LA SECESSIONE DELLA PLEBE (494 A.C). MENENIO AGRIPPA

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  1. lupog
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    Nel 494 a. C.si ebbe la prima secessione della plebe che stanca di combattere si ritirò sul Monte Sacro. Tale rivolta fu sedata secondo la tradizione tramandataci da Tito Livio da Menenio Agrippa con il suo apologo sullo stomaco e le membra che devono lavorare insieme per la salute di tutto il corpo. Se uno dei due dimentica la funzione dell'altro e si rifiuta di lavorare ecco che si arriva alla morte del corpo stesso. Da ciò si arrivò all'istituzione dei tribuni della plebe - magistrati tutori dei plebei verso i patrizi - e degli edili (legge sacra).


    Mancano liste ufficiali dei tribuni della plebe, i cui nomi si devono ricavare da varie fonti. Non si conosce neppure l'identità dei primi tribuni della plebe : alcuni ritengono siano stati C. Licinio e L. Albino altri propendono per i promotori della secessione Giunio Bruto e C. Sicino .Inizialmente il loro numero fu di 2 o5 in seguito aumentato a dieci. Da questo momento le assemblee dei plebei, concilia plebis, rivestiranno importanza sempre crescente.
     
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  2. lupog
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    Il compromesso di Menenio Agrippa
    il senato inviò per sedare la secessione della plebe a parlare Menenio Agrippa, uomo eloquente e caro alla plebe, che raccontò quello che poi è diventato un famoso apologo.

    ‘‘C’era una volta in cui nell’uomo le parti non erano congiunte armonicamente in un solo organismo, ma ogni membro aveva la sua volontà e la propria voce. In quel tempo le altri parti del corpo, indignate perché le loro fatiche e i loro servigi servissero solo a procurare beneficio al ventre, che se ne stava tranquillo nel mezzo a non far altro che godere dei piaceri che gli erano procurati, si accordarono fra loro decidendo che le mani non avrebbero più portato cibo alla bocca, che la bocca non avrebbe accettato cibo, né i denti avrebbero più masticato. Accesi così dall’ira, mentre volevano domare il ventre con la fame, anche mani, bocca e denti, insieme a tutto il corpo, si ridussero in uno stato di estremo esaurimento. Fu allora chiaro che anche la funzione del ventre non era oziosa e che esso non è nutrito solo per il proprio vantaggio ma perché mandi in cambio a tutte le parti del corpo quel sangue che dà vita e forza e che riceve appunto in virtù del cibo digerito”.
     
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1 replies since 10/7/2008, 09:49   16519 views
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