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lupog
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La buona politica è fatta anche se non principalmente di persone giuste messe al posto giusto. Da noi invece la competizione tra opposti schieramenti va avanti proponendo le persone più inadatte per i vari incarichi. L'opposizione ha proposto Leoluca Orlando alla presidenza della Commissione dVgilanza Rai, uno che ha detto che in Italia si rischia una deriva simile alla dittatura argentina. Sorrido nel cercare di capire quale contorto ragionamento abbia condotto Orlando ad associare Berlusconi a un Videla o Fini a un Gualtieri. Se non altro perchè il Cavaliere non ha certo le physique du rôle del generale che si mette a fare colpi di Stato. Mi inquieta invece la superficialità con cui si evocano vicende drammatiche della nostra storia recente come quella dei desaparecidos. E già immagino con quale serenità Orlando si appresterebbe a svolgere il proprio ruolo di vigilatore del buon funzionamento del servizio pubblico rediotelevisivo.
Ma la maggioranza se possibile riesce a fare ancora peggio: ed ecco la candidatura di Gaetano Pecorella a giudice della Corte Costituzionale. Pecorella , indagato per favoreggiamento nella Strage di Piazza della Loggia a Brescia, secondo l'accusa sarebbe colui che avrebbe venduto l'esplosivo a Delfo Zorzi. Ma il peggio è a mio parere relativo alle conseguenze politiche di tale nomina. Pecorella è anche l'avvocato di Berlusconi in molti processi. Cosa c'è di meglio che avere il proprio difensore nella Consulta per sbrogliare matasse intricate e far diventare legittimi costituzionalmente provvedimenti che olezzano di incostituzionalità e che magari possono essere provvidenziale alle proprie esigenze extrapolitiche!
In Italia per i posti di responsabilità istituzionale sembra emergere prepotente questo criterio: si presentino gli impresentabili, perchè più uno sta al posto a cui è candidato come i cavoli a merenda, più questo rassicura il proponente di riferimento. Finora a salvarci dalla realizzazione di tale orrida strategia sono stati i veti incrociati. Ma se ci trovassimo di fronte a uno a delle tante pantomime a cui ci hanno abituato i nostri politici, che dopo furibondi litigi magicamente alla fine risolvono il tutto a tarallucci e vino?
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Dunque, l' analisi fatta è a mio avviso perfetta, tuttavia io sottolinerei una cosa: se è vero che Orlando è inadatto per i motivi fatti notare alla presidenza della commissione di vigilanza RAI, è anche vero che l' importanza della presidenza della suddetta commissione è infinitamente minore di quella di un giudice della Consulta. Inoltre la figura di Orlando è ben meno compromessa di quella di Pecorella.
Perciò, dite pure che sono di parte, ma trovo peggiore la scelta del PdL, e di molto..
VETI INCROCIATI PER LE NOMINE ALLA CONSULTA E ALLA VIGILANZA RAI |
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