IL TIBET E LA REPRESSIONE DI PECHINO

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  1. lupog
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    "i MANIFESTANTI SONO CRIMINALI". COSì PECHINO RISPONDE AL PAPA. E IL DALAI LAMA DISPOSTO A INCONTRARE I GOVERNANTI CINESI

    Il papa durante l'udienza del mercoledì aveva chiesto la fine delle violenze in Tibet e la ripresa del dialogo: la reazione cinese è stata decisamente negativa. La cosidetta tolleranza non può esistere per i criminali, che devono essere puniti secondo la legge", ha detto il portavoce del ministero degli esteri Qin Gang in una conferenza stampa commentando l'invito lanciato ieri da Papa Benedetto XVI. Mentre dal Dalai Lama arriva la disponibilità ad un incontro con il presidente cinese, Hu Jintao, a patto che esistano "indicazioni concrete" del fatto che Pechino voglia un dialogo. Da Dharamshala, la cittadina nel nord dell'India dove risiede, il Dalai Lama ha ricordato di essere sempre stato pronto a incontrare i leader cinesi, anche se ha riconosciuto che al momento la prospettiva di recarsi a Pechino "non è praticabile". "Tuttavia, se arrivano indicazioni concrete dalla Cina, io ne sarò sicuramente felice". "Se ci sono indicazioni concrete, sono pronto, sono felice, dopo questa crisi... nelle prossime settimane, nei prossimi mesi".

    FONTE: LA REPUBBLICA
     
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51 replies since 16/3/2008, 12:49   1378 views
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