Semmelweis e le prime norme igieniche

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  1. Wanchope89
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    Oggi vi parlo di Ignác Fülöp Semmelweis, medico ungherese della metà dell'ottocento. Un'altra persona che con le sue intuizioni cambiò radicalmente la storia della medicina.
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    "ME NE LAVO LE MANI.."

    Semmelweis nacque a Buda il 1° luglio 1818, figlio di un salumiere, riuscirà a laurearsi in medicina a Vienna nel 1844. Dopo la laurea andò a lavorare all'Ospedale Generale di Vienna, presso il Padiglione 1 di ostetricia.
    All'epoca, partorire era un rischio altissimo per le donne, le quali potevano contrarre una terribile malattia, la febbre puerperale (dolore, malessere generale, febbre elevata). Una malattia di cui non si conoscevano ancora le cause ma si sapeva fin troppo bene l'esito, la morte.
    Semmelweis era ossessionato da queste morti così frequenti e continuava a praticare autopsie sui cadaveri delle donne riscontrando quadri anatomo-patologici sempre uguali. Tuttavia c'era qualcosa di strano:
    nel padiglione 2, gestito non da medici ma esclusivamente da ostetriche, la mortalità per febbre puerperale era molto bassa, intorno all'1%, mentre nel padiglione 1 dove lavorava Semmelweis, la mortalità si aggirava attorno all'11%.
    La sua ossessione verso questo problema, le sue ricerce e il turbamento che gli creava gli costarono il posto, e solo con le raccomandazioni del suo collega ed amico Joseph Skoda potè tornare a lavorare nel padiglione 1 nel 1847. Qui lo aspettava però una dolorosa notizia. Qualche tempo prima Jacob Kolletschka, suo collega ed amico, era morto a seguito di una breve malattia. Semmelweis ebbe la possibilità di studiarne la cartella clinica e fu colpito da due elementi:

    - l'autopsia praticata sul cadavere evidenziava lesioni simili a quelle che si riscontravano sulle donne morte per febbre puerperale
    - Kolletschka solo qualche giorno prima si era ferito nel corso di una autopsia praticata sul cadavere di una di queste donne.

    Ed ecco l'illuminazione: Semmelweis formulò l'ipotesi (sconvolgente per l'epoca) che la febbre puerperale era una malattia trasferita da un corpo all'altro a seguito del contatto che i medici hanno prima con le donne decedute (su cui fanno l'autopsia) ed immediatamente dopo con le partorienti che vanno a visitare in corsia.
    Per dimostrare questa sconvolgente teoria, introdusse una semplice disposizione: tutti coloro che entravano nel Padiglione 1 sarebbero stati obbligati a lavarsi le mani con una soluzione di cloruro di calcio, inoltre si sarebbe dovuto cambiare le lenzuola sporche con altre pulite a tutte le partorienti.

    Se noi oggi diamo per scontato che bisogni lavarsi le mani anche prima di mangiare, pensate che quella volta i medici facevano operazioni e assistevano a parti con le mani ancora sporche del sangue di qualche cadavere. Con una semplice lavata di mani, la mortalità per febbre puerperale nel padiglione 1 scese dall'11 al 5%, e nel 1848 addirittura all'1%.

    UN GENIO INCOMPRESO
    Se viene logico pensare che dopo una scoperta del genere, questo medico avrebbe dovuto essere elogiato, premiato e portato in trionfo sugli allori, egli fu invece vittima di discriminazioni, gelosia ed odio.
    Il suo direttore, trovava irritanti le iniziative di questo medico ungherese (che tra l'altro partecipò ai moti del 1848) che si arrogava il diritto di emanare disposizioni che non gli competevano, offensive per il personale (l'obbligo di lavarsi le mani) ed onerose per le pazienti (cambio delle lenzuola) e non gli fece rinnovare il contratto. Semmelweis cercò di diffondere le sue teorie anche grazie all'appoggio dei suoi amici, ma l'ambiente medico si sentì messo sotto accusa e lo emarginò.
    Semmelweis dovette ritornare a Pest, dove insegnò per un periodo all'Università, ma anche lì venne considerato un presuntuoso che imponeva le proprie disposizioni (che ridurranno la mortalità delle partorienti sotto l'1%). Nel 1861 pubblicò un trattato sulla “Eziologia Concetto e Profilassi della Febbre Puerperale" dove più che altro criticava la scienza ufficiale, ma questa pubblicazione gli si ritorse contro, in quanto scatenò un continuo attacco da parte dell'ambiente scientifico, che lo accompagnerà tutta la vita.
    Ad un certo punto non ne potè più, cadde in depressione e cominciò a dare segni di squilibrio mentale al punto che i familiari, aiutati dal vecchio amico von Hebra, con un inganno, riuscirono a farlo internare in un manicomio viennese. Il 13 agosto del 1865 Semmelweis morì per emorragia interna da lesioni provocate dalle percosse dei suoi guardiani.
    Le persecuzioni lo seguirono anche oltre la tomba, venne detto che era morto perchè si era volontariamente infettato durante l'autopsia di una donna morta di febbre puerperale, e altri pettegolezzi aggiunsero che la sua demenza era dovuta alla sifilide.

    IL GIUSTO RICONOSCIMENTO
    - i lavori di Louis Pasteur (1879) e Joseph Lister (1883) dimostrarono la grandezza delle intuizioni di Semmelweis
    - nel 1894 la città di Budapest gli eresse un monumento tombale, e nel 1904 addirittura una statua (successivamente collocata davanti all'Ospedale San Rocco) e infine gli intestò la Clinica Ostetrica dell'Università.
    - nel 1965 un'indagine paleopatologica dimostrerà che Semmelweis non era mai stato sifilitico, mettendo fine ai pregiudizi che per cento anni avevano tormentato il suo ricordo.

    Una vita affascinante secondo me, di una persona che ha inventato le prime norme igieniche e si è visto per questo perseguitato.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Ign%C3%A1c_F%...%B6p_Semmelweis
    http://it.wikipedia.org/wiki/Febbre_puerperale
     
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  2. oea
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    celine
    http://it.wikipedia.org/wiki/Louis-Ferdinand_C%C3%A9line
    scrisse un famosa tesi di laurea in medicina sulla storia di semmelweiss, in cui al rigore scientifico si unisce il pathos del grande biografo che è anche un grande scrittore.
    di essa, ricordo un concetto:
    "a questo mondo tutto si paga, ma il bene che si fa, quello lo si paga carissimo".

    celine, è noto, come clemente rebora, soffrì di una terribile nevrosi da guerra contratta in trincea durante la prima guerra mondiale. ma mentre rebora ne uscì con una conversione religiosa, la follia di celine degenerò fino alla sua adesione al nazismo e alla sua approvazione del massacro degli ebrei.

    un tremendo destino, la follia nata dal dolore, unì dunque semmelweiss e il suo cantore celine.
     
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  3. Wanchope89
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    CITAZIONE (oea @ 25/5/2008, 17:04)
    "a questo mondo tutto si paga, ma il bene che si fa, quello lo si paga carissimo".

    bella questa frase
    grazie per l'aggiunta Oea
     
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  4. bradipo1
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    Complimenti, bel topic.
     
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3 replies since 25/5/2008, 15:28   542 views
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