era un retore, studiò i classici.
    Un altro discepolo di Lutero che verrà considerato il suo successore è Bugenhagen detto Pomeranus(perchè proveniva dalla Pomerania).
    Anche lui fa il commento alla Lettera ai Romani e riceve gli elogi da Lefevre e Erasmo in persona.
    J.Brenz è uno studioso di Paolo che raccoglie un pò tutto il lavoro sull'apostolo da parte di Erasmo, Melantone e Lutero.
    E' considerato la sintesi del suo tempo perchè appunto raccoglie tutto il lavoro fino all'epoca fatto su Paolo.
    Partecipa al concilio di Trento ed è l'unico protestante a parteciparvi.

    Le lettere di Paolo vengono incontro al Mondo Moderno che a sua volta ha bisogno di certezze che mancano, e che possono essere cercate e trovate nella lettura e nello studio di Paolo.

    Edited by Cornelio Scipione. - 14/11/2008, 00:05
     
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