IL PROBLEMA DEI MANUALI SCOLASTICI: DELL'UTRI SI PORTA AVANTI CON IL LAVORO

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  1. colonnello o' Malley
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    Come è noto, il senatore Marcello Dell'Utri passa per uomo colto e raffinato. E' noto bibliofilo, offre periodici ricevimenti, ha fondato un periodico per chiamare con squilli di tromba e rulli di tamburi le conculcate masse moderate alla riconquista della cultura, per por fine all'orrida egemonia marxista che da troppo tempo ormai opprime il Paese.

    Siccome le elezioni sono imminenti ormai, e il centrodestra vincerà sicuramente (propongo di risparmiare tempo e denaro incoronando Silvio subito re d'Italia, con Fini ciambellano e Calderoli cagnolino di corte tipo Gonzaga o Estensi) don Marcello, da squisito umanista qual è, si dedica a un problema che attanaglia tutti gli italiani, togliendogli il sonno: i manuali scolastici di storia.

    Forse ricorderete che, a suo tempo, il senatore Francesco Storace aveva proposto una purga per i libri di storia zeppi di marxismo; persino Gustavo Selva lo prese a male parole. Ma ora il mitico progetto viene rispolverato, come ho già preannunciato, da Dell'Utri. Ecco la frase, se non vi basta, qui c'è il link all'intervista

    CITAZIONE
    «I libri di storia, ancora oggi condizionati dalla retorica della resistenza, saranno revisionati, se dovessimo vincere le elezioni. Questo è un tema del quale ci occuperemo con particolare attenzione».

     
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  2. lupog
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    CITAZIONE
    da squisito umanista qual è, si dedica a un problema che attanaglia tutti gli italiani, togliendogli il sonno: i manuali scolastici di storia.

    qua non ti seguo colonnello: il modo con cui vengono scritti i manuali di Storia contemporanea e ancora più di come viene insegnata nelle scuole è un problema indipendentemente dl fatto che lo dica Dell'Utri e che proponga assurde commissioni di censura di ispirazione politica.
    l'esempio più citato è quello dell'omissione delle foibe ma anche il modo con cui viene raccontata la resistenza come lotta tra buoni e cattivi o la totale mancanza di qualsiasi analisi problematica del rapporto tra PCI e stalinismo nel dopoguerra sono chiari indici di un'insegnamento chiaramente egemonizzato dalla sinistra. Per non parlare della confessione che fece un editore a Giordano Bruno Guerri, di non potere accettare la sua proposta di scrivere un manuale per le scuole perché i professori non avrebbero mai adottato un manuale scritto da uno storico di destra. Ma i problemi non si fermano alla storia contemporanea: ci sono prof che fanno en passant intere parti di storia tardoromana e medievale perché troppo imbevute di cristianesimo o che mostrano sofferenza fisica nello spiegare la filosofia di Sant'Agostino o San Tommaso.

    francamente non sò come risolvere il problema ma che un tale problema esista è fuor di dubbio: bisognerebbe licenziare troppi insegnanti ideologizzati e incompetenti per riportare la scuola italiana a un livello di decenza

    Edited by lupog - 8/4/2008, 20:30
     
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  3. Lorindel
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    Ah , quoto in toto Lupog .
    Ci si dimentica , ogni tanto , del '68 e delle conseguenze che comportò , specialmente sulla scuola dove si coalizzarono , il piu' delle volte studenti e professori .
    Cosa è successo : ogni tentativo di regolamentazione dell'istruzione , ogni tentativo di restaurazione fu visto come " colpo di Stato fascista " , cosa che impedi' un ben fatto riordinamento della scuola , insieme alla rivisita dei testi .
    E dà li , incompetenze e disinteresse hanno portato ad oggi questa visione drammatica della storia , utilizzata troppe volte a scopo politico .
    Cosi , dei regimi comunisti si conosce pochissimo , se non il gettonatissimo Stalin , descritto come una "sbagliata deviazione della rivoluzione proletaria" , e non parte di un sistema di per sè sbagliato e utopico .
    Spero soltanto che questa rivisita si possa portare per il bene della Storia e dell'istruzione tutta , non perchè lo dica un tal Dell'Utri o chiunque esso sia .
     
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  4. Karma Negativo
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    Purtroppo non si può creare libri di storia che siano "super partes". sarebbero cronistorie sciape e senza anima che demotiverebbero ancora di più gli alunni a studiare. E dicendo questo parlo da studente.
    Bisongerebbe avere professori che, certo, abbiano le loro idee politiche, ma che siano anche aperti a chi non la pensa come loro. Sinceramente sono stufo di essere guardato torvo dalla prof. di greco se do una mia sacrosanta interpretazione dei fatti.

