I DECABRISTI IN RUSSIA E L'INDIPENDENZA DELLA GRECIA

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  1. lupog
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    INDICE
    I DECABRISTI
    L'INDIPENDENZA GRECA: LE RAGIONI DI UN SUCCESSO
    L'ASSEMBLEA NAZIONALE DI EPIDAURO (1822)
    L'INDIPENDENZA GRECA (1830)





    I DECABRISTI

    Il moto dei decabristi (da decabr dicembre in russo) nasce in un clima imbevuto di illuminismo illuminato che permea le associazioni segrete a base militare , particolarmente attive in Russia. In Russia le principali attività commerciali e le libere professioni sono affidate a stranieri, vi sono rigidità che impediscono a ufficiali della piccola e della media borghesia di raggiungere i gradi più elevati dell’esercito, riservati alle famiglie della grande nobiltà e nelle campagne i contadini sono ancora soggetti alla servitù della gleba.
    La rivolta militare del dicembre 1825 spera di poter approfittare della situazione di incertezza legata alla morte dello zar Alessandro cui succede al trono il fratello Nicola I. Durante la riunione delle truppe a San Pietroburgo per il giuramento di fedeltà al nuovo zar, quattro reggimenti dell'esercito comandati dal principe Trubelzkoy si rivoltano sperando di coinvolgere la plebe russa, che essi intendono emancipare. Ma la mancanza di questo appoggio impedisce alla rivolta di attecchire ed il moto viene ben presto represso con la forza.

    Edited by lupog - 4/4/2007, 01:34
     
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  2. lupog
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    L'INDIPENDENZA GRECA: LE RAGIONI DI UN SUCCESSO

    Il successo della lotta per l’indipendenza della Grecia si spiega con un insieme di fattori: la crescita intellettuale dell'elemento greco nell'ambito dell'impero ottomano che aveva acquisito importanti incarichi amministrativi, il desiderio della Russia di esercitare una sorta di protettorato nei confronti degli ortodossi nei Balcani, ed il filoellenismo , un atteggiamento degli intellettuali romantici che indusse persino Byron e Santorre di Santarosa a combattere ed a morire in Grecia.

    Edited by lupog - 4/4/2007, 01:35
     
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  3. lupog
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    L'ASSEMBLEA NAZIONALE DI EPIDAURO (1822)


    La società segreta indipendentista greca , l'Eteria contava due importanti personaggi affiliati: Alessandro Ypsilanti, aiutante di campo del ministro dello zar, conte di Capodistria che ne era addirittura il capo . La rivolta scoppia il 6 marzo 1821 ed Ypsilanti, contemporaneamente , organizza la sollevazione delle province turche della Moldavia contro il dominio ottomano. I greci convocano un assemblea nazionale ad Epidauro e dichiarano la propria indipendenza dall’Impero ottomano( gennaio 1822) ma le potenze europee nel congresso di Verona non ammisero ad udienza i rappresentanti greci e si adeguarono alle direttive della politica conservatrice di Metternich che convinse lo zar ad abbandonare l''Ypsilanti ed a licenziare il Capodistria. La situazione greca appariva disperata anche perché le truppe del pascià d'Egitto Mehmet Ali a cui il sultano aveva promesso l'indipendenza furono, sotto il comando del figlio Ibrahim , inviate in aiuto degli ottomani e sconfissero a più riprese i greci a Sfacteria ( 1825)di Missolungi (1826) e all'Acropoli di Atene (1827).

    Edited by lupog - 4/4/2007, 01:35
     
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  4. lupog
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    L'INDIPENDENZA GRECA (1830)

    Lo sdegno nell’opinione pubblica occidentale che chiede la difesa dei greci indussero lo zar Nicola I, il governo britannico di Canning e quello francese di Villèle, nella conferenza di Londra ad esigere l'indipendenza della Grecia (luglio 1827). Nonostante Metternich, questi paesi inviarono le loro flotte, che distrussero la flotta turco-egiziana nella baia di Navarino (20 ottobre 1827). Nicola I dichiarò guerra alla Turchia (1828) e , nel settembre 1829, il sultano fù costretto a firmare il trattato di Adrianopoli,con il quale Serbia, Moldavia e Valacchia divennero autonome rimanendo solo formalmente legate all'impero ottomano.
    La conferenza di Londra (3 febbraio 1830), sancirà l'indipendenza totale della Grecia e le potenze protettrici assegneranno la corona del nuovo stato ad un principe bavarese, Ottone di Wittelsbach(1832) . Solo nel 1844 la Grecia avrà una sua costituzione ma le grandi potenze continueranno ad influenzarne la politica per lungo tempo.

    Edited by lupog - 4/4/2007, 01:36
     
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