LA NUOVA TREGUA ISRAELE-HAMAS.E' GIA' FINITA

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  1. alexandrom
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    Noto cmq che nei media in generale a parte qualche caso , si parla poco dell'embargo a cui israele ha sottoposto Gaza da parecchio tempo e del fatto che il governo di Hamas fino a prova contraria è stato eletto dal popolo.

    Embargare un deserto iper-popolato che vive di aiuti-umanitari IMHO è un bombardamento... perfino adesso Israele controlla e smista gli aiuti che arrivano dal resto del mondo.
     
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  2. lupog
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    CITAZIONE (alexandrom @ 30/12/2008, 18:59)
    Noto cmq che nei media in generale a parte qualche caso , si parla poco dell'embargo a cui israele ha sottoposto Gaza da parecchio tempo e del fatto che il governo di Hamas fino a prova contraria è stato eletto dal popolo.

    Embargare un deserto iper-popolato che vive di aiuti-umanitari IMHO è un bombardamento... perfino adesso Israele controlla e smista gli aiuti che arrivano dal resto del mondo.

    il motivo per cui avviene l'embargo a Gaza ( e solo a Gaza) è che essa è di fatto controllata solo da Hamas.
    chiedere ad Israele di toglierlo equivale a sostenere economicamente Hamas agevolandone la raccolta di consenso: cosa evidentemente assurda visto che Hamas vuole distruggerlo sin da quanto è sorta nel 1988.
    il fatto che il popolo palestinese abbia delegato a governarlo un movimento terrorista come Hamas non ne legittima il fanatismo e non lo rende certo meno insidioso agli occhi di Israele. Anzi potrebbe essere un motivo per agire in maniera ancora più determinata per rendere inoffensivo il suo mortale nemico, in modo da fare capire ai palestinesi quali sono le conseguenze delle loro scelte.
    Se questa fosse la strategia si tratterebbe di un arma a doppio taglio che potrebbe anche ritorcersi contro Tel Aviv. Nella logica del martirio di hamas avere una bomba ad orologeria in casa rappresentata da un popolo distrutto dalle privazioni e poterne attribuire la colpa al nemico potrebbe rivelarsi un arma propagandistica a suo favore.
    Paradossalmente è il soggetto più debole ad avere in mano le chiavi per sbloccare la situazione: quel che è certo infatti è che Israele non potrà mai considerare Hamas un interlocutore credibile. Sarà dunque l'atteggiamento del popolo palestinese nei confronti di Hamas a determinare a mio parere l'andamento futuro delle cose. Un eventuale rafforzamento interno di Hamas porterà per contrappeso Israele a operare in modo da renderlo il più possibile inoffensivo verso l'esterno.
     
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  3. Traian1908
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    Ho visto alla tv palestieni che accusano l'attaco del Israele "Massacro, ecco la vera faccia dello stato del Israele, un stato teroristico !! " HA !!!!!!!!!

    E non perche mi sono simpatici gli ebrei, perche in realta ne mi piaciano ne li odio, mi sono indiferenti ma e cosi tipico per li palestieni a fare le verginele e li eroi inoccenti uccisi dai teroristi ebrei,

    che mi sto veramente revoltando !!!!!#$

    Ma nelle ultime settimane quando le missile Qassam lanciate da Gazza e dai teroritori palestiani colpivano le citta del Istrale , dove erano questi ?

    Che semina vento, raccoglie tempesta.

    Nel mondo arabo come la verita fa nuocere

    "Iran, chiuso quotidiano riformista che accusava Hamas

    Il quotidiano riformista iraniano Kargozaran è stato chiuso per ordine delle autorità dopo aver pubblicato un comunicato nel quale si riteneva Hamas responsabile di aver provocato gli attacchi aerei israeliani sulla Striscia di Gaza: lo ha reso noto il direttore della testata, Mehran Karami."


