G8: A HOKKAIDO LA MONTAGNA PARTORISCE IL TOPOLINO

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  1. lupog
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    L'editoriale di Franco Venturini è ricco di spunti ragion per cui lo posto integralmente

    CITAZIONE
    L’italia e il G8 la sfida sottile

    di di FRANCO VENTURINI

    Ora che la montagna del vertice giapponese ha partorito i soliti topolini, sul G-8 torneranno ad abbattersi accuse di inutilità e di costoso anacronismo. L’esercizio ha il difetto di confondere i mali dell’istituzione e le responsabilità dei partecipanti, ma non può, quest’anno, lasciarci indifferenti: il prossimo G-8 si terrà in Italia, e sin d’ora è l’Italia a ricevere in eredità i magri risultati conseguiti in terra nipponica.

    Va detto che quello di Toyako non è stato un G-8 come gli altri. Mai prima i Grandi avevano dovuto affrontare tante crisi contemporanee e interconnesse, dai superprezzi di petrolio e cibo all’instabilità finanziaria, dal peggioramento delle condizioni ambientali alla povertà dilagante. La globalizzazione ha presentato il conto, e gli Otto non hanno trovato rimedi idonei. Un appello è stato rivolto all’Opec perché aumenti la produzione di greggio. Un appello è andato a Cina e India perché partecipino agli sforzi anti-inquinamento. Un appello ha raggiunto ancora Pechino perché accetti di rivalutare lo yuan. Ma a Toyako la distanza che intercorre tra le esortazioni e le decisioni è stata colmata a fatica: sul clima e sugli aiuti all’Africa i progressi sono stati minimi, sul cibo restano dissensi di fondo, sui prezzi energetici è stato evitato il tema caldo della speculazione.

    È un bilancio del genere che l’Italia deve evitare l’anno venturo, e non si tratterà di un compito facile. L’ambasciatore Massolo, confermato da Palazzo Chigi sherpa italiano, intende partire da un concetto che sembra banale ma non lo è: alle nuove crisi globali occorre contrapporre un sistema globale di risposte e di regole. In altre parole non sono più soltanto i singoli Paesi a rivelarsi incapaci di affrontare da soli le nuove sfide, ma anche la formula degli Otto, per essere efficace, deve rinnovarsi.

    Valga per tutti l’esempio della tutela dell’ambiente. Gli Otto vogliono dimezzare le emissioni nocive entro il 2050. Il traguardo appare irraggiungibile se la Cina non collabora, e gli Usa (almeno quelli di Bush) non accettano limiti cifrati di medio termine se Cina e India non vengono coinvolte. Ma la Cina (come l’India) di essere coinvolta ha poca voglia, perché teme di dover mettere un freno al suo sviluppo e ritiene che siano i Paesi più sviluppati a dover dare l’esempio. Un simile rompicapo non può essere risolto nell’ambito del G-8 attuale. Allargamento in vista, allora? Questo era l’orientamento espresso da Prodi e D’Alema. Ma Berlusconi ha un approccio diverso. Si tratta di rendere il più possibile stretto e permanente il dialogo tra gli Otto e cinque interlocutori (Cina, India, Brasile, Messico e Sud Africa) individuati già lo scorso anno.

    Quello italiano non sarà dunque un G-13 ma un G-8+5, con le porte aperte su temi globali specifici ma senza ampliamenti formali. La sfida italiana è sottile, tra Sarkozy che guida i favorevoli all’allargamento e gli Usa e il Giappone che lo osteggiano come noi. In realtà l’Italia non vuole «diluire » il più importante foro internazionale al quale partecipa come membro permanente, e si appoggia in questo caso al Giappone contro l’allargamento alla Cina così come nel Consiglio di sicurezza dell’Onu si appoggia alla Cina contro l’allargamento al Giappone. Acrobazie? Forse, ma quel che conta è che l’isola della Maddalena si riveli più ricca di frutti dell’isola di Hokkaido.

    http://www.corriere.it/editoriali/08_lugli...44f02aabc.shtml


    Secondo me il g8 attraversa una profonda crisi . I summit sono ormai sempre interlocutori. Bisognerebbe valutare se questo dipende dalla sua formula o se invece tradisce l'incapacità dei governi di prendere decisioni importanti sul piano della politica internazionale, e non rappresenta l'ennesimo sintomo della crisi della politica di fronte agli scenari della globalizzazione

    Edited by lupog - 9/7/2008, 13:02
     
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    Secondo me il G8 è osoleto, tanto nella composizione quanto negli obiettivi.
    Il ridicolo risultato di ieri lo conferma; purtroppo il prossimo lo ospiteremo noi, speriamo che la storia NOn si ripeta (anche se Scajola c' è sempre, ahimè..).
     
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  3. Veneto Autonomo
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    no tranquillo vedrai che alla Maddalena ci penseranno le valorose unità della nostra Marina Militare sotto l'attento comando del ministro La Russa ad affogare quei debosciati e culattoni di altermondialisti :P

    quanto all'efficacia del G8, completamente d'accordo. Forse sarebbe meglio semplificare la procedura esecutiva delle istituzioni europei, sullo stile USA, ove molti poteri sono stati demandati alla presidenza, creando di fatto un esecutivo in grado di prendere decisioni in tempi rapidi, nonostante le istituzioni separate(cfr UE).
     
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2 replies since 9/7/2008, 11:21   95 views
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