Giornata tragica: 9 morti sul lavoro

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  1. Wanchope89
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    Morti bianche, giornata tragica: nove le vittime

    ROMA - Una vera ed assoluta emergenza nazionale. Dal mondo politico, che in ogni sua componente ha espresso il cordoglio e la vicinanza alle famiglie dei sei operai morti in Sicilia, cui bisogna aggiungere nel tragico bilancio anche altre tre vittime del lavoro, giunge la consapevolezza che ormai quella delle morti bianche è una vera e propria strage continua e che è necessario intervenire. "Basta con le stragi sul lavoro", ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano che si è tenuto in contatto con la prefettura di Catania per seguire gli accertamenti sulla dinamica dell'incidente e per esprimere solidarietà ai familiari delle vittime.

    Accanto alla tragedia di Mineo (Catania), si registrano altri tre morti, che si aggiungono ai due di martedi'. La prima vittima, un operaio della ditta Intergeos, che stava lavorando in una piazzola di emergenza al km 168 dell' Autosole tra Modena sud e Modena nord, che è stato investito e ucciso da un mezzo pesante. Dalle prime ricostruzioni si ipotizza che in fase di sorpasso tra due mezzi pesanti, uno abbia perso il controllo e sia sbandato in piazzola di emergenza, investendo l' operaio, di 46 anni, che stava sistemando sull'autostrada dei coni di segnalazione dei lavori di manutenzione del verde. Alla guida dell'autocarro che ha investito l'uomo, un cinquantenne di Verona risultato negativo all'alcol test. Il camionista ha riferito alla Polizia stradale di non aver potuto evitare l'incidente perché un altro mezzo pesante lo stava sorpassando e quindi non aveva margini di manovra.

    Un agricoltore ha perso invece la vita in un incidente verificatosi in località Salcido di San Salvatore Monferrato (Alessandria). L'uomo era a bordo di un trattore che trainava uno spargiconcime. Per cause in corso di accertamento é rimasto schiacciato tra il mezzo agricolo e l'attrezzo. Dopo l'allarme sono intervenuti 118 e carabinieri, ma i soccorsi sono stati inutili.

    Infine, Francesco Ziranu, un operaio di 46 anni, è morto in ospedale a Nuoro dove era stato ricoverato dopo la caduta da un ponteggio nel centro di Orani, paese barbaricino. L'incidente era avvenuto verso le 10.30. Secondo i carabinieri, l'uomo stava eseguendo dei lavori di manutenzione di un'abitazione privata, da solo, quando, per cause ancora da accertare, ha perso l'equilibrio ed è caduto, facendo un volo di alcuni metri. Subito soccorso da un'unità medica del 118, l'operaio è stato trasferito nel reparto di rianimazione del San Francesco di Nuoro, dove però e deceduto poco dopo il ricovero.

    NAPOLITANO: BASTA STRAGI SUL LAVORO

    "Alle famiglie dei sei lavoratori che hanno perso la vita va la vicinanza e l'aiuto concreto mio personale e del governo", ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nel corso della conferenza stampa a Napoli. Il Senato ha osservato un minuto di silenzio e il suo presidente, Schifani, ha ricordato l'urgenza di restituire la commissione di inchiesta sulle morti bianche anche in questa legislatura. Il presidente della Camera Gianfranco Fini, dopo aver espresso il cordoglio personale e della Camera "per questa tragedia che colpisce tutti i siciliani e tutti gli italiani" ha affermato che "quella delle morti sul lavoro è ormai una emergenza sociale assoluta". "Credo che quella delle morti bianche sia un'emergenza nazionale perché - ha sottolineato il sindaco di Roma, Gianni Alemanno - nonostante tutte le denunce,non si riesce ad affrontare in maniera adeguata"."Non deve più succedere! La vita di chi lavora è sacra e purtroppo quasi ogni giorno piangiamo le vittime sul lavoro".

    E' il commento dei senatori della Lega Angela Maraventano e Armando Valli. "Profondo dolore" per la tragedia che ancora una volta colpisce persone intente al loro lavoro è stato espresso dal ministro ombra del Welfare, Enrico Letta. "Quando si perdono vite umane è sempre un grande dolore. E' una tragedia orribile che colpisce e ferisce la coscienza di tutti noi. Sei operai, sei uomini morti così, uno dietro l'altro, devono essere un monito: lavorare non deve voler dire morire e quando succede significa che tante cose non hanno funzionato": lo ha detto Walter Veltroni, segretario del Pd. E Claudio Fava, coordinatore della Sinistra Democratica, sostiene che "mentre il governo Berlusconi si trastulla sulle intercettazioni, scatenando uno scontro istituzionale gravissimo, e la camorra dà la caccia agli immigrati, c'é un Italia che continua a morire nei cantieri e sui luoghi di lavoro". Il sindaco di Mineo, Giuseppe Castania, si dice convinto che dovranno essere annullate le prossime amministrative, previste per domenica prossima:"c'é troppo dolore in questo momento, le vittime le conoscevamo tutti e il paese è sconvolto, non so cosa fare ma credo che sia evidente a tutti che domenica prossima alle amministrative qui si dovranno annullare le elezioni, non so chi potrà andare a votare". Il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, ha proclamato una giornata di lutto in Sicilia per dare "un segno immediato dell'adesione di tutti i siciliani allo strazio delle famiglie dei sei operai morti questo pomeriggio a Mineo mentre erano al lavoro al depuratore consortile".

    http://www.ansa.it/opencms/export/site/not..._100119026.html
     
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  2. oea
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    perchè, secondo voi, non si riesce ad affrontare questa tragedia quotidiana in modo almeno un poco più efficace?
    conoscete dati che mettano a confronto gli incidenti mortali sul lavoro in italia e in altri paesi, occidentali e non occidentali?
    se sono più frequenti da noi, perché?
     