    :lol:

    Iranieni che gioia per il mondo, a volte mi chiedo come sarebbe stato il mondo se Mohammed sarebe stato un puo piu pacifisto.



    Sentiamo di piu

    15:51 "In Iran pronti 10mila kamikaze per colpire Israele"

    Sono 10.000 gli aspiranti kamikaze iraniani che hanno chiesto al governo di Teheran il permesso andare a immolarsi contro Israele, in risposta all'offensiva nella Striscia di Gaza. E' quanto scrive il sito web dello Yedioth Aharonot sottolineando che almeno per il momento il presidente Mahmoud Ahmadinejad non ha ancora risposto ai volontari.


    Mahmoud Ahmadinejad li ha fermato ? :lol:

    Quello manderebbe il suo figlio a farsi saltare altro che fermarli ma non e questo l'obbietivo la notizia e semplicemente parte della usuale odiosa propaganda iraniana/

    Altro che 10.000 voluntari Ahmadineja si fa la atomica x portare la guerra atomica al mondo.

    E bye bye Terra amici di ogni fede ci siete.

    Li odio cosi tanto che mi viene a dire che la unica cosa buona sarebe che li scelerati iranieni che hanno come unico hobby ammazzare degli israelini e ogni cosi detto infidele della terra, sparibero nella rispostaisraeliano-americano, ma che bene sarebbe questo se

    morirano tanti altri da tutta la reggione che centrano poco........

    Iran & islamisti odiosi non amazzate se non volete essere amazzati.
    Non datevi degli eroi mentre uccidete gente senza difesa.

    Chi semina vento, tempesta racoglie.

    Allah stesso vi colpira.



    ---------

    Aldila di tutto come sarebe il mondo senza il conflito fra israelini e palestieni, fra arabi estremisti e americani falsi difensori della democrazia ?

    Ogni uno puo sognare di vivere in pace.

    Buon 2009 a tutti voi americani, israelieni, palestieni, arabi o ogni fede avete.

    Che Dio, signiore della pace, ogni nome lo date sia con voi.
     
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  4. lupog
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    Israele lancia l'offensiva di terra
    Un attacco lanciato su tre assi
    Offensiva di Israele per bloccare i lanci di razzi, dividere in due la Striscia e bloccare gli aiuti dall'Egitto


    In base alle prime informazioni, l’esercito israeliano ha lanciato l’offensiva su tre assi.

    Il primo, a nord, punta al controllo delle località attorno a Beit Lahiva e Beit Hanoun. L’obiettivo è quello di "bonficare" l’area usata da Hamas per lanciare i razzi contro importanti centri abitati, come Ashdod, Ashqelon, Sderot e Netivot. I militanti saranno in ogni caso in grado di usare i missili ma non contro obiettivi distanti come è avvenuto in questi giorni.

    Il secondo attacco è avvenuto nella parte centrale di Gaza. Gli israeliani, come in passato, vogliono dividere in due la striscia, impedendo il movimento di uomini e rifornimenti.

    La terza manovra ha riguardato il settore sud, vicino al confine con l’Egitto. I gruppi palestinesi ricevono armi, aiuti e razzi attraverso una rete di tunnel creata sotto la cosiddetta “Strada Filadelfia”, alla frontiera tra Gaza e il territorio egiziano. Controllando la regione meridionale gli israeliani sperano di impedire che i militanti possano alimentare la loro resistenza. Inoltre è probabile che le forze speciali siano alla caccia di ordigni a lungo raggio (oltre i 45 km) che Hamas – sostengono fonti inglesi - avrebbe ricevuto dall’Iran e potrebbe usare per una risposta a sorpresa. In questa fase l’avanzata potrebbe essere rallentata da mine, trappole esplosive e bunker costruiti dai militanti. Sembra – ma anche su quest’aspetto le informazioni sono confuse – che i guerriglieri possiedano nuovi missili anti-tank, migliori dei vecchi Rpg, e mitragliatrici pesanti.

