Opera Omnia di sant'Agostino: Johann Amerbach 1506

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  1. Cornelio Scipione.
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    Dall'Invenzione della stampa, l'opera Capolavoro per eccellenza e più illustre per tecnica e ingegno di tutta la prima età Moderna è la Bibbia di Gutenberg; ma ma possiamo affermare che la seconda opera monumentale è "l'Opera Omnia di sant'Agostino, che vide la luce a Basilea grazie a Amerbach(era un doto letterato e un grande Umanista) nel 1506.
    L'intento di Amerbach era quello di raccogliere tutte le opere di Agostino in un unica opera, perchè non esisteva nessuna Biblioteca all'epoca che ospitasse al suo interno tutti i testi di Agostino; A dire il vero Amerbach aveva in mente un progetto ancora più grande, ovvero raccogliere non solo tutte le opere di Agostino, ma insieme a queste anche tutte quelle dei grandi dottori latini: di Ambrogio,Girolamo e Gregorio Magno, ma arrivato sull'orlo del fallimento finanziario, dovette fermarsi alla comunque grandiosa Omnia di Agostino, e fu il primo,Amerbach, a creare una edizione completa delle opere del santo.
    Tra i collaboratori di Amerbach ricordiamo i più illustri, ovvero Konrad Pellikan(un francescano dell'Alta Alsazia, che conosceva benissimo il greco e l'ebraico e insegnava filosofia e teologia; Sebastian Muster e Johann Luthard, tutti e 3 passati ad appoggiare la riforma di Lutero.
    Amerbach , si fece aiutare da alcune persone che avevano l'intento di scovare nelle biblioteche di tutta Europa i testi di Agostino, in particolare in Germani Francia e Italia; anche i suoi figli, che erano studenti a Parigi, avevano avuto l'incarico dal padre di cercare nelle biblioteche Parigine gli scritti di Agostino, ma i due non erano molto vogliosi di aiutare il padre e così quest'ultimo li minaccio di togliergli i fondi per stare lì a Parigi se non lo avrebbero aiutato.
    Il limite dell'edizione di Amerbach, è la presenza di troppi libri spuri tra le opere di Agostino; l'editore infatti non si era preoccupato abbastanza di separare i libri non autentici, ovvero non scritti da Agostino ma che giravano sotto il nome di Agostino(un pò come in età Romana , quasi tutte le opere teatrali che giravano erano attribuite a Plauto, ma non erano ovviamente tutte di Plauto).
    Le opere di Agostino autentiche erano ben un centinaio, mentre la somma delle opere comprese quelle non autentiche sono più di centoquindici.
    Lutero, che era monaco agostiniano appartenente "all'Ordo Eremitarum Sancti Augustini"(che era uno degli ordini di più stretta osservanza , che veneravano Agostino come Padre e fondatore e che avevano assunto come guida spirituale), si rifece all'opera di Amerbach nelle sue varie opere e citazioni.
     
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