    Non è una questione di destra o sinistra, ma proprio di rigidità o elasticità mentale, sia dei professori che degli studenti...
     
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  5. guicar0
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    In effetti il problema c'è, ma non si possono erigere "sante inquisizioni" che censurano i libri di storia, in fin dei conti è tutto un problema di professori.
    I professori sono ben diversi tra di loro: il mio per esempio è stato secoli su Plotino, S. Agostino e S. Tommaso; oltretutto, benchè sia in un certo senso filo-marxista, spiega bene il capitalismo, magari senza esaltarlo, certo, però sa mantenersi neutrale: non nasconde nè inventa cose.
    Se un professore è chiuso mentalmente e crede che debba soltanto trasferire la sua ideologia politica agli studenti... sbaglia di grosso. Ma non ci si può fare niente a quel punto, è un dipendente pubblico, pazienza. Saranno gli studenti a maturare eventualmente.
     
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  6. Karma Negativo
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    CITAZIONE (guicar0 @ 8/4/2008, 20:41)
    In effetti il problema c'è, ma non si possono erigere "sante inquisizioni" che censurano i libri di storia, in fin dei conti è tutto un problema di professori.
    I professori sono ben diversi tra di loro: il mio per esempio è stato secoli su Plotino, S. Agostino e S. Tommaso; oltretutto, benchè sia in un certo senso filo-marxista, spiega bene il capitalismo, magari senza esaltarlo, certo, però sa mantenersi neutrale: non nasconde nè inventa cose.
    Se un professore è chiuso mentalmente e crede che debba soltanto trasferire la sua ideologia politica agli studenti... sbaglia di grosso. Ma non ci si può fare niente a quel punto, è un dipendente pubblico, pazienza. Saranno gli studenti a maturare eventualmente.

    Quoto in toto! :yeah:
     
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  7. Lorindel
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    Assolutamente non posso accettare il discorso " è un dipendente pubblico " , bontà degli studenti approfondire , altrimenti amen .
    E cosa mantengo a fare con le mie tasse i dipendenti ? Allora pago professori privati per i miei figli che diano risultati ottimali , altrimenti li sostituisco con altri migliori , mando a casa gli incompetenti cosi che lo Stato può investire in ciò che è utile . I dipendenti pubblici non sono sottoposti alla legge del merito ? Si , in questo Paese è vero . Non conta il merito nè tantomeno l'efficienza , ma si fà sempre riferimento alla bontà di cuore del datore . Si vedono i risultati d'altronde : Italia ultimo Paese per produttività . Non c'è da meravigliarsi poi .
    Va benissimo al contrario , a parer mio , la questione dell'elasticità , tant'è che i corsi di aggiornamento non poche volte si basano proprio sul metodo di insegnamento di una tal materia , e di come cercare di ottimizzarne i contenuti , evitando exploit troppo soggettivi e poco imparziali . E da qui si potrebbe prendere un cammino che insegnerebbe un pò a tutti come dal vero confronto , dalla reale ricostruzione dei fatti nell'ambito della storia , e specialmente dal rispetto delle altrui posizioni (questo è compito sia della scuola che delle famiglie , attenzione) si arrivi ad un grado di conoscenza , di tolleranza e di cultura molto piu' elevato , in un Paese che deve diventare moderno , deve guardare al futuro .
    Basta ideologie , basta fondamentalismi ; hanno fatto fin troppi danni in tutto il mondo .
     
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  8. colonnello o' Malley
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    Sarà per la mia sensibilità da elefante, ma io non percepisco l'orrida cappa rossa sulla società italiana; nel campo storico vedo una grande passerella di "Mussolini non ha mai ucciso nessuno", "mandava gli oppositori in vacanza", "Garibaldi era un bandito" (sembra di essere nel 1848 a sentire certi discorsi), l'Unità d'Italia è stata concepita dai massoni (forse c'era dietro anche Gelli) e quanto erano buoni i Borbone, i briganti e il cardinale Ruffo.

    Sono contento che lupo mi dia ragione sull'inopportunità di una commissione sui libri di testo, qui sta la mia critica, non penso certo che Dell'Utri non possa parlare di certi argomenti. Il problema è, abbiate pazienza, è che in queste dichiarazioni non sento amore per la verità storica, ma solo spirito di parte e di fazione.

