La caduta. Gli ultimi giorni di Hitler

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  1. lupog
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    Ho guardato il film La Caduta. Gli ultimi giorni di Hitler di Oliver Hirschbiegel che ricostruisce l'ultimo periodo di vita del Fuhrer nel suo bunker di Berlino. Non lo avevo visto al cinema e devo dire che l'ho trovato molto interessante: le accuse di umanizzare la figura di Hitler che sono state fatte al film mi sono sembrate ridicole e fuorvianti. La cinematografia dopo il grande Dittatore ha presentato Hitler come un pazzo non rendendosi conto che un simile ritratto finiva per banalizzare gli orrori del terzo Reich. Le macchiette di Hitler degli emuli di Chaplin servivano ad esorcizzare quegli avvenimenti piuttosto che favorire una seria riflessione in merito. Hitler era un uomo, non un pazzo, e definire i suoi crimini come frutto di una mente malata produce come corollario il tentativo di liberarsi di questa figura dipingendola come qualcosa di radicalmente altro rispetto alla natura umana e quindi non ripetibile e sceso quasi dall'alto. Hitler fu il frutto più perverso di una cultura che ammetteva la superiorità di una razza investita di una missione mondiale di progresso in nome della quale tutto era ammesso, compresa la sottomissione dell'individuo ad una realtà totalitaria e totalizzante. I semi del fanatismo e dell'odio etnico erano stati diffusi prima dell'ascesa del nazismo. Il merito del film è proprio di mostrarci un Hitler umano, un individuo gretto, meschino, che fino all'ultimo rifiuta le responsabilità delle sue azioni che accusa senza pietà il popolo tedesco di essere il responsabile della sconfitta, che insulta i generali che si battono in una guerra ormai persa. E con lui gli ufficiali a lui più vicini come Gobbels interessati esclusivamente a seguirlo nel suo progetto di autodistruzione, in un atteggiamento che rivela l'identico rifiuto del fatto compiuto e il desiderio di fuga dalle conseguenze dei propri atti. Intendiamoci il film è tutt'altro che un capolavoro , inserisce lo spettatore nella realtà claustrofobica e atemporale del bunker finendo per far prevalere il susseguirsi delle emozioni prodotta dai gesti e dai pensieri di Hitler (interpretato da un efficace Bruno Ganz)n e del suo gruppo di più stretti ed intimi collaboratori . Il fatto che l'apparente minimalismo non offra allo spettatore facili fughe all'indignazione non significa che ci sia spazio per atteggiamenti di empatia verso i protagonisti , anzi lo costringe a riflettere sulla possibilità che il fenomeno nazista proprio perché prodotto da personaggi di umana mediocrità possa ripetersi in futuro.
     
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  2. onestobender
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    Dal punto di vista cinematografico il film è abbastanza mediocre e sa un pò troppo di fiction (ed in Italia di "fissscccion" ce ne intendiamo parecchio... :sick: ).

    Su questo tema consiglio pellicole ben più efficaci come:

    "Hitler ein film aus Deutschland" di Hans-Jurgen von Syberberg.

    "Moloch" di Alexander Sokurov.

    "Heimat" (la prima serie) di Edgar Reitz.


     
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    Daccordo con lupog su una presentazione "umana" di Hiltler data dal film. In effetti questo non è altro che una rivisitazione degli ultimi giorni del Fuhrer nel bunker a Berlino.
    Quello che mi ha colpito, però, è una figura secondaria, rispetto al protagonista: il ministro dell'informazione e propaganda durante il regime, joseph Goebbels. In certi punti è addirittura più cinico e spietato di Hitler: mi riferisco, naturalmente, alla scena in cui, grazie alla moglie, fa ingerire ai sei figli le capsule di cianuro. Una scena veramente raccapricciante.
     
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    CITAZIONE (frapalin @ 10/11/2016, 23:16) 
    Lo sapete che in Italia non può essere trasmessa la versione integrale in quanto va oltre gli standard di durata?

