Guglielmo il Conquistatore, Plantageneti, Capetingi, la Reconquista: genesi degli Stati nazionali

Hastings (1066), Las Navas de Tolosa (1212), Bouvines (1214)

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  1. lupog
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    Considerazioni generali

    Con la lotta per le investiture il papato cercò di ridurre il potere degli imperatori cercando come alleati in questo sforzo di desacralizzazionee imperiale le forze dei nascenti stati nazionali. Delle monarchie su basi nazionali si stavano emancipando dall'autorità imperiale acquisendo , con l’appoggio delle borghesie cittadine ,le competenze proprie di uno stato sovrano:la difesa dai nemici all'esterno, il mantenimento dell'ordine all'interno, la creazione di una burocrazia efficiente di tipo professionale contrapposta al rapporto vassallatico di tipo personale del feudalesimo e da ultimo un sistema fiscale che garantiva allo stato l'autonomia finanziaria necessaria alla sua potenza.

    Edited by lupog - 17/4/2007, 16:41
     
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  2. lupog
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    INGHILTERRA: LA POLITICA CENTRALISTICA DI GUGLIELMO IL CONQUISTATORE. HASTINGS(1066)

    Guglielmo, duca di Normandia soprannominato successivamente il Conquistatore ,nel 1066, presso Hastings, sconfisse Aroldo di Wessex, autonominatosi da pochi mesi re degli Anglossassoni, uccidendolo sul campo. Guglielmo organizzò il territorio conquistato mettendo a capo delle contee gli sceriffi, ossia funzionari dipendenti direttamente dal re ed il cui operato veniva esaminato da ufficiali regi itineranti; mise a capo della chiesa inglese l'amico Lanfranco di Pavia in modo da farne uno strumento del suo governo e con il Domesday Book (1086), una sorta di catasto delle terre inglesi, mostrò la sua volontà di porsi come elemento accentratore nei confronti della feudalità locale; per il resto cercò di mantenere tutte le vecchie strutture compatibili con il nuovo Stato, in primis le vecchie corti locali di giustizia per aggraziarsi la classe media locale . Questa politica centralistica fu proseguita dai figli del Conquistatore, Guglielmo II il Rosso, che governò dal 1087 al 1100, ed Enrico I, che governò dal 1100 al 1135.

    Edited by Romeottavio - 6/11/2014, 19:10
     
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  3. lupog
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    I PLANTAGENETI E LA DISPUTA CON I RE DI FRANCIA. BOUVINES

    I re inglesi in quanto duchi di Normandia erano vassalli dei re di Francia. Nonostante questo paradosso fino alla metà del XII secolo le relazioni tra le Francia ed Inghilterra rimasero pacifiche, a causa dell'anarchia feudale che doveva fronteggiare la dinastia dei Capetingi. Quando si estinse la dinastia di Guglielmo il Conquistatore assunse il potere Enrico II ,che inaugurò la dinastia dei Plantageneti la situazione mutò. Enrico era originario della Francia e sposato con Eleonora, figlia di Guglielmo X d'Aquitania: unì quindi ai suoi possessi territoriali quelli della moglie ,il che gli consentì di controllare tutta la Francia occidentale, dalla Normandia alla Linguadoca, non nascondendo la volontà di creare un regno anglo-francese a cavallo della Manica . Questo progetto fu contrastato dal re di Francia Filippo II Augusto. Lo scontro franco inglese acquisì una dimensione europea poiché coinvolse le Fiandre, oggetto delle mire di entrambe le nazioni, e l'impero, perché il primogenito di Enrico, Riccardo Cuor di Leone, era cognato di Enrico il Leone , duca di Baviera. I possedimenti d'oltremanica di Enrico vennero progressivamente perduti dai figli che gli succedettero: Riccardo Cuor di Leone (1189-99) e Giovanni Senzaterra (1199-1216). In particolare il governo di quest'ultimo, a cui Riccardo partito per la crociata aveva lasciato il regno, risultò fallimentare : venne sconfitto insieme a Ottone IV di Brunswick, nel 1214 a Bouvines da Filippo II Augusto appoggiato da Federico II,rivale di Ottone per l'impero, e da Innocenzo III che lo aveva scomunicato per alcuni provvedimenti presi nei confronti del clero inglese.
     
