Ilsa Koch, la cagna di Buchenwald

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  1. Paul the Templar
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    Quando, il 13 aprile 1945 gli alleati arrivarono a Buchenwald, il campo di concentramento nazista a pochi chilometri da Weimar, non trovarono praticamente nessuno dei soldati tedeschi, tantomeno ufficiali o i temuti ed odiati medici. I prigionieri sopravissuti si erano liberati da soli, ed erano ormai allo stremo delle forze. Tra le truppe c'era una persona che ad Hollywood era molto conosciuta; si trattava di Billy Wilder, lo sceneggiatore di Ninotckha, il film con Greta Garbo, nonchè il regista di Frutto proibito e Venere e il professore. Wilder era al seguito delle truppe alleate per documentare la vita dei prigionieri dei campi nazisti, i famigerati lager. Per quanto qualcuno tra gli ufficiali alleati fosse al corrente di molte voci sulle atrocità consumate nei lager, quello che toccò vedere ai soldati e che venne ripreso, filmato e poi distrubuito in tutto il mondo proprio grazie a Wilder riempì di orrore e incredulità chiunque visionò sia i filmati che la realtà che si parò davanti agli occhi degli sbigottiti liberatori.
    I racconti dei pochi sopravissuti lasciavano poco spazio alla fantasia; del resto, la presenza di paralumi fatti con pelle umana, crani sezionati, arti, cadaveri semi bruciati e tutto il campionario di orrori compiuti dai nazisti erano sotto gli occhi di tutti.
    Quando vennero interrogati i prigionieri, per sapere i nomi dei capi del campo, visto che con molta astuzia le SS avevano brciato tutto il bruciabile, un nome si levò su tutti: quello di Ilse Koch, soprannominata, dai prigionieri, la baldracca di Buchenwald, o anche la la cagna o la strega. Soprannomi che la kapò e moglie dell'ex comandante del campo, Karl Otto Koch, si guadagnò, ed è il caso di usare l' umorismo nero, sul campo.
    Ilse Kohler era nata a Dresda nel settembre del 1906; era figlia di contadini, ma intelligente e ambiziosa. Con astuzia, seppe ingraziarsi le SA, le prime formazioni paramilitari naziste, poi sciolte da Hitler quando fece giustiziare Ernst Röhm; in seguito la donna si fece qualche amante nelle SS, prima di conoscere, nel campo di Sachenhausen, Karl Otto Koch, comandante dello stesso.
    Ilse si era fatta una fama sinistra, all'interno del campo; le sue violenze,la sua crudeltà erano temute da tutti; svolgeva il suo compito di sorvegliante con un sadismo senza uguali.Karl era uno psicopatico, come lei, del resto. E i due si innamorarono e si sposarono nel 1936. L'anno successivo la sinistra coppia si trasferì a Buchenwald, che già prima dell'avvento dei due era considerato un'anticamera dell'inferno. Le condizioni di vita dei prigionieri erano inumane, gli esperimenti foll, senza alcuna validità scientifica, sadici e perversi dei vari dottori mietevano vittime come mosche. In questo scenario apocalittico si mossero le due figure, aggiungendo orrore ad orrore.
    Ben presto la fama nera di Ilse si diffuse tra i prigionieri; molti di loro si raccontavano, con spavento, delle orge sessuali tenute con prigionieri poi spariti, o di atti di sadismo efferati conclusi,sistematicamene, con la morte dei malcapitati. La Koch iniziò anche una collezione terrificante di tatuaggi su pelle, strappata ai prigionieri. I ripetuti atti di sadismo, le torture e la violenza brutale continuarono per diverso tempo; ma le cose stavano per cambiare.
    Voci su presunte irregolarità nella gestione del campo arrivarono fino al comando delle SS, che incaricarono Georg Konrad Morgen, un giovane e incorruttibile avvocato, famoso anche per la sua imparzialità, di investigare. Morgen giunse a Buchenwald, e interrogando dei sottoposti, aprendo la corrispondenza, assolutamente imprudente, del comandante Koch con la moglie,si rese conto che Koch aveva sottratto ingenti somme di denaro dal bilancio. Il che era una delle cose più gravi che un ufficiale potesse fare; a questo si aggiunsero le notizie sulle atrocità perpetrate dalla "cagna di Buchenwald" e dal degno marito. Morgen informò il capo della Gestapo, Muller, il capo dell'Rsha Kaltenbrunner e il capo delle SS,Himmler. Quest'ultimo autorizzò Morgen a fare piazza pulita;Koch venne processato e condannato a morte nell'agosto del 1944. Venne fucilato pochi giorni prima che gli americani entrassero a Monaco di baviera, nell'aprile del 1945. Ilse Koch riuscì a cavarsela, e venne prosciolta; la guerra era alla fine, e lei ornò a vivere con la famiglia.
    Come già detto, subito dopo l'arrivo degli americani a Buchenwald, gli ex detenuti iniziarono a fare i nomi dei colpevoli degli efferati crimini perpetrati nel campo;venne fuori il nme della "cagna di Buchenwald", e da quel momento la polizia militare si mise sulle sue tracce.A fine giugno del 45 la polizia americana la rintracciò e la trasse in arresto; durante il processo di Dachau,Morgen ebbe modo di deporre contro di lei, ma inaspettatamente non lo fece. Nonostante le minacce russe di deportarlo, l'uomo testimoniò che "tutto quello che si diceva sulla Koch era frutto di voci dei prigionieri, voci probabilmente vere, ma senza prove oggettive"
    La Koch venne condannata all'ergastolo,nel 1947.incredibilmente la pena venne poi ridotta a 4 anni, perchè secondo la corte non c'erano prove sufficienti.Così, nel 1949, la belva di Buchenwald potà lasciare il carcere. La notizia fece il giro del mondo e l'indignazione popolare fu talmente forte che la Koch venne nuovamente arrestata.
    Processata da capo, vide la condanna all'ergastolo confermata. Nel 1967 Ilse, che aveva da poco compiuto 60 anni, venne trovata appesa per il collo nella sua cella.


    Fonti: Le donne di Hitler di Schaake Erich

    Edited by Oskar - 8/1/2009, 09:35
     
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