La Popolazione di Roma nel culmine del suo splendore

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  1. Cornelio Scipione.
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    Roma è stata la città che nella storia dell'Occidente è stata la metropoli più popolosa fino all'età industriale.
    Ci furono diverse fasi che caratterizzarono l'aumento della popolazione Urbana Romana, a cominciare dall'evento più eclatante per la storia di Roma, ovvero la conquista di Cartagine!
    dopo la caduta della città Punica, Roma ebbe un processo di allargamento massiccio delle zone abitate e quindi anche della popolazione, perchè moltissimi immigrati si spostavano a Roma per stanziarsi nella Capitale della Repubblica più importante di tutto il Mediterraneo; questo processo migratorio verso Roma però non iniziò solo la caduta di Cartagine, ma sin dall'inizio dell'espansione primordiale di Roma, solo che in maniere ridotta rispetto ad altri eventi che fecero diventare Roma il luogo più prosperoso di tutto il Mediterraneo.
    Ma non tute le persone arrivate a Roma , sono state spinti da proprie iniziative; gli schiavi arrivavano a migliaia già nei primi secoli dalla nascita di Roma!
    Con un numero estremamente elevato di schiavi, dobbiamo presupporre(soprattutto in età Imperiale) che i "Liberti"(gli schiavi liberati) erano moltissimi e anche gli "ingenui"(i nati liberi da genitori libertini) col tempo assunsero una percentuale più che discreta, perchè i Romani se possiamo dire così, erano molto generosi nei confronti di coloro che li hanno serviti bene per molto tempo, e la liberazione di uno schiavo non era affatto rara, ma anzi molto diffusa(anche se va ricordato che gli i Liberti non erano completamente liberi, in quanto l'ex padrone poteva quando voleva togliere loro la libertà al Liberto se quest'ultimo non si comportava bene o se rinnegava completamente il padrone).
    Ci sono molti sistemi che gli storici hanno adottato per conoscere il numero della popolazione di Roma nel suo massimo apogeo che va dal partire del I secolo a.C fino al II secolo d.C. :
    si è pensato di calcolare gli abitanti in base alla quantità di acqua che gli acquedotti trasportavano ogni giorno a Roma; un altro sistema invece riguarda la quantità di frumento che la Capitale del futuro Impero importava prevalentemente dal centro Italia e dalla costa Africana, che veniva distribuito gratis( in base alla lex frumentaria) alla popolazione Romana.
    Anche la carne di maiale veniva distribuita gratis , che anche da questo fattore gli storici hanno potuto buttare giù qualche numero.
    Se invece prendiamo come dato il territorio e l'estensione di Roma e il numero delle insule che si ergevano all'interno delle mura, anche così possiamo arrivare ad un dato che sommato agli studi riguardanti tutti gli altri studi già fatti partendo da basi diverse si è arrivati a stimare che Roma in età Augustea poteva ospitare da un minimo di 1 milione ad un massimo di 4 milioni di abitanti.
    Purtroppo non possiamo basarci sui dati pervenuti perchè prima di cesare il censimento veniva fatto solo recandosi a Roma, e molti abitanti della Repubblica non si recavano nella capitale per registrarsi( solo i capi famiglia maschi potevano andarsi a registrarsi e dovevano dire al censore il numero dei componenti della propria famiglia); Nel periodo del secondo Triumvirato invece , Cesare istituisce una legge sul censimento in cui ogni cittadino poteva registrarsi nella propria città e qui abbiamo quindi dati più precisi, ma non sappiamo se i dati che ci sono pervenuti siano riferiti solo ai maschi adulti o a tutta la popolazione; sappiamo per certo comunque che al tempo di Cristo l'Impero contava ben 25 milioni di abitanti e la città più popolosa appunto era Roma che aveva una densità abitativa pari a 50.000 persone per km quadrato, per fare un esempio concreto questo dato è equivalente alla densità attuale di città come bombay, Genova, Napoli e Palermo.
    Ma una domanda da farsi è: la popolazione di Roma cresceva?
    Tutto quell'affollamento di certo non aiutava nelle condizioni igieniche e infatti la percentuale delle nascite era inferiore ai morti, ma a far salire la popolazione di Roma erano gli immigrati(i peregrini) che per tutto la vita dell'Impero arrivavano ininterrotti a flussi costanti.
     
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