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  4. lupog
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    LA MAGNA CHARTA

    L'anno successivo a Bouvines, l'indebolito Giovanni Senzaterra dovette concedere (1215)ai baroni la celebre Magna Charta Libertatum nella quale si stabiliva che il re non potesse imporre tributi e prestazioni senza il consenso del Consiglio dei nobili e degli ecclesiastici . Inoltre il sovrano non poteva intervenire nella successione ereditaria dei feudi, mentre ai nobili, laici o ecclesiastici veniva assicurato il diritto di poter essere giudicati e condannati solo da una corte composta da loro pari. Nonostante il pontefice , su richiesta dello stesso Giovanni, avesse dichiarato nulla la Magna Charta, le norme ivi stabilite di limitazione del potere sovrano da parte della nobiltà inglese diventarono parte della tradizione, creando un precedente nel rapporto tra autorità regia e ceti.
     
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  5. lupog
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    FRANCIA: I CAPETINGI

    Al tramontare della dinastia carolingia furono i Capetingi alla fine del X secolo con Ugo Capeto, ad assumere il titolo reale senza interruzioni fino a Carlo IV (1322-28).
    Essi inizialmente controllavano un piccolo territorio nell'Île-de-France, decisamente inferiore a quello dei principali feudatari francesi, ma conquistarono gradualmente potere politico e territoriale grazie alla borghesia cittadina e per il fatto di essere diventati il simbolo della lotta contro l'Inghilterra dei Plantageneti.
    L'opera di assestamento del regno si verificò con Filippo II Augusto (1180-1223) che sottomise i grandi vassalli creando una rete alternativa di rapporti vassallatici organizzata in modo che le realtà politiche locali facessero capo alla figura del re che determinava competenze e poteri. Inoltre sconfisse a Bouvines Giovanni Senzaterra e Ottone IV di Brunswick cacciando gli inglesi dalle regioni della Normandia, dell’Angiò e del Maine .
    Con la crociata contro gli albigesi (1208-29) Filippo privò la Francia meridionale dell’autonomia politica. Uno dei successori di Filippo, Luigi IX detto il Santo (1226-1270) annetté la Lingudoca e respinse nuovamente gli inglesi di Enrico III plantageneto sconfiggendolo a Taillebourg (1242) ; Enrico rinunciò definitivamente ai territori ceduti in seguito a Bouvines e fece atto di vassallaggio per il ducato di Guienna (Aquitania)(pace di Parigi ,1259).

    Edited by lupog - 27/4/2007, 17:03
     
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  6. lupog
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    Spagna: Las navas de Tolosa (1212)

    Le origini dello stato spagnolo sono strettamente legate alla reconquista che affronteremo più compiutamente in altra discussione: qui và sottolineato che agli inizi del XIII secolo i tre stati cristiani della penisola iberica il regno di Castiglia di re Alfonso VIII, il regno di Navarra sotto Sancio VII e quello di Aragona con Pietro II decidono di unire le forze contro i mori di Cordova e riportarono una grande vittoria a Las Navas de Tolosa in Andalusia(16 luglio 1212) . Ferdinando III di Castiglia detto il Santo (1217-52) conquisterà la Murcia ,l’Andalusia e Cordova lasciando ai musulmani solo il regno di Granada (ultima roccaforte araba fino al 1492). Pietro II (1177-1213) di Aragona appoggiò prima la crociata contro gli albigesi e quindi nella contesa imperiale sostenne Federico II contro Ottone IV di Brunswick; il figlio Giacomo I (1213-76) detto il Conquistatore si impadronì delle Baleari e di Valencia.
     
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5 replies since 11/4/2007, 14:39   6433 views
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