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  3. onestobender
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    CITAZIONE
    perchè, secondo voi, non si riesce ad affrontare questa tragedia quotidiana in modo almeno un poco più efficace?

    Di solito non esiste una sola spiegazione ad un problema, ma in questo caso grandissima parte della questione ruota intorno alla mancanza di controlli (oltre che alla loro qualità), i quali sono effettuati troppo saltuarimente e che vengono affidati troppo spesso alle forze dell'ordine.
    In Italia infatti gli ispettori del lavoro sono mal pagati e mal attrezzati: a proposito vi invito a leggere QUESTO ARTICOLO.

    La loro situazione ricorda insomma molto da vicino quella che devono subire i funzionari della giustizia e, sarò io a pensare sempre male, non credo proprio che si tratti di un caso: infatti quando i controlli vengono effettuati i risultati sono QUESTI.
    Sarebbe più corretto dire allora che la situazione del nostro paese è questa: ci sono delle forze che traggono forte giovamento dallo stato delle cose e che probabilmente spingono affinchè la situazione non migliori.

    Aggiungo inoltre due cose:

    1) Le dichiarazioni del ministro Sacconi di oggi a Sky Tg 24, secondo cui il problema è che in Italia manca la cultura della sicurezza (è un pò come dire che in guerra sono le pallottole ad uccidere), ne fanno un degno garante dello status quo.

    2) Una piccola esperienza di vita: in un ufficio in cui ho lavorato è successo che alcuni superiori mi abbiano messo in guardia sulla visita a sorpresa degli ispettori una settimana prima del loro arrivo. Ovviamente in quel caso nessuno rischiava la vita: dovevo solo dire che facevo la pausa pranzo (quando non era vero) e che staccavo alle 18 (quando in realtà finivo alle 19:30).
     
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  4. Wanchope89
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    beh, a tutt'oggi posso dire di non aver mai visto un muratore (operaio edile.. insomma uno che lavora sulle impalcature delle case) con casco di sicurezza o altre protezioni addosso (e vivo nel "rigoglioso" -mica tanto- nordest)
     
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  5. keynes
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    penso possa interessare che a causa delle conseguenze sugli infortuni nel lavoro In Itali si spendono ogni anno 45 miliardi di euro.

    fonte: inail

    spendere in prevenzione aiuterebbe a dimunuire e non poco i costi sociali che queste tragedie comportano.
     
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  6. Weil
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    http://blog.panorama.it/mondo/2008/03/25/m...nera-allitalia/

    Ogni anno nell'Unione Europea muoiono per cause di lavoro almeno 5.000, secondo le statistiche stilate da Eurostat, l'ufficio comunitario di statistica, di cui un terzo solo in Italia. E questi sono dati non aggiornati, ma fermi al 2005. In pratica, denuncia la Commissione Europea, ogni tre minuti e mezzo muore una persona per cause legate all'attività lavorativa. A livello mondiale l'Oil (Organizzazione internazionale del lavoro) ha diffuso i dati sulle "morti bianche", rilevando che sui duecentocinquanta milioni di infortuni a lavoratori di ogni età che avvengono ogni anno, 335 mila sono mortali: 170 mila nel settore agricolo, 55 mila nel settore minerario e 55 mila nelle costruzioni. Inoltre, in tutto il mondo muoiono sul lavoro mille bambini al mese (dodicimila ogni anno).
    Per un tentativo di una più incisiva sensibilizzazione è partita una campagna di informazione che interessa il settore delle costruzioni, dell'agricoltura, della lavorazione dei metalli, della sanità, oltre che le piccole medie imprese, ancora poco allineate alla direttiva europea del 1989.
    In realtà i dati Istat riportano un calo di numero di morti bianche rispetto agli anni precedenti, ma occorre tenere a mente che anche accettando questo punto di vista vediamo come la notizia non corrisponda al vero una volta che si tenga conto della dinamica dell’occupazione e della sua ripartizione settoriale.
    In effetti quando si valutano tali fenomeni quello che conta di sapere non è il numero assoluto ma la sua incidenza percentuale, cioè sapere quanti morti scaturiscono da ogni tot di soggetti al rischio che nel nostro caso corrispondono al numero di occupati. Di più, per rendere un po’ più complesse le cose, bisogna tener conto che i diversi settori di impiego hanno una probabilità diversa di generare un evento mortale: un operaio edile ha una probabilità di farsi male o di morire decisamente più elevata del classico impiegato di banca, rapinatori permettendo. Cosa che invece viene livellata nei famosi "tassi di incidenza standardizzati" dell' Inail nostrana. Senza toccare poi, il triste ma realissimo discorso delle morti bianche ad orologeria, ovvero della speranza di vita di un lavoratore che subisce un decremento considerevole laddove si incorra in elementi pericolosi, invasivi rispetto al suo legittimo corso (come nel caso dei tumori cardio respiratori per inalazioni di amianto).
    L'Italia è una repubblica fondata sul lavoro: diritto e dovere di ogni cittadino. Il quale ha diritto ha possibilità di vita dignitosa. - Ho omesso l' avverbio "anche" , ha anche diritto, volutamente e caparbiamente, perchè lo trovo a fondamento del primo articolo della costituzione, prima ancora degli altri, legge 'non scritta' come i buoni inglesi insegnano essere importante da tempi medievali).

    (cfr. anche
    http://www.inail.it/Portale/appmanager/por...ropee/index.jsp)
    http://blog.panorama.it/mondo/2008/03/25/m...nera-allitalia/
     
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5 replies since 11/6/2008, 22:14   128 views
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