GLI SCONTRI DI MILANO IN EVIDENZA SULLA STAMPA CINESE

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  1. Drago Nero™
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    2007-04-14 08:42

    PECHINO - La stampa cinese riporta oggi con evidenza le notizie sugli incidenti di giovedì scorso a Milano. I giornali più legati al governo, come il Quotidiano del Popolo e il China Daily, si limitano a pubblicare il comunicato del ministero degli esteri che chiede una soluzione "equilibrata" del problema. Quelli più popolari come il Quotidiano della Gioventù di Pechino e Notizie di Pechino riportano le notizie dell' agenzia Nuova Cina e di alcune grandi agenzie internazionali.
    In un' intervista pubblicata da Notizie di Pechino il giornalista Wang Zongjie, che lavora in Italia, invita la comunità cinese a perseguire una maggiore integrazione, partecipando attivamente alla vita politica del paese. Un altro quotidiano, Notizie del Mattino di Pechino, pubblica una lunga cronaca degli incidenti ed attribuisce ad un "poliziotto" la frase: "i cinesi sono come i cani".

    Fonte: Ansa.it
     
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  2. lupog
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    mi pare che il pericolo maggiore sia proprio la non integrazione degli immigrati e la creazione di quartieri etnici, delle verie e proprie città dentrop la città con tensioni e incomprensioni forieri di conflitti come quello di alcuni giorni fà. io non sono di Milano vorrei sapoere da chi vive o conosce meglio la realtà sociale milanese se le mie preoccupazioni sono fondate.
     
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  3. onestobender
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    Io ho vissuto a Milano per qualche anno: quando mi è capitato di passare in Paolo Sarpi non mi è sembrato di attraversare l'inferno.

    Il quartiere etnico si è creato grazie a tre fattori:

    1) Immigrazione a catena.
    2) Vendita in massa dei negozi da parte degli italiani (a prezzi molto vantaggiosi per questi ultimi).
    3) Concessione di licenze "a cascata" da parte dell'amministrazione comunale (che ha incassato lauti introiti), soprattutto di quelle per attività all'ingrosso (in una zona palesemente inadatta).

    I nuclei di parentela hanno investito molti soldi per acuistare negozi e licenze (contraendo forti debiti attraverso varie vie, banche, usura "etnica", ecc) mentre i negozianti italiani ed il comune hanno incassato le proverbiali palanche.
    Ora però i primi si sono fatti prendere dalla ormai diffusissima "sindrome da accerchiamento", mentre l'amministrazione ha cavalcato l'onda politicamente con un giro di vite nella zona che sa molto di rappresaglia.

    Insomma prima si combinano i guai per interesse e poi ci si lamenta.
    Ovvimante l'esplosione di violenza non ha fatto per niente onore alla comunità cinese, ma le cause che hanno determinato questa situazione di tensione sono sotto gli occhi di tutti.

     
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  4. Drago Nero™
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    Che i proprietari di immobili si siano arricchiti sin troppo facilmente e sulla reale necessità degli immigrati cinesi ( ma non solo ) é un dato di fatto tristemente noto. Ovviamente a nessuno interessava o interessa conoscere la provenienza di quei soldi, ma é bene sapere che la Triade presta a strozzo ingenti somme di denaro a concittadini costretti, poi, a lavorare giorno e notte, senza ferie, protezione assicurativa o sanitaria.

    Io credo che manifestare il proprio disagio con la violenza sia un becero tentaivo di ottenere visibilità quando la mediaizione ed il confronto civile non hanno più valore o, peggio, non si abbia null'altro da dire. Penso, inoltre, che non é aggredendo i vigili urbani di Milano che l'amministrazione comunale ( le colpe sono divisibili facilmente tra la giunta attuale e la precedente ) allargherà le maglie dei controlli. Anzi, sono quasi certo che inasprirà le sanzioni a carico della Chinatown di via Sarpi.

    Non é tollerabile, per giusto rispetto di tutti ( senza distinzione di razza, religione o provenianza ), invedere una via centrale di una metropoli per una contravvenzione stradale e non credo sia la classica goccia che fa traboccare il vaso di una situazione già consolidata. La volontà di rivolta pare impostata da chi ha voce nella comunità cinese ( Triade, ovviamente ) e quelle bandiere della Repubblica Popolare, sventolate con malcelato orgoglio, stanno a significare una sola cosa: "ehi, voi, questa é terra nostra !". No, mi spiace, non é così e non dovrà mai essere così.
     
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3 replies since 14/4/2007, 10:14   291 views
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