    Hamas non può certo fermare l’offensiva, ma cercherà di far pagare un caro prezzo agli israeliani ed ha annunciato "sorprese". Sulla capacità del movimento gli esperti locali si dividono. Per settimane alcuni hanno posto l’accento sulle insidie di un’iniziativa terrestre (perdite tra i soldati, molte vittime tra i civili), altri invece, alla vigilia dell’attacco, hanno affermato che l’arsenale di Hamas è stato sovrastimato. Ed hanno aggiunto: 1) Gaza è un territorio ridotto, piatto, con una vegetazione scarsa che non offre mimetizzazioni. 2) In Libano gli Hezbollah potevano contare su un’ampia retrovia strategica (il nord, la Siria) da dove arrivavano rifornimenti, a Gaza i palestinesi sono chiusi in una gabbia. 3) Le scorte di razzi non sono inesauribili e il volume di fuoco è incomparabile.

    Le prossime ore permetteranno di capire la reale ampiezza dell’attacco e della capacità di Hamas di assorbire il colpo di maglio.

    Guido Olimpio


    FONTE: CORRIERE.IT
     
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  5. lupog
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    La svolta di Fatah

    di Antonio Ferrari


    E' un silenzio assordante e significativo.
    Un silenzio forse strano, certamente inatteso, quello della Cisgiordania dei palestinesi moderati, che desiderano laicamente un'esistenza più dignitosa. Non perché a Ramallah, a Nablus o a Betlemme il cuore non sanguini per le immagini dei civili uccisi e dei feriti, ostaggi di Hamas e bombardati da Israele. Ma perché la gente, nella Cisgiordania che vuol vivere in pace, ha capito che l'unica alternativa è accettare realisticamente l'inevitabile compromesso necessario per risolvere un conflitto tra due diritti: quello di Israele ad essere riconosciuto entro frontiere sicure, senza missili che cadano sulla sua testa, e quello dei palestinesi ad avere il loro Stato.

    Diciamolo subito. E' un mutamento antropologico e, insieme, intriso di buon senso. Che va oltre le ambizioni del presidente dell'Anp Abu Mazen, fiero sostenitore del dialogo; e che va ben oltre il risentimento del laico Fatah nei confronti del fratello integralista, che non ha esitato ad agire con feroce violenza per neutralizzarlo. E' un mutamento che coinvolge il diffuso sentire di un popolo più maturo, consapevole dei rapporti di forza, degli equilibri internazionali, del desiderio di poter vivere senza essere vittima dell'appartenenza islamica, della coercizione, della paura e del fanatismo.

    E' stato indubbiamente un grave errore puntare sulle ultime elezioni politiche, nella speranza che gli uomini del Fatah potessero vincerle. Vien da sorridere per le paradossali ingenuità dei palestinesi laici, che in molte circoscrizioni presentarono tre candidati contro quello solitario di Hamas, pur sapendo che uno soltanto sarebbe stato eletto. Era sincero Abu Mazen quando diceva amaramente, anche a noi, che con un po' più di scaltrezza, il risultato sarebbe stato diverso. Verissimo, perché la maggioranza dei palestinesi, che tanto hanno imparato dalla democrazia israeliana, mai si sarebbero piegati alle regole dei bacchettoni estremisti di Hamas, pronti a sacrificare tutto, per conto proprio o per conto terzi, all'appartenenza religiosa e a strategie che non erano nell'interesse del loro popolo.

    Se si vuole, è questa la novità più dirompente che affiora dalle macerie di Gaza, e che Abu Mazen, pur costretto a ricorrere in pubblico a formule verbali ambigue, ha saputo cogliere. Nel suo pensiero moderato e profondamente laico ormai si identificano gli arabi palestinesi della Cisgiordania, che hanno imparato sulla propria pelle le lezioni della storia. Penso agli impiegati, ai commercianti, agli artigiani che, in un conflitto così delicato e particolare, non hanno mai rinunciato a cercare un accordo con quello che una sterile e pericolosa propaganda descrive come il nemico.

