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lupog.
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il figlio della Bhutto ,nuovo leader del Partito popolare pachistano
La dinastia Bhutto si perpetua,: il potere passa dalla madre assassinata al giovane figlio, Bilawal, il cui nome significa «senza eguali». In realtà il testamento politico di Benazir Bhutto indicava come successore alla guida del Partito popolare pachistano il discusso marito, Asif Ali Zardari. Ma le vecchie storie di tangenti e corruzioni pesano ancora, perciò Zardari si è autodeclassato a copresidente del partito elevando il figlio Bilawal alla carica numero uno.
«Mia madre diceva sempre che la democrazia è la migliore vendetta», ha esordito davanti ai giornalisti il neo-presidente del più forte partito d’opposizione in Pakistan. Bilawal, che ha 19 anni, sembrava più intenzionato a continuare gli studi a Oxford. Ma papà Zardari ha subito messo le mani avanti, facendo capire che guiderà lui il figlio nelle decisioni importanti.
L’emozione per l’assassinio della Bhutto ha sollevato gli animi a favore del Partito popolare, e nominare suo erede alla presidenza il figlio è un’eccellente operazione di marketing politico in vista delle elezioni parlamentari. Il padre non è l’unico regista dell’operazione. Uno dei personaggi chiave tra i popolari è Makhdoom Amin Fahim, il numero due della Bhutto, che guidò il partito durante il lungo esilio di Benazir. Non a caso Fahim ha ritagliato per sé la candidatura di primo ministro quando il partito vincerà le elezioni.
Gli eredi della Bhutto intendono partecipare al voto vogliono mantenere le elezioni per l’8 gennaio, la data inizialmente prevista per le parlamentari.
Il motivo è semplice: stravincere cavalcando l’onda della protesta contro il capo dello Stato Pervez Musharraf, che molti pachistani indicano come il mandante occulto dell’assassinio della Bhutto.. -
Lorindel.
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La gente che è disposta a combattere per la libertà sarà sempre repressa se troppo poca rispetto alle necessità . Se solo l'Occidente vendesse ai pachistani , come ad ogni popolo oppresso , libri e cultura invece che armi e prodotti delle multinazionali sarebbe tutto molto diverso . Attendiamo e vediamo l'esito delle elezioni. Auguro grande fortuna ai Popolari e a tutta la gente che nel mondo lotta per la libertà e la giustizia. . -
lupog.
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Rinviate le legislative al 18 febbraio
Le elezioni in Pakistan, previste per l'8 gennaio, intanto sono state rinviate al 18 febbraio. Lo ha detto il capo della commissione elettorale pachistana Qazi MuhammadFarooq. Alle elezioni parteciperà anche il Partito del Popolo Pachistano dell'ex primo ministro Benazir Bhutto, «nonostante il rinvio». Lo ha detto un portavoce del partito alla televisione Geo Tv. Le autorità hanno poi aperto all'aiuto straniero nelle indagini sull'attentato contro Benazir Bhutto, uccisa il 27 dicembre scorso dopo un comizio a Rawalpindi.. -
lupog.
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PAKISTAN: SCONFITTA DI MUSHARRAF NELLE LEGISLATIVE
in Pakistan le elezioni per la nuova Assemblea nazionale hanno registato la sconfitta della Lega musulmana pakistana del presidente Musharraf. Dallo spoglio delle schede emerge un netto vantaggio del Partito popolare pakistano (Ppp) dell'ex premier assassinato Benazir Bhutto, con 86 seggi, seguita dal Pml-N di un altro ex premier, Nawaz Sharif con 65. Molto staccato, invece, il partito di Musharraf con 37 seggi. Ora i due maggiori partiti di opposizione dovranno cercare un'intesa per governare insieme e, se disporranno dei due terzi dei seggi, potranno anche avviare l'impeachment di Musharraf. il futuro del Pakistan rimane
ancora molto incerto proprio per il fatto che nessuno partito ha ottenuto la maggioranza assoluta anche se il Il Partito popolare pakistano guidato dal vedovo della Bhutto Alki Zardani ha fatto sapere che tenterà di allearsi con tutte le forze democratiche rappresentate nell'Assemblea nazionale.. -
lupog.
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il 18 agosto Musharraf si è dimesso in seguito all'iniziativa della maggioranza parlamentare di metterlo in stato d'accusa per violazione della Costituizione.
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lupog.
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Si attenua la tensione in Pakistan dopo che il governo ha rimesso al suo posto il capo della Corte suprema, Iftikhar Chaudhry, accettando le richieste dell'opposizione ed evitando uno scontro che minacciava la stabilità del Paese. Il primo ministro Yousuf Raza Gilani, in un discorso in tv, ha promesso una riconciliazione nazionale con l'opposizione guidata dall'ex premier Nawaz Sharif, il quale domenica aveva contravvenuto agli arresti domiciliari per guidare una marcia dei sostenitori della Lega musulmana diretta alla capitale Islamabad.
REVISIONE - Gilani ha detto inoltre che chiederà una revisione della sentenza che vieta a Sharif e a suo fratello Shahbaz di candidarsi e che ha sciolto il governo della provincia del Punjab, guidato dalla Lega musulmana. Il premier ha anche ordinato il rilascio degli oltre 1.500 attivisti arrestati nell'ultima settimana. Subito dopo il discorso di Gilani, una folla festante si è riunita sotto la casa di Chaudhry distribuendo dolci. In diverse città vi sono state manifestazioni di esultanza. «Lunga vita a Sharif e lunga vita alla giustizia pakistana» gridavano molti attivisti mentre altri lanciavano petali di rose sull’auto del leader della Lega musulmana diretta a Islamabad.
STOP A MARCIA - Sharif ha quindi annullato la marcia di protesta diretta a Islamabad. La destituzione di Chaudhry e di altri giudici nel novembre 2007 avevano innescato la protesta contro il presidente Pervez Musharraf, poi sconfitto alle elezioni di febbraio. Il nuovo governo, guidato dal Partito popolare del Pakistan, non aveva però rispettato la promessa di reinsediare Chaudhry. L’inviato speciale Usa per l’Afghanistan e il Pakistan, Richard Holbrooke, ha apprezzato la decisione del presidente pakistano Zardari, auspicando che in questo modo venga «disinnescato un pericoloso confronto».
fonte: corriere.it
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