IL TIBET E LA REPRESSIONE DI PECHINO

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  1. lupog
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    La posizione di papa Ratzinger che ha deciso di tacere sulla situazione tibetana è oggetto di polemiche: in realtà il Vaticano agisce sin dai tempi di Giovanni Paolo II con una politica del doppio binario che eviti di peggiorare la già difficile situazione dei cattolici cinesi fedeli a Roma oggetto da decenni di continue persecuzioni. Da una parte massima prudenza nelle dichiarazioni ufficiali, dall'altra azione di pressione e di informazione lasciata a canali meno esposti come l'agenzia informativa ASIA NEWS che diffonde spesso notizie sulle violazioni dei diritti umani in quel Paese. Da un punto di vista diplomatico la santa sede è impegnata in un'opoera di normalizzazine dei rapporti con Pechino e non a caso le meditazioni spirituali per la Vui Crucis sono state affidate all' arcivescovo di Hong Kong Joseph Zen Ze-Kiun, figura di riferimento per tutti i cattolici cinesi, nominato cardinale proprio da Benedetto XVI, e oggi meno sgradito che in pasaato alle autorità di Pechino e per questo divenuto uomo ponte del Vaticano verso la Cina.
     
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51 replies since 16/3/2008, 12:49   1378 views
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