    Se così non fosse, la Cisgiordania sarebbe in fiamme, pronta a sostenere le pulsioni e le sfide di una «terza intifada», probabilmente suicida ben più della «seconda». Cioè la seconda intifada condotta dall'ormai logoro Arafat. Ma non è soltanto dal mondo palestinese che giunge la novità. L'onda del realismo si allunga all'Egitto di Mubarak, stanco di Hamas dopo aver cercato ostinatamente di convincerlo alla ragionevolezza, e timoroso che il contagio possa riaccendere la rivolta della Jama'a Islamiya, l'ala più estrema del fanatismo egiziano. E si allunga anche alla Giordania del saggio re Abdallah, che, pur guidando un popolo che per la sua maggioranza è di origine palestinese, non ha mai ascoltato le sirene del furore islamico. Ecco perché, dalle ceneri di una guerra onestamente inevitabile, può scaturire davvero una nuova speranza.


    FONTE: CORRIERE.IT

    Fatah, l'attore silenzioso del conflitto, quello che spera di poter rientrare in gioco a Gaza con un' indebolimento contestuale di Hamas :hmm:

    Edited by lupog - 10/1/2009, 14:27
     
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  6. lupog
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    AMNESTY INTERNATIONAL DENUNCIA L'USO SPREGIUDICATO DEI CIVILI DA PARTE DI ISRAELE E HAMAS

    Un particolareggiato rapporto di Amnesty international accusa l'esesrcito israeliano e Hamas di mettere costantemente in pericolo con le loro azioni la vita dei civili, fino ad usarli come scudi umani. I soldati israeliani in non pochi casi avrebbero costretto civili palestinesi di Gaza a stare nel piano terra delle proprie abitazioni usate dai militari per l'attività di cecchini. I militanti di Hamas d'altro canto sparano dalle abitazioni per poi scappare subito dopo. Secondo l'organizzazione l'esercito israeliano è a conoscenza del fatto che rispondendo al fuoco rischia di provocare danni più ai civili che agli uomini armati. "L'uso di queste tattiche in zone densamente popolate è probito dall'art. 51(7) della Covenzioni di Ginevra"
    http://news.bbc.co.uk/2/hi/middle_east/7818122.stm

    Edited by lupog - 10/1/2009, 17:33
     
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  7. alexandrom
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    Rules of engagement: Is Israel in breach of the laws of war?

    Critics of the Israeli invasion of Gaza say that the military response has been disproportionate and in breach of international rules of war. According to international agreements based on principles dating back to St Thomas Aquinas and enshrined in the Geneva Conventions, Israel should adhere to rules on:

    PROPORTIONALITY No more force should be used than is necessary, and casualties should be kept to a minimum. The response should be in proportion to the level of the threat.

    CIVILIANS Should not become victims of the war and have the right to be protected and their safety ensured.

    CHILDREN Are not to be treated as combatants; medicines, food and clothing should be allowed through.

    TARGETS Only military targets should be attacked and indiscriminate bombing is forbidden.

    WEAPONS White phosphorus should not be used as a weapon of war in civilian areas, but Israel has argued that there is nothing to stop it being used as a smokescreen.


    http://www.independent.co.uk/news/world/mi...ry-1299668.html
     
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  8. lupog
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    Propongo questo interessante sito sulla situazione a gaza del documentarista Stefano Savona

