SARTORI: VOTO DISGIUNTO REAZIONE ALLA SFIDUCIA DELLA CASTA.

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  1. lupog
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    Il professor Sartori propone il voto disgiunto come forma di protesta alternativa al non andare a votare per chi ha la disaffezione della politica. Votare alla Camera Berlusconi e al senato Veltroni o viceversa è un modo costruttivo per esprimere la propria sfiducia verso la casta senza rinunicare a esercitare un proprio diritto. cosa ne pensate?

    http://www.corriere.it/editoriali/08_april...44f486ba6.shtml

    CITAZIONE
    Voto di sfiducia costruttivo

    di Giovanni Sartori

    Mai come questa volta molta gente è incline a non votare. Anche perché mai come questa volta la gente non sa per chi votare. Mi astengo? Mi turo il naso? Pensa e ripensa mi è venuta una pensata.

    Lasciamo da parte il nocciolo duro dei partiti, i fedeli che votano e voteranno sempre per il loro. Il fatto è che gli «infedeli » sono aumentati, e che in questa elezione il numero dei cosiddetti indecisi arriva ad essere stimato addirittura un terzo dell'elettorato. Si sa anche che un buon numero di questi indecisi ha deciso di non votare: sono infuriati e ce l'hanno con tutti. Questi signori hanno ragione di essere infuriati. Ma astenersi a cosa serve? Punisce davvero la Casta? Rimedia davvero qualcosa? Temo di no.

    Se verrà fuori, a elezioni avvenute, che i votanti sono diminuiti di parecchio, è sicuro che i nostri politici non riconosceranno che le astensioni in più sono punitive, sono astensioni di rigetto (e non di disinteresse). Diranno, semmai, che ci stiamo «normalizzando» ai bassi livelli di voto di molte democrazie. Tutt'al più verseranno lacrime di coccodrillo sul fenomeno del crescente distacco dalla politica.

    Qual è allora la pensata? È che sapendo usare il voto disgiunto tra le due Camere ne possiamo ricavare un voto-rifiuto, un voto che puramente e semplicemente dice no. Mettiamo che al Senato io voti Veltroni e invece per la Camera io voti Berlusconi (o viceversa). In tal caso il mio secondo voto pareggia e cancella il primo. L'effetto sull'esito elettorale è zero. Però io ho votato, e quel mio voto esprime senza ombra di dubbio il secco rifiuto del Palazzo e della Casta. Si dice che come elettori siamo impotenti. Sì. Ma se, mettiamo, 10 milioni di italiani votassero così, allora saremmo potentissimi.

    Aggiungo che il voto disgiunto può anche indicare, volendo, il male minore (o maggiore). Il sistema elettorale, il Porcellum, prevede un lauto premio di maggioranza che per il Senato non è attribuito su base nazionale ma spezzettato regione per regione. Il che lo rende il più incerto e il più decisivo. Nel caso della Camera il premio lo vince chi ha più voti in tutto il Paese; nel caso del Senato lo vince chi conquista più seggi nelle regioni che ne hanno di più. Mettiamo, per esempio, che il nostro elettore voti Veltroni al Senato e Berlusconi alla Camera. Così facendo indica che, male per male, il «malissimo» è per lui un governo di destra. Viceversa se vota Berlusconi al Senato e Veltroni alla Camera, indica che per lui il maggior male è un governo di sinistra.

    Dunque, nel disgiungere il voto l'effetto complessivo è sempre zero; ma chi ottiene il voto per il Senato è avvantaggiato. In ogni caso uno vota contro ma la strategia sinora disegnata consente di scegliere il male minore.

    S'intende che il voto disgiunto può essere applicato anche ai «secondi partiti». Per esempio, uno a Veltroni e uno a Bertinotti; oppure uno a Casini e uno a Berlusconi. In tal caso il voto ai minori sarà sprecato ai fini del premio di maggioranza, ma utile per la loro sopravvivenza, per superare lo sbarramento (che per il Senato è dell'8%). Allora, io come voterò? Certo, adottando i criteri che ho suggerito. Ma certo non dirò per chi. Ognuno deve decidere per sé.

     
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  2. Cornelio Scipione.
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    penso che sia una buffonata!
    sembra veramente che l'andare a votare stia diventando un gioco...mentre non ci si rende conto che è una cosa seria, serissima direi...in ballo c'è il bene del paese....non c'è spazio per i giochetti e per le perdite di tempo...
    io sono dell'idea che chi vuole votare, vada a votare e lo faccia seriamente rispettando le proprie idee.
    andare a votare e non credere in nulla...e buttare il proprio voto solo per fare un dispetto alla politica italiana(che poi vorrebbe dire fare un dispetto a se stesso, visto che l'italia la fanno le persone e non le chiacchiere e scherzi), bhè... meglio che resti a casa per favore.
     
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  3. lupog
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    A me sembra invece un'idea eccellente! di fronte al fatto inequivcabile che i partiti mi hanno ridotto al minimo ogni possibilità di decisione ( persino la preferenza) io posso esprimere in maniera forte la mia protesta annullando le conseguenze politiche del voto per questo o quel partito ma esercitando in ogni caso il mio diritto di cittadino elettore. Non andare a votare invece significherebbe rinunciare a uno dei pochi diritti ancora rimastoci. é un voto serio perché consapevole e fatto con l'idea di lanciare un ben chiaro segnale alla casta. e se saremo in molti a farlo il segnale sarà ancora più potente: e i politici dovranno tenere conto che i cittadini cominciano a usare gli strumenti della politica in una maniera che li può spiazzare.
     
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  4. guicar0
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    Non credo che altri mesi senza un governo stabile portino un cambiamento, anzi..
    Tanto vale votare chi si oppone alla Casta e all'illegalità (Di Pietro, per esempio)
     
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  5. karma207
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    Io ho i miei dubbi che una simile iniziativa possa funzionare nella pratica: se il numero di votanti Berlusconi-Camera, Veltroni-Senato è identico al numero di votanti che fanno al contrario (VC-BS) il gioco non funziona. La disgiunzione sparirà. Possono esserci delle deviazioni, corrispondenti alle proporzioni secondo i sondaggi (44% e 38% all'in circa, visto che è vietato divulgare sondaggi!) e quindi il voto può venir forse evidenziato: ma va considerato che la diversa attribuzione (su base locale Senato e nazionale Camera) dei seggi può portare ad una perdita quasi totale dell'effetto disgiunzione. Infine: perché il sistema funzioni occorrerebbe quindi una grande e precisa pianificazione: impraticabile per legge (per fortuna nessuno può dirmi cosa devo votare) e impraticabile per fiducia (nella cabina siamo soli).
    Mi sembra che pure Sartori non sappia più che pesci pigliare insomma...
    Non ha senso non andare a votare o cercare espedienti per comunicare il nostro odio alla Casta. Ha più senso votare e pretendere che il Governo (qualunque sia) governi. Ha senso seguire la sua opera, farsi sentire in ogni occasione valida, continuare a tenere vivi certi temi (gli sprechi dello Stato, l'abbassamento delle tasse, aumento dei salari) fino a che gli obiettivi non vengono raggiunti.
     
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  6. lupog
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    le tue obiezioni sono ben poste karma ma superabili.

    CITAZIONE
    se il numero di votanti Berlusconi-Camera, Veltroni-Senato è identico al numero di votanti che fanno al contrario (VC-BS) il gioco non funziona. La disgiunzione sparirà

    dipende dalla consapevolezza con cui si dà il voto disgiunto: perché il voto alla Camera e al Senato hanno un peso diverso. e il motivo è semplice e lo fà capire tra le righe lo stesso Sartori ( che però ovviamente non può dirti come votare):. Alla camera infatti per legge una maggioranza comunque è destinata a formarsi. Al Senato data l'attribuzione dei seggi a livello regionale per ottenere la maggioranza occorre conquistare le regioni più importanti. Per cui il singolo elettore indeciso darebbe al Senato il voto alla formazione che ritiene meno peggio e alla Camera attribuirà il voto di protesta.

    CITAZIONE
    Infine: perché il sistema funzioni occorrerebbe quindi una grande e precisa pianificazione: impraticabile per legge (per fortuna nessuno può dirmi cosa devo votare) e impraticabile per fiducia (nella cabina siamo soli)

    non c'è bisogno karma e non si deve arrivare alla pianificazione proprio il perchè il voto assume una connotazione di protesta. ma se si segue la tecnica del voto disgiunto l'effeto visibile si manifesterebbe a livello locale con una differenza nella distribuzione dei voti tra camera e senato tanto più che si deve tenere contro che la maggior parte dei candidati è sul territorio che dovrebbero conquistarsi i voti ( salvo un Berlusconi, Veltroni o Casini che vengono messi in più collegi al primo posto in lista per attirare voti). uso il condizionale perchè i parlamentari non hanno più bisogno di fare la classica campagna alla ricerca del voto per venire rieletto perché tanto è l'ordine di lista a determinare vengono scelti dalle uno stravolgimento dei nomi ( salvo un Berlusconi, Veltroni o Casini che vengono messi in più collegi al primo posto in lista per attirare voti). quindi un carollario dell'assunto di Sartori potrebbe esssere assegnare il voto alla Camera a una lista minore o comunque a rischio in modo da provare a mandare iun parlamento chi non ti aspetti in barba alle decisioni dell'oligarchia partitica, o cumunque al minimo creare dei problemi a coloro che credono di avere il posto assicurato . in base alle conoscenze della situazione del proprio collegio si può provare a spostare alla Camera il voto da un partito accreditato di molti seggi a un partito in bilico e provare a vedere l'effetto che fà. ;)
     
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  7. bradipo1
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    Poniamo che la proposta del prof. Sartori riesca perfettamente, si otterebbe una maggioranza diversa presso la Camera ed il Senato, come unica via possibile inciucio.....
     
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  8. lupog
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    improbabile perché tale tattica può essere messa in pratica solo dagli indecisi che sono una minoranza. l'effetto sarebbe per lo più dimostrativo ( far vedere che l'elettore può riappropriarsi in qualche modo della facoltà di scegliere votando chi la casta non si aspetta) e i maggiori effetti si avrebbero eventualmente nella redistribuzione a livello locale dei seggi con qualche sicuro del posto che si ritroverebbe a casa
    ma prendiamo in esame anche l'eventualità di un inciucio: se ciò portasse a un cambiamento a un accordo di questa assurde regole che impediscono la governabilità perchè no? meglio continuare ad assistere all'attuale succedersi di maggioranze deboli che non governano?
     
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  9. alexandrom
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    Aldilà dell'efficacia della tecnica proposta dal professir Sartori , credo indubbia , visto il calibro del personaggio ... non dimentichiamoci che il professor sartori propone a chi vuole votare contro ... lui dice ... sè vuoi votare contro la casta non è efficace nn andare alle urne ... meglio il voto disgiunto ... non è una proposta che fà a tutti gli elettori

    IMHO
     
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8 replies since 10/4/2008, 12:26   487 views
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