LE RIVOLUZIONI DEL 1830-31: BELGIO, POLONIA, ITALIA

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  1. lupog
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    L'INDIPENDENZA DEL BELGIO

    La notizia di ciò che era avvenuto nelle tre giornate gloriose parigine del 1830 , mobilitò aspirazioni patriottiche e nazionali in tutt'Europa. Ancora una volta la Francia veniva vista come guida della rivoluzione e protettrice dei popoli oppressi.
    Immediatamente dopo Parigi è il turno del Belgio con l’insurrezione di Bruxelles nell’agosto del 1830. La rivolta belga sarà l’unica fra le rivoluzioni del 1830-1831 ad avere esito positivo.
    La rivolta traeva la sua forza dall'unione delle regioni vallone e fiamminga e degli interesi della campagna con quella della borghesia cittadina. A ciò si contrappose l'insipienza del sovrano olandese Guglielmo d'Orange-Nassau che rifiutò qualsiasi concessione alle richieste belghe di maggiore autonomia. Nella conferenza di Londra (novembre 1830) la diplomazia francese guidata da Talleyrand desiderosa di eliminare lo Stato cuscinetto istituito dopo il crollo napoleonico riuscì a convincere anche l'Inghilterra a sostenere le ragioni belghe.
    Il Belgio veniva riconosciuto dunque come stato indipendente, neutrale, e la corona affidata a Leopoldo di Sassonia-Coburgo che divenne Leopoldo I. Inoltre veniva sancita la separazione tra Chiesa e Stato ed il Belgio diventava il primo stato cattolico a riconoscere un principio liberale.

    Edited by lupog - 24/6/2009, 11:04
     
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  2. lupog
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    Diverso esito ebbe il tentativo indipendentista polacco contro la dominazione russa. la rivolta comincia da Varsavia, il 29 novembre 1830, ma assume subito carattere elitario rimanendo circoscritta agli ambienti militari e della nobiltà terriera. L'insurrezione non coinvolge il popolo perché i promotori trascurano di affrontare i problemi sociali primo fra tutti quello della servitù della gleba che grava sulle masse contadine. A ciò si aggiunga anche il mancato intervento militare francese su cui gli insorti, contavano nel momento in cui decidono di proclamare l’indipendenza della Polonia (gennaio 1831) Nel settembre dello stesso anno le truppe dello zar Nicola I riprendono Varsavia, procedendo a una durissima repressione.
     
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  3. lupog
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    introduzione ai moti del 1830-31 in italia
    La dura repressione seguita ai moti del 1820-21 influenzò anche la vicenda dei moti che furono organizzati nella penisola italiana dieci anni più tardi. A Modena una cospirazione venne preparata da Enrico Misley e Ciro Menotti, i quali, facendo leva sulle mire espansionistiche del duca Francesco IV, pensarono di poterlo coinvolgere in un progetto che avrebbe dovuto riunire l’Italia centrale contro il pontefice. Quello che ottennero invece fu solo una pesante e preventiva repressione. A Parma, dove i moti ebbero invece un primo successo, gli insorti furono poi schiacciati dall’intervento armato austriaco. L’azione della carboneria e delle altre sette segrete, basata sulla fiducia nei principi, si era rivelata una volta di più pericolosa e insufficiente

    Edited by lupog - 24/6/2009, 11:03
     
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  4. lupog
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    I MOTI DI PARMA E MODENA (FEBBRAIO 1831)

    Anche i moti insurrezionali nei ducati di Modena, Parma e in alcune province dello Stato pontificio falliscono per il mancato intervento francese dovuto anche alla partecipazione al moto dei nipoti di napoleone, Luigi e Carlo Bonaparte ma anche per il carattere elitario dei gruppi dirigenti rivoluzionari, appartenenti alla carboneria. Il moto fu condotto da un avvocato di Modena Enrico Misley e da un commerciante di Carpi Ciro Menotti i quali entrarono in contatto con il duca di Modena Francesco IV, mirando a coinvolgerlo nell'insurrezione con la promessa che sarebbe diventato il capo di un più vasto stato comprendente l'Italia centrale, territori pontifici compresi. Menotti organizzò nel corso del 1830 comitati insurrezionali a Bologna, in Romagna, a Firenze, a Parma e a Modena. Egli, temendo il voltafaccia di Francesco IV stabili che l'insurrezione avrebbe avuto luogo il 5 febbraio 1831; quando Francesco IV la mattina del 3 febbraio arrestò alcuni promotori allora si decise di anticipare l'inizio della rivolta alla notte tra il 3 e il 4. Il duca però la sera del 3 fece assalire dagli austriaci la casa del Menotti, dove parecchi congiurati si erano riuniti e riuscì ad arrestarne una parte tra i quali lo stesso Menotti. Nonostante ciò i disordini scoppiarono ugualmente a Parma e Reggio. Bologna riuscì a creare un governo provvisorio di impronta liberale. Alla notizia del successo dell'insurrezione di Bologna il 5 