    http://www.dagaza.org/
     
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  9. onestobender
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    L'uso degli edifici da parte dei cecchini mi sembra logico (sia per una parte che per l'altra), come il fatto che coloro i difensori cambino spesso posizione: in contesti urbani queste sono le tattiche più consolidate.
    Molto meno logico è il fatto che Israele abbia voluto fare la solita guerra senza sporcarsi troppo le mani (del proprio sangue intendo) e che sia caduta nei soliti errori.
    Un uso così massiccio del potere aereo e dell'artiglieria (a questo proposito sarei curioso di sapere quante missioni sono state effettuate) in un centro densamente popolato è da pazzi e, a lungo termine, per Israele sarà fonte più di guai che di vantaggi (colpire in quel modo la popolazione civile ti assicura un alto numero di kamikaze o di militanti di Hamas per il futuro).
    Un altro errore (sempre per evitare perdite ma che ha finito per produrre pesanti conseguenze sui civili palestinesi) è stato privilegiare le tattiche "hit and run", di chiara derivazione americana, a scapito dell'acquisizione di posizioni fisse negli edifici: in questo modo, edifici precedentemente "ripuliti" finiscono per essere rioccupati dalle forze nemiche, fatto questo che deve aver dato luogo ad una grande frustrazione e paura da parte delle truppe israeliane, le quali si sono lasciate andare a veri e propri massacri, oltre che all'uso di armi pesanti su case occupate da civili inermi.
     
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  10. lupog
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    CITAZIONE (onestobender @ 27/1/2009, 12:41)
    L'uso degli edifici da parte dei cecchini mi sembra logico (sia per una parte che per l'altra), come il fatto che coloro i difensori cambino spesso posizione: in contesti urbani queste sono le tattiche più consolidate.

    Quando i cecchini di qualsiasi parte siano, occupano degli edifici abitati da civili e ne sfruttano la presenza per proteggere la proprie azioni militari ne mettono a repentaglio intenzionalmente la vita commettendo una violazione della Convenzione di Ginevra.
     
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  11. alexandrom
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    CITAZIONE (onestobender @ 27/1/2009, 12:41)
    Un uso così massiccio del potere aereo e dell'artiglieria (a questo proposito sarei curioso di sapere quante missioni sono state effettuate) in un centro densamente popolato è da pazzi e, a lungo termine, per Israele sarà fonte più di guai che di vantaggi (colpire in quel modo la popolazione civile ti assicura un alto numero di kamikaze o di militanti di Hamas per il futuro).

    L'uccisione spietata di 400 bambini e 900 civili da parte di una nazione industrializzata e cosidetta civile nel 2008 è un atto che non ha bisogno di commenti.

    Le conseguenze di questo atto infame sono scontate sia per quanto riguarda le vittime e i parenti delle vittime e sia per l'opinione pubblica internazionale che non ha mosso un dito per fermare la strage.

    Ieri in un documentario a rai-educational si cercava di indagare sui motivi che durante la 2 guerra mondiale hanno portato alcuni stati e organizzazioni internazionali tra cui la croce rossa a tacere sulle mostruosità che i nazisti praticavano nei confronti degli ebrei.

    Ebbene nonostante siano passati decine di anni da quei tempi le barbarie piu' o meno accadano sempre , in modalità diverse , con nomi diversi , ma accadono sempre. Si cerca di giustificarle , di trovare delle ragioni mà sempre barbarie rimangono.

    Sono accadute ultimamente in Africa , in Tibet , in quel di Gaza. E come allora oggi , in tanti sanno mà nessuno muove un dito , io compreso.

    IMHO



     
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  12. _SmokY_
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    CITAZIONE (alexandrom @ 28/1/2009, 08:49)
    CITAZIONE (onestobender @ 27/1/2009, 12:41)
    Un uso così massiccio del potere aereo e dell'artiglieria (a questo proposito sarei curioso di sapere quante missioni sono state effettuate) in un centro densamente popolato è da pazzi e, a lungo termine, per Israele sarà fonte più di guai che di vantaggi (colpire in quel modo la popolazione civile ti assicura un alto numero di kamikaze o di militanti di Hamas per il futuro).

    L'uccisione spietata di 400 bambini e 900 civili da parte di una nazione industrializzata e cosidetta civile nel 2008 è un atto che non ha bisogno di commenti.

