L'enigma Gisors

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  1. Paul the Templar
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    Gisors è una cittadina francese di non più di 27000 abitanti,situata a circa 70 km da Parigi,nel dipartimento dell’Eure;una cittadina industriale,famosa principalmente per il suo castello.

    Che è il protagonista di una storia che mescola,come in un romanzo d’avventure,i Templari,un tesoro,un uomo che l’avrebbe scoperto,e un castello misterioso,con i suoi sotterranei mai completamente esplorati,anzi,oggi interdetti ai visitatori proprio per gli scavi abusivi di Roger Lhomoy,il vero protagonista di questa strana storia.Prima di parlare di lui,bisogna accennare velocemente alla storia del castello di Gisors,che inizia nel 1096,anno della sua costruzione,secondo i piani di Robert de Bellême,e passa all’Ordine dei templari nel 1158;è qui che nel 1188 viene bandita la terza crociata,ed è sempre in questo castello che Tommaso Beckett,cancelliere del re inglese,trattò il matrimonio di Enrico il giovane, figlio di Enrico II, con Margherita di Francia, figlia di Luigi VII.

    Ho accennato a Roger Lhomoy,nell’introduzione;occorre anche accennare ad un altro oscuro protagonista,Gerard De Sede,esoterista francese,studioso di misteri legati ai re di Francia e ai templari,autore di un libro controverso ma dal grande successo,I Templari sono fra noi,uscito negli anni 60.De Sede assunse,per guardare e allevare i suoi maiali,un uomo dal passato oscuro;quest’uomo,conoscendo la storia personale del suo datore di lavoro,appassionato di storia antica e di misteri,decise un giorno di raccontargli una storia che aveva dell’incredibile,ma che poggiava su alcuni dati di fatto.

    Roger Lhomoy,l’uomo assunto da De Sede,raccontò di essere stato guardiano del castello di Gisors negli anni 40;anche lui era,sin da bambino,appassionato di misteri e di tesori perduti,e aveva sentito parlare gli anziani del villaggio di un favoloso tesoro custodito nei sotterranei del castello.Così,un giorno,Lhemoy si armò di vanga e iniziò a scavare sotto il castello;era sicuro che in uno dei sotterranei ci fosse una parete murata che conduceva ad una stanza segreta in cui era rinchiuso il tesoro dei cavalieri Templari,che,come abbiamo visto,avevano occupato il castello sin dal 1158.

    Lhomoy era stato assunto come giardiniere;ben presto ebbe anche un alloggio e venne nominato guardiano;un’occasione unica per dedicarsi a quella che era diventata la sua ossessione,trovare la stanza del tesoro;così,la sera,smessi i panni del giardiniere,si dedicò anima e corpo allo scavo,interrompendo parzialmente la sua attività sono nel periodo dell’occupazione nazista di Parigi.Dopo aver lavorato su un lato del castello,decide di interrompere gli scavi per iniziarli da un’altra parte,trova un pozzo ostruito,e lo libera.

    Penetrando in una caverna profonda trenta metri,Lhomoy venne improvvisamente travolto da una frana,e riportò una vasta ferita ad una gamba;decise allora di allontanarsi di pochi metri,e scavare una nuova galleria;e stando ai suoi racconti,questa volta ebbe fortuna.
    Siamo nel marzo del 1946,e a Lhomoy si para davanti una parete di mattoni;battendo con i suoi arnesi,sente l’eco e quindi capisce che dietro c’è una stanza.Con il cuore colmo di eccitazione,inizia a rimuovere i mattoni.Ecco la descrizione di ciò che gli apparve,così come riportata da Gerard De Sede nel suo libro I Templari sono fra noi:

    ““Ciò che ho visto allora, non lo dimenticherò mai, poiché era uno spettacolo fantastico. Sono in una volta Romana in pietra di Louveciennes, lunga trenta metri, ampia,alta circa quattro metri e cinquanta alla chiave di volta. Immediatamente alla mia sinistra, vicino al foro per il quale sono passato, c’è un altare, in pietra, come pure il suo tabernacle. Alla mia destra tutto il resto dell’edificio. Sulle pareti, a metà-altezza, sostenute da corvi di pietra, le immagini di Gesù e dei dodici apostoli, dimensione naturale. Lungo le pareti, poste sul suolo, dei sarcofagi di pietra di 2 metri di lunghezza e di 60 centimetri di ampiezza: ce ne sono 19.Ciò che vedo è incredibile: trenta casse in metallo prezioso, sistemate in colonne di dieci. E la parola cassa è insufficiente: è piuttosto di credenze coricate che occorrerebbe parlare, di credenze ciascuna delle quali misurano 2,20 m di lunghezza, 1,80 m di cima, 1,60 m di ampio“

    Lhomoy riesce ad uscire appena in tempo,perche la galleria,a suo dire,frana.

    Sembrerebbe davvero la descrizione di un tesoro favoloso,probabilmente un deposito Templare,con cavalieri e ricchezze ordinatamente disposte.Ma a questo punto inizia il comportamento incomprensibile di Lhemoy;si reca dal consiglio comunale,senza altra prova che la sua parola,senza prendere nessun oggetto prezioso e informa il mastro della città della sua scoperta.Gli amministratori decidono di dargli fiducia e si recano sul posto;trovano la scavo di Lhomoy,ma,dopo aver dato un’occhiata sommaria,rifiutano di scendervi per il pericolo concreto di crolli.
    Quello che accadde in seguito è asolutamente poco chiaro e per certi versi anche ridicolo;Lhemoy,che diceva di aver scoperto la famosa stanza,non entra più nel cunicolo,ma si rivolge nuovamente al consiglio comunale per ottenere il permesso per gli scavi.Viene trattato come un pazzo,anche se nel 1952 alla fine ottenne il permesso di scavare ma dietro versamento di una cauzione;l’importo era così elevato che l’uomo rinunciò.Anche se non rinunciò,come abbiamo visto,a parlare della sua scoperta,in tv o con de Sede.Nel frattempo la nuova amministrazione comunale di Gisors,temendo per la stabilità del castello,vietò ogni ulteriore scavo in prossimità dello stesso,di modo che sulla vicenda calò il silenzio,interrotto solo da De Sede con il suo libro,nel quale accusava genericamente di complotto contro la verità i politici di Gisors.Secondo De Sede la cripta non solo conteneva il tesoro,ma il mitico Santo Graal,la coppa in cui Giuseppe di Arimatea raccolse il sangue di Gesù crocefisso.


    Una storia in cui,come abbiamo visto,gli atti di fede sono copiosi,vista la assoluta mancanza di prove addotta da Lhomoy e da De Sede,che nel suo libro parla di Templari (che in effetti hanno occupato Gisors,ma solo per tre o quattro anni),della loro fuga da Parigi il giorno dell’arresto in massa dei cavalieri,e del tesoro che avrebbero trasportato nella notte anche a Gisors.Ipotesi probabili,ma non verificabili,così come la presenza,nei sotterranei di Gisors,di una fantomatica cappella di Santa Caterina,la cui descrizione,presa da un disegno di un certo Alexandre Bourdet,datato 1696,riporta,guarda caso,alla descrizione fatta da Lhomoy.
    Tutto quel che riguarda questa strana storia è un insieme di racconti confusi,di scavi illegali,di tesori fantomatici e di avvenimenti poco chiari.Un rebus di impossibile lettura,vista la scarsa affidabilità dei personaggi Lhomoy venne trattato sempre come un mentecatto,mentre De Sede,che ebbe il suo momento di gloria con le vicende narrate nei suoi libri e che vanno dal tesoro di Gisors fino alla strana storia di Rennes le Chateau e di Berenger Sauniere,con la sua morte,avvenuta nel 2004,ha portato con se più domande che risposte.Di certo a Gisors nessuno ha intenzione di intraprendere scavi,che potrebbero rivelarsi davvero un pericolo;per cui,con ogni probabilità,il racconto di Lhomoy finirà per confondersi con le leggende urbane,una delle tante riguardanti i tesori dei Templari


    Fonte consultata:
    www.renneslechateau.it
    www.gisors.org

    By PaulTemplar
    www.misteriemisteri.splinder.it

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0 replies since 23/6/2008, 10:20   1376 views
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