Il Tevere, Ostia e i porti dell'Antica Roma

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  1. Cornelio Scipione.
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    Il clima era più umido e nevicava di più nell'epoca dell'antica Roma, e questo comportava un rifornimento idrico garantito per tutto l'anno, e di conseguenza anche il Tevere era continuamente navigabile, ,ma le piene erano più frequenti e straripavano superando i 13-15 metri di profondità dal fondale;il periodo in cui questo avveniva era prevalentemente in Primavera e anche in estate anche se in maniera ridotta.
    Nell'ansa dell'Isola Tiberina, i Romani crearono un approdo fluviale.
    Un Emporio commerciale si trovava proprio sul porto fluviale.
    Il 4° re di Roma, Anco Marzio costruì un ponte di legno per colonizzare la sponda destra del Tevere che era ancora inutilizzata.
    Il Porto sul Tevere ebbe numerose evoluzioni, a seconda delle esigenze che spesso riguardavano l'intensità dei traffici commerciali fluviali.
    Vicino al Porto sul Tevere venne creato il Porticus Aemilia , ovvero un magazzino per le mercanzie, segno questo che nelle vicinanze dell'ansa del Tevere si erano sviluppate una serie di attività legate al commercio fluviale e non solo.
    In età imperiale, Augusto e in particolare Tiberio, si impegnarono per pulire gli argini dai detriti e impedire che si costruisse sulle rive del tevere per evitare danni quando il fiume si innalzava; in pratica venne istituito un piano regolatore che impediva ai privati di costruire vicino agli argini e tutte le case costruite abusivamente venivano distrutte.
    Traiano costruì un Porto alla foce del Tevere.
    I Navalia era il porto militare sul tevere dell'età Repubblicana, ma in età imperiale si decise di spostare la flotta militare da Roma e quindi sia il Cantiere navale , sia il Porto militare andò in disuso.
    esisteva anche un altro porto: il Molo in Tor di Nona, ma venne distrutto per alzare gli argini del Tevere.
    Ostia era centro abitato che si era sviluppato intorno al Castrum presso la foce del Tevere.
    Il Porto di Ostia proteggeva sia la foce, sia gli scali commerciali ed era costruito in grandi blocchi di tufo(materiale reperibile in zona).
    Ma già dall'età Repubblicana , il porto di Ostia perse lo scopo difensivo e divenne esclusivamente uno scalo commerciale e indispensabile per l'approvvigionamento di Roma, che dal Porto di Pozzuoli, in cui arrivavano le grandi navi cariche di frumento africano e olio(la costa dell'Africa settentrionale era al tempo molto più fertile e prospera con abbondanza d'acqua), per poi smaltire il carico in tante piccole navette cargo con lo scafo piatto che giungevano ad Ostia; da Ostia il Grano veniva trasportato con i carri o risalendo il fiume con delle imbarcazioni; via terra da Roma a ostia ci volevano ben 3 giorni di cammino.
    Il Porto principale si trovava a Pozzuoli che inaugurato da Nerone nel 64 d.C.( i lavori iniziarono nel 42 d.C.)
    L'Imperatore Traiano finì e migliorò il porto creato da Claudio(sempre ad ostia) e ampliò il porto di Ostia rendendolo più profondo e largo.
    Costantino darà ad Ostia lo Status di Città autonoma.
    Il Porto di Ostia funzionò fino al IX secolo d.C.
    Il continuo interessamento degli Imperatori a migliorare il funzionamento del Porto di Ostia perchè era di vitale importanza per l'approvvigionamento della Capitale; non era possibile avere intoppi, altrimenti gli abitanti di Roma sarebbero morti di fame, creando scompigli e malessere.
     
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