    Le conseguenze di questo atto infame sono scontate sia per quanto riguarda le vittime e i parenti delle vittime e sia per l'opinione pubblica internazionale che non ha mosso un dito per fermare la strage.

    Ieri in un documentario a rai-educational si cercava di indagare sui motivi che durante la 2 guerra mondiale hanno portato alcuni stati e organizzazioni internazionali tra cui la croce rossa a tacere sulle mostruosità che i nazisti praticavano nei confronti degli ebrei.

    Ebbene nonostante siano passati decine di anni da quei tempi le barbarie piu' o meno accadano sempre , in modalità diverse , con nomi diversi , ma accadono sempre. Si cerca di giustificarle , di trovare delle ragioni mà sempre barbarie rimangono.

    Sono accadute ultimamente in Africa , in Tibet , in quel di Gaza. E come allora oggi , in tanti sanno mà nessuno muove un dito , io compreso.

    IMHO

    Concordo con l'analisi bellica di Onesto e il tuo discorso Alessandro,
    concordo che Israele sta effettuando una guerra di logoramento che però non ha solamente come bersaglio soldati ma anche centri abitati pieni di civili e ciò è deplorevole dal mio punto di vista oltre che contro le convenzioni di Ginevra. E' giusto che si difendano dagli attacchi di Hamas, ma non è giusto che a farne le spese spesso sia chi non centra nulla e questo dura da troppo tempo oramai.
    Questa a mio avviso è una rappresaglia violenta e niente altro, quindi non c'è giustificazione alcuna per quello che stanno facendo, non tengono banco le scuse per me. Israele ha uno degli eserciti più forti al mondo, sicuramente meglio attrezzato ed organizzato anche rispetto a molti stati europei, non mi si può venire a dire che non riescono a risolvere la questione suppur sia militarmente perchè il divario tra i 2 eserciti è enorme e questo non fa altro che avvalorare la mia tesi cioè che stia procedendo volutamente con una guerra di logoramento che non è atta per forza a porre rimedio al conflitto ma che è spunto solo di odio, e questo non è ammissibile.




     
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  13. onestobender
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    CITAZIONE (_SmokY_ @ 28/1/2009, 10:28)
    CITAZIONE (alexandrom @ 28/1/2009, 08:49)
    L'uccisione spietata di 400 bambini e 900 civili da parte di una nazione industrializzata e cosidetta civile nel 2008 è un atto che non ha bisogno di commenti.

    Le conseguenze di questo atto infame sono scontate sia per quanto riguarda le vittime e i parenti delle vittime e sia per l'opinione pubblica internazionale che non ha mosso un dito per fermare la strage.

    Ieri in un documentario a rai-educational si cercava di indagare sui motivi che durante la 2 guerra mondiale hanno portato alcuni stati e organizzazioni internazionali tra cui la croce rossa a tacere sulle mostruosità che i nazisti praticavano nei confronti degli ebrei.

    Ebbene nonostante siano passati decine di anni da quei tempi le barbarie piu' o meno accadano sempre , in modalità diverse , con nomi diversi , ma accadono sempre. Si cerca di giustificarle , di trovare delle ragioni mà sempre barbarie rimangono.

    Sono accadute ultimamente in Africa , in Tibet , in quel di Gaza. E come allora oggi , in tanti sanno mà nessuno muove un dito , io compreso.

    IMHO

    Concordo con l'analisi bellica di Onesto e il tuo discorso Alessandro,
    concordo che Israele sta effettuando una guerra di logoramento che però non ha solamente come bersaglio soldati ma anche centri abitati pieni di civili e ciò è deplorevole dal mio punto di vista oltre che contro le convenzioni di Ginevra. E' giusto che si difendano dagli attacchi di Hamas, ma non è giusto che a farne le spese spesso sia chi non centra nulla e questo dura da troppo tempo oramai.
    Questa a mio avviso è una rappresaglia violenta e niente altro, quindi non c'è giustificazione alcuna per quello che stanno facendo, non tengono banco le scuse per me. Israele ha uno degli eserciti più forti al mondo, sicuramente meglio attrezzato ed organizzato anche rispetto a molti stati europei, non mi si può venire a dire che non riescono a risolvere la questione suppur sia militarmente perchè il divario tra i 2 eserciti è enorme e questo non fa altro che avvalorare la mia tesi cioè che stia procedendo volutamente con una guerra di logoramento che non è atta per forza a porre rimedio al conflitto ma che è spunto solo di odio, e questo non è ammissibile.

    Infatti. E' come per l'ultima guerra in Libano: propositi legittimi sono stati perseguiti con mezzi e metodologie sbagliati.
    Il risultato è stato una dannata orgia di sangue.
     
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  14. lupog
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    CITAZIONE (_SmokY_ @ 28/1/2009, 10:28)
    Israele ha uno degli eserciti più forti al mondo, sicuramente meglio attrezzato ed organizzato anche rispetto a molti stati europei, non mi si può venire a dire che non riescono a risolvere la questione suppur sia militarmente perchè il divario tra i 2 eserciti è enorme e questo non fa altro che avvalorare la mia tesi cioè che stia procedendo volutamente con una guerra di logoramento che non è atta per forza a porre rimedio al conflitto ma che è spunto solo di odio, e questo non è ammissibile.

    certamente si tratta di una guerra di logoramento. condotta da Israele ma anche da Hamas che lancia continuamente razzi la cui ampiezza di raggio è in costante aumento tanto che alcuni di essi lanciati da gaza sono riusciti a raggiungere Beersheba, che è una città vicina al confine con la Cisgiordania . l'unico modo per evitare questa guerra di logoramento è che la comunità internazionale si sporchi le mani sul terreno e utilizzi sistemi convincenti per impedire il rifornimento di armi ad Hamas. vorrei ricordare che l'Egitto si è dichiarato contrario allo stanziamento di una forza internazionale lungo la linea di confine con la striscia di gaza dove tutti sanno passano i tunnel sotterranei che alimentano il traffico clandestino di armi.
    infine: la differenza di forza tra i due eserciti emergerebbe se ci trovassimo di fronte a una guerra convenzionale. quando si tratta di una guerra condotta casa per casa l'avversario più debole militarmente può mettere in campo il vantaggio di conoscere il terreno di scontro meglio del nemico. Se Israele volesse risolvere una volta per tutte la questione Hamas dovrebbe usare metodi assai più violenti e questo comporterebbe un numero di vittime assai maggiore di quelle che abbiamo registrato.

    Edited by lupog - 28/1/2009, 19:33
     
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  15. _SmokY_
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    CITAZIONE (lupog @ 28/1/2009, 19:05)
    infine: la differenza di forza tra i due eserciti emergerebbe se ci trovassimo di fronte a una guerra convenzionale. quando si tratta di una guerra condotta casa per casa l'avversario più debole militarmente può mettere in campo il vantaggio di conoscere il terreno di scontro meglio del nemico. Se Israele volesse risolvere una volta per tutte la questione Hamas dovrebbe usare metodi assai più violenti e questo comporterebbe un numero di vittime assai maggiore di quelle che abbiamo registrato.

    Non lo so Fabrizio, so però che Israele è uno dei pochi stati al mondo, dove l'Italia per esempio non è compresa, che ha dei satelliti militari in orbita i quali posseggono tecnologie al quanto avanzate tipo i sensori termici che riescono a leggere al di la delle mura di un palazzo per esempio; sono di fabbricazione totalmente israeliana e quindi le tecnologie sono conosciute ovviamente solo da loro stessi.
    per porre fine al conflitto io manderei un bel contingiente di Caschi Blu o forze pacifiche della Nato tra i 2 contendenti.... Hamas non credo li apprezzerebbe e il bello è che non so se nemmeno Israele li apprezzerebbe....

     
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49 replies since 18/6/2008, 17:06   684 views
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