IL TIBET E LA REPRESSIONE DI PECHINO

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  1. lupog
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    Stando alle frammentarie notizie sarebbero già decine i morti provocati dal giro di vite del governo cinese nei confronti dei manifestanti tibetani.
    http://www.repubblica.it/2008/03/sezioni/e...pugno-duro.html
    A pochi mesi dalle olimpiadi di Pechino, i leader cinesi non vogliono che siano le proteste dei monaci tibetani a definire l'immagine del paese. D'altro canto i manifestanti sembrano determinati a dire la propria proprio mentre gli occhi del mondo sono rivolti alla Cina in questo anno olimpico. Loro vogliono esprimere la loro protesta contro la violazione cinese dei diritti umani nella regione e vogliono più libertà, religiosa e politica. Il tutto con la solidarietà dei tibetani in esilio all'estero: mentre le forze di sicurezza cinesi stavano tentando di coprire gli spari nella capitale Lhasa, gruppi di tibetani organizzavano proteste di fronte alle ambasciate cinese a Londra, Washington, Parigi, Roma e ugualmente in India i tibetani avevano indetto una marcia per il ritorno degli esuli bloccata però dalla polizia locale. i monaci tibetani in India hanno annunciato di voler organizzare altre marce pacifiche , sfidando così apertamente il divieto di Nuova Delhi.
    L'ondata di protesta è cominciata in coincidenza col 49° anniversario dell'infruttuosa rivolta del 1959, anno in cui il Lama di Dalai fuggì in esilio.
    I Tibetani si lamentano che la politica cinese è volta a favorire il gruppo etnico degli Han di origine cinese, a promuovere un'ondata di colonizzazione cinese ai danni dell'elemento locale con lo scopo di rendere i tibetani minoranza nella loro terra e di impoverirne o peggio distruggerne la cultura. Il tibet venne annesso alla Cina dell'esercito maoista nel 1950: negli anni precedenti sfruttando la situazione di caos esistente in Cina per il conflitto tra Kuomintang e maoisti e il relativo disinteresse dell'impero britannico, la regione godette di un'ampia autonomia di fatto ( anche se non concretizzatasi con una sovranità formalmente riconosciuta a livello internazionale) che venne perduta di fronte anche al massiccio afflusso di coloni cinesi e alla persecuzione degli indigeni. I Tibetani vorrebbero quantomeno che venisse ripristinato il sistema di autogoverno di quegli anni.
    Difficile definire in cifre gli effetti di 60 anni di repressione cinese ai danni del popolo del Tibet:il governo in esilio ( fonte di parte quindi) sostiene che oltre 1.200.000 persone sono state uccise come diretta conseguenza dell'occupazione del Tibet. Ma l'azione di pulizia etnica viene ripetutamente denunciata anche da ONG come AMNESTY INTERNATIONAL, HUMAN RIGHTS WATCH e da organizzazioni CRISTIANE ( VD. ASIA NEWS).


    altri blog e fonti informtive sul Tibet


    http://www.phayul.com/

    http://cindia.blogosfere.it/
    http://orientalia4all.net/
    http://blog.libero.it/AltreLatitudini/

    UN SITO DI ESULI CON NOTIZIE E IMMAGINI DAL TIBET

    Edited by lupog - 16/3/2008, 15:02
     
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51 replies since 16/3/2008, 12:49   1378 views
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