    Inoltre, caro lupo e caro lorindel, dissento totalmente dalla vostra visione della scuola italiana come un covo di vipere rosse: io ho frequentato un liceo italiano, e posso assicurarvi che l'insegnamento della storia era equilibrato, nonostante le personali inclianazioni dell'insegnante. Per cui non capisco a cosa vi riferitate quando dite

    CITAZIONE
    bisognerebbe licenziare troppi insegnanti ideologizzati e incompetenti per riportare la scuola italiana a un livello di decenza

    e

    CITAZIONE
    ogni tentativo di regolamentazione dell'istruzione , ogni tentativo di restaurazione fu visto come " colpo di Stato fascista " , cosa che impedi' un ben fatto riordinamento della scuola , insieme alla rivisita dei testi .

    Sono invece perfettamente d'accordo con giucaro e Karma negativo che, nonostante il nick, ha detto una cosa molto positiva
     
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  9. Lorindel
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    Non è questione di "vipere rosse" alla berlusconiana maniera . Basti pensare alla casa editrice "Feltrinelli" che pubblica buona parte dei libri nelle scuole delle mie zone per costruire una semplice equazione matematica e trarne il risultato .
    Pensiamo ai sindacati poi ? Bene . Se non hai la tessera legata a determinate zone politiche sei fuori , in particolare CISL e CGIL , i sindacati di fatto piu' forti d'Italia . Questa è democrazia ? Questo è esser liberi ? Non direi proprio .
    Differenziamo poi l'incompetenza di chi , destra e sinistra , comunista o anti-comunista , filo-cattolico o ateo , tenta di dare la propria visione di un dato oggettivo (cosa fattibile però con le sole materie umaniste) senza invece fare largo uso dei pareri per lo meno piu' attendibili degli autori dei testi .
    Riporto cosi anche un episodio , al quale si potrà credere o meno , che mi ha visto protagonista . Quinto anno di liceo scientifico , lezione di storia . Porto il numero totale delle riforme nel periodo fascista nel nostro Paese , con relativa breve spiegazione , del fine e del contenuto della stessa . La professoressa ? " Non abbiamo tempo , mi spiace " , quando nelle interrogazioni era sempre attenta a chiedere ciò che la dittatura comportò a livello istituzionale per l'intero Paese , ma volendo ricordare solo il comodo , e non la storicità dello statista Mussolini .
    A voi l'interpretazione .
     
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  10. lupog
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    @ guido

    CITAZIONE
    Se un professore è chiuso mentalmente e crede che debba soltanto trasferire la sua ideologia politica agli studenti... sbaglia di grosso. Ma non ci si può fare niente a quel punto, è un dipendente pubblico, pazienza. Saranno gli studenti a maturare eventualmente.

    se un professore è chiuso mentalmente e invece che insegnare punta a indottrinale a rimetterci è lo studente. e se lo studente deve maturare da solo allora a che serve l'insegnante? e iol fatto che che un insegnante sia un dipendente pubblico è un agravante non un attenuante. Non si capisce perché un dipendente pubblico se fà male il suo lavoro non possa essere licenziato

    @ colonnello

    CITAZIONE
    nel campo storico vedo una grande passerella di "Mussolini non ha mai ucciso nessuno", "mandava gli oppositori in vacanza", "Garibaldi era un bandito" (sembra di essere nel 1848 a sentire certi discorsi), l'Unità d'Italia è stata concepita dai massoni (forse c'era dietro anche Gelli) e quanto erano buoni i Borbone, i briganti e il cardinale Ruffo.

    ti sarei grato se m indicassi i alcuni esempi di manuali in uso nelle scuole superiori che fanno queste descrizioni dei personaggi da te citati.

    mtre rispondendo a questa

    CITAZIONE
    Inoltre, caro lupo e caro lorindel, dissento totalmente dalla vostra visione della scuola italiana come un covo di vipere rosse: io ho frequentato un liceo italiano, e posso assicurarvi che l'insegnamento della storia era equilibrato, nonostante le personali inclianazioni dell'insegnante. Per cui non capisco a cosa vi riferitate quando dite

    tralasciando il fatto che di esempi ne ho già fatti: se a te non risultano prendo atto che sei un ragazzo fortunato ad avere ottimi insegnanti. ma questa è l'eccezione non la regola.
    tanto per fare un ulteriore esempio
    io faccio fatica a trovare un manuale che parli del silenzio dI Togliatti nei confronti delle purghe staliniane e dell'atteggiamento del PCI verso i fatti di Ungheria del 56. ( di manuali ne ho letti a decine e ricordo solo il Traniello che mi pare vi facesse un brevissimo accenno). solo una dimenticanza?
     
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  11. guicar0
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    CITAZIONE (lupog @ 8/4/2008, 22:40)
    se un professore è chiuso mentalmente e invece che insegnare punta a indottrinale a rimetterci è lo studente. e se lo studente deve maturare da solo allora a che serve l'insegnante? e iol fatto che che un insegnante sia un dipendente pubblico è un agravante non un attenuante. Non si capisce perché un dipendente pubblico se fà male il suo lavoro non possa essere licenziato

    Anche a me piacerebbe che venisse licenziato ma:
    1) E' difficile stabilire quali professori siano così (è difficile avere una certezza tale da poterli licenziare)
    2) Potrebbe portare a ingiustizie non indifferenti
    3) Mi riferivo comunque al fatto che nella situazione italiana attuale (meritocrazia inesistente) non si può licenziare un professore, mentre alcuni sarebbero proprio da buttare fuori dalle scuole a calci nel sedere ;)
     
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  12. bradipo1
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    Premessa ai miei tempi i libri di testo erano tavolette di creta scritte in cuneiformi.
    Una domanda c'è qualche libro di testo attuale usi la definizione di "quarata guerra di indipendenza" per la prima guerra mondiale?
     
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  13. oea
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    scusate, forse mi è sfuggito, ma qualcuno ha già commentato in questo 3D quell'aspetto della frase riportata dal colonnello, riguardante il soggetto che eventualmente effettuerà la revisione dei libri di storia preconizzata da dell'utri? se sì, scusate la ripetizione. se no, provate a chiedervi insieme a me:
    chi sarebbero i revisori?
    si suppone, esperti (?) non lontani ideologicamente da coloro che dell'utri ovviamente auspica siano i vincitori delle elezioni. quindi, i libri di storia li scriverebbero sempre (come sempre è accaduto, temo) i vincitori.
    capisco perchè dell'utri ha evitato di specificare il soggetto, rifugiandosi in un magistrale "saranno revisionati".
    lo capisco, lo trovo magistrale, e per questo mi inquieta assai più dell'utri che la professoressa di lorindel.
     
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  14. Lorindel
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    Appunto , Oea , che come ho prima ben detto è necessaria una revisione dei testi SUPER-PARTES , e non perchè lo dica un tal Dell'Utri o chiunque politico sia . E questo , come ho già detto , è per il bene della cultura e della nostra scuola , che sta subendo pesanti fermi proprio a causa di un metodo d'insegnamento sbagliato e di molto superato .
    E posso dirti , Oea , che mi inquieta in egual modo l'atteggiamento della mia ex-professoressa come la proposta di Dell'Utri ; perchè significa che il sapere è nelle mani di chi dovrebbe essere solo preso a calci nel sedere .
    Per rispondere a Guicar : il metodo c'è , basta somministrare ad ognuno test annuali per confermare conoscenze , metodo etc etc . E' ovvio che non risolverebbe moltissimo , ma almeno arginiamo un attimino quest'inquietante fenomeno di controcultura . (sempre se i test non vengono girati ad amici di amici di amici e li' torniamo sempre alla solita Italia..)
     
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  15. lupog
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    CITAZIONE (oea @ 8/4/2008, 23:26)
    scusate, forse mi è sfuggito, ma qualcuno ha già commentato in questo 3D quell'aspetto della frase riportata dal colonnello, riguardante il soggetto che eventualmente effettuerà la revisione dei libri di storia preconizzata da dell'utri? se sì, scusate la ripetizione. se no, provate a chiedervi insieme a me:
    chi sarebbero i revisori?
    si suppone, esperti (?) non lontani ideologicamente da coloro che dell'utri ovviamente auspica siano i vincitori delle elezioni. quindi, i libri di storia li scriverebbero sempre (come sempre è accaduto, temo) i vincitori.
    capisco perchè dell'utri ha evitato di specificare il soggetto, rifugiandosi in un magistrale "saranno revisionati".
    lo capisco, lo trovo magistrale, e per questo mi inquieta assai più dell'utri che la professoressa di lorindel.

    è una bella gara di orrori caro oea: solo che quello descritto da Lorindel è già esistente e si sviluppa da decenni ;nel caso di dell'Utri sarebbe n condizionamento visibile nel secondo caso viene dal basso, è molto più subdolo e difficilmente arginabile se non con provvedimenti drastici.
     
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90 replies since 8/4/2008, 17:51   1289 views
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