    Questo non lo sapevo.
    Se vuoi il blu-ray, qui lo puoi trovare in originale.
     
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    CITAZIONE (frapalin @ 10/11/2016, 23:29) 
    Eh ormai ho preso il DvD... Facciamo che il prossimo film che prendo, prima di acquistarlo ti incaricherò di cercarmi il Blue-Ray :lol:

    Io con i film sono un po' fissato, se mi piacciono arrivo a prenderli anche dal Canada o dalla Russia (cosa fatta realmente con alcuni film muti o in bianco e nero).
    Purtroppo (e qui partirebbe una filippica infinita) non si sa per quale ragione, l'Italia è molto snobbata nel mercato del Blu-Ray (si scrive blu e non blue ;) ), per cui ormai mi rassegno compro il bd all'estero, lo rippo e ci metto la traccia audio italiana, questo solo se il film ne vale la pena.
     
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    CITAZIONE (frapalin @ 10/11/2016, 23:41) 
    I blu-ray stanno costando sempre meno, quando trovo qualche film interessante lo prendo... Poi mi accorgo che comincia a mancarmi lo spazio per metterli...

    Sì ma moltissime cose per il mercato italiano continuano a non uscire. La cosa che mi fa rabbia è che non escono neanche le cose italiane, mentre per il mercato britannico e tedesco sì, parlo di film italiani che hanno fatto la storia.
     
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    Ho visto questo film 2-3 volte, mi è piaciuto molto.. essendo solo un appassionato di storia e non uno storico magari non ho colto eventuali "errorini" che dice Frapalin.

    Sul fatto che Hitler fosse malato di mente o no si potrebbe aprire una discussine di pagine e pagine: personalmente nel mio libro di storia ho letto una testimonianza di un diplomatico veramente inquietante che sincerante mi fa pensare che Hitler avesse effettivamente dei disturbi mentali.. non saprei dire ci sono ancora discussioni nel merito al giorno d'oggi.
     
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    Mamma mia! Ma è tutta farina del tuo sacco o hai letto un articolo?
    Ne sai veramente tantissimo su questo film, per conoscere tutti questi dettagli uno deve sapere a menadito la storia degli ultimi giorni di Hitler, non pensavo che quel film fosse così tanto accurato dal punto di vista storico (a parte le sviste che hai elencato).
     
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    Per quanto riguarda le possibili diagnosi va comunque sempre distinto tra personalità schizoide e schizofrenia, personalità paranoide e paranoia. Che Hitler avesse una personalità con tratti schizoidi e paranoidi non mi pare sia dubbio, ma a mio avviso diagnosticare paranoia o schizofrenia conclamate è alquanto dubbio. Confesso però di non aver mai approfondito il tema: Hitler non mi affascina nè positivamente, nè negativamente, anche perché per me il nazismo e i suoi orrori non sono riducibili ad una, o poche persone.
    Quanto al film, Bruno Ganz, di padre svizzero e madre italiana, è uno dei migliori attori di lingua tedesca.
     
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    CITAZIONE (frapalin @ 11/11/2016, 13:19) 
    Sulle malattie o pseudotali di Hitler, Oskar è indubbiamente più informato di me e di chiunque in questo forum; detto questo ti posso anticipare che la schizzofrenia è di sicuro accertata, per il resto rimando a lui i dettagli più esaustivi...

    Per quanto riguarda gli "errori", ad esempio all'inizio del film si vede in una scena che il dottor Schenck si reca in un ospedale a prendere la penicillina, che però fu introdotta nelle pratiche ospedaliere solo in seguito. Difficile (ma non completamente impossibile) trovarne in un ospedale. Inoltre, i coniugi Goebbels non si tolsero la vita nel modo che si vede nel film, ma si fecero assassinare da un loro collaboratore. La ricostruzione del bunker, per esigenze scenografiche, non è completamente accurata (soprattutto per quanto riguarda le dimensioni dei locali). Inoltre si vede che Fegelein viene arrestato ed un attimo dopo giustiziato: nella realtà invece fu portato nel Fuhrerbunker e solo successivamente giustiziato. Infine si vede, in una delle scene finali, che un bambino prende per mano Traudl Junge e la conduce attraverso i soldati sovietici; si trattava di un posto dove si erano ritrovati esclusivamente i soldati della Wermacht (o chi travestito da essi), difficile ipotizzare la presenza di un bambino li (che tra l'altro, sembra essere quello protagonista di alcune scene del film), insomma un finale un po' "romanzato" sotto questo punto di vista. Nel complesso però si tratta di errori davvero di poco conto in confronto alla grandezza del film.
    Qualche post più su Onestobender, ex amministratore di questo forum, lo aveva definito una "americanata": il giudizio non mi trova affatto concorde, io lo ritengo un capolavoro (tant'è che se non sbaglio è stato candidato a diversi Oscar), ma d'altronde è noto che Onestobender aveva, per sua stessa ammissione, un occhio molto critico su tanti argomenti, anche in fatto di cinema.

    CITAZIONE (Seiano @ 11/2/2007, 23:32) 
    Quello che mi ha colpito, però, è una figura secondaria, rispetto al protagonista: il ministro dell'informazione e propaganda durante il regime, joseph Goebbels. In certi punti è addirittura più cinico e spietato di Hitler: mi riferisco, naturalmente, alla scena in cui, grazie alla moglie, fa ingerire ai sei figli le capsule di cianuro. Una scena veramente raccapricciante.

    In effetti molti storici sono concordi nel dire che Goebbels fosse davvero ancora più cinico e spietato di Hitler, anche se ai più la sua figura possa apparire quella di un uomo "banale".

    Io sapevo che ci fossero 2 versioni sul suicidio di Goebbels: quella di cui parli tu e quella illustrato nel film perché il fatto non era stato effettivamente chiarito.

    Sull'omicidio dei figli non so se ricordi ma subito dopo aver commesso il crimine Goebbels e signora si mettono a giocare a carte come se nulla fosse...terrificante.
     
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    Il film è piaciuto molto anche a me,inoltre ho letto il libro della segretaria del Hitler e concordo sugli errori descritti da Frapalin.
    Lo rivedo spesso,e concedo nel ritenere Bruno Ganz un grande attore.
    Lo propongo una ogni anno anche ai miei studenti.
     
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    Ho visto il film qualche anno fa. Non l'ho trovato un capolavoro, ma una pellicola solida, storicamente valida (anche se qualche errore c'è, come giustamente rilevato da frapalin) e in grado di dipingere in maniera credibile gli ultimi momenti del Terzo Reich. Ne consiglio la visione.
    Concordo con il giudizio da più parti espresso su Bruno Ganz: la sua interpretazione è apparsa anche a me di ottimo livello.

    Due piccole chiose.
    1 sulla salute di Hitler rimando a questo mio vecchio topic.
    2 sulla morte di Goebbels in effetti, come sostiene Filippo, non c'è totale chiarezza, ma la versione data da frapalin è quella ampiamente più accreditata (almeno stando alle fonti di cui dispongo).
     
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    CITAZIONE (frapalin @ 12/11/2016, 22:00) 
    CITAZIONE (Filippo Fasolato @ 12/11/2016, 14:21) 
    Sull'omicidio dei figli non so se ricordi ma subito dopo aver commesso il crimine Goebbels e signora si mettono a giocare a carte come se nulla fosse...terrificante.

    In realtà solamente madama Goebbels si mette a giocare a carte; ma fa un solitario, gioco che in più occasioni viene rappresentato nei film come il "passo successivo" a qualcosa di molto brutto é stato commesso.

    A proposito dei protagonisti, lasciamo da parte le magistrali interpretazioni di Bruno Ganz ed Alexandra Maria Lara, mi é piaciuta molto anche quella di Rolf Kanies nel ruolo del generale Krebs.

    hai ragione solo la """""gentile signora""""" Goebbels gioca a carte, errore mio
     
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12 replies since 18/1/2007, 17:52   615 views
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