Cristianità e Occidente nel Medioevo

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  1. Cornelio Scipione.
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    L'Occidente , durante il medioevo , considerava se stesso come cristianità , come identico rispetto all'ambito della Chiesa di Roma.
    Ci si sentiva sottoposti al Papa e alla sua superiorità su tutto e tutti!
    Chi non riconosceva questo potere universale alla Chiesa di Roma, veniva riconosciuto come un eretico o come uno scismatico.
    nell'alto medioevo la Cristianità e l'Occidente sono la stessa cosa, e si sentivano diversi (e volevano essere diversi) dall'Impero Bizantino, perchè questi ultimi non erano considerati veri cristiani , perchè non riconoscevano appunto la superiorità del Papa di Roma.
    Questa concezione di identificarsi (i popoli dell'Europa cristiana fedeli al Papa) in un potere universale con a capo il Pontefice ha fatto sì che vennero intraprese molte guerre contro chi veniva considerato pagano, e questo permise di espandere i confini di competenza della Chiesa di Roma e quindi dell'occidente.
    Col passare dei secoli quindi , la sfera geografica dell'Occidente si è ingrandita e ha inglobato anche territori e popoli precedentemente non conformi ai criteri Occidentali.
    In pratica si voleva Cristianizzare il Mondo, poi tradotto come "civilizzare il mondo"; ma tale processo trovò dei limiti negli stessi criteri che l'occidente si era imposto per considerarsi Occidente, come per esempio nell'oriente greco che anche se fatto entrare nella sfera di competenza del Papa non era affatto un territorio latino ed occidentale.
    Dal punto di vista statale e politico l'Occidente non trovò mai un'unità , se non con qualche piccola parentesi come nel caso di Carlo Magno.
    L'unico elemento legante era l'indiscusso potere della Chiesa di Roma che che si ergeva al di sopra di ogni legge politica e statuto degli stati Europei e Occidentali. Ma per nulla paragonabile ad un'unificazione del potere come per esempio quello degli Imperatori Romani.
    Si realizzarono invece una serie di stati singoli, gestiti da un Sovrano, e la cristianità si trasformò in un primo tempo nella "Res Publica Christiana" ed infine nel sistema Europeo di Stati affermatisi nell'età moderna.
    Questa idea dell'occidente di rappresentare il Mondo gli è stata ereditata dall'Impero Romano che si sentiva rappresentare l'Orbis terrarum, e al di fuori della loro sfera di influenza si andava fuori quel mondo culturale da loro creato e che non era degno essere considerato parte del loro Mondo perchè troppo "primitivi".
    Proprio durante lo splendore di Roma crebbe la Chiesa e si affermò e acquistò potere e di conseguenza immagazzinò nella propria coscienza il concetto Romano di essere i rappresentati del mondo; in pratica la Chiesa ha fatto da tramite tra il Mondo antico e il Mondo medievale portando con se questa concezione di superiorità.
    Anche durante la formazione degli stati germanici , questi ultimi vedevano nel papa quell'Unità spirituale e anche in parte temporale che unificava tutto il mondo occidentale.
    Questo processo ebbe una notevole accelerata quando Lo Stato della Chiesa si staccò dal potere Bizantino e divenne indipendente politicamente.
    Il tutto portò all'incoronazione di Carlo Magno nell'anno 800.
    Questo stretto legame tra il regno franco e la Chiesa Di Roma serviva a creare un asse contro il vicino Impero Bizantino , e c'era una notevole rivalità tra i due imperi (franco e D'oriente) che entrambi si ritenevano i continuatori dell'antico Impero Romano.
    Il crollo rapido di Carlo Magno fece sì che questa unità politica Europea latina si sgretolò immediatamente e comportò la formazione di tanti stati però sempre soggetti (chi più chi meno) al potere della Chiesa Di Roma.
    A cercare questo legame tra Chiesa e regno era proprio la Chiesa, perchè si sentiva incompleta senza una forza militare laica su cui contare.
    Il potere del Pontefice era nullo se non poteva disporre di un forte alleato capace di contrastare l'avanzare di popoli non latini e quindi per loro non Civilizzati.
    L'arrivo dell'Islam nel mediterraneo comportò una diminuzione del potere papale, perchè il baricentro si spostò più a nord , ovvero in Germania e Francia, lasciando così fuori Roma da un ruolo determinante nella polita Europea, e così lo stato della Chiesa veniva inglobata nella sfera di influenza dei Franchi o dell'Impero Germanico , anche se con l'indebolimento del Sacro Romano Impero e con la scesa dei Normanni nel sud d'Italia la situazione cambia un pochino.
     
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  2. bradipo1
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    Humm, ti segnalo alcuni link
    - http://cronologia.leonardo.it/umanita/papato/cap065.htm : il titolo di padre (papas) toccava a molte autorità religiose
    - www.alateus.it/concil.html dalla cronologia è chiaro che il vescovo di Roma partecipa, o manda propri delegati, ai concili in oriente Costantinopoli II e III, Nicea II.

    Roma, e quindi in suo vescovo, erano sotto il controllo di Bisanzio durante il regno longobardo:


    Solo dopo la donazione di Sutri e l'alleanza con i Franchi si verifica il fenomeno di cui tu parli, alleanza dalla quale tutti e due traggono benefici: Carlo perchè diventa imperatore, il vescovo di Roma oramai Papa, perchè ha il diritto di incoronarlo.

    Edited by Romeottavio - 27/4/2017, 16:40
     
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1 replies since 15/5/2008, 11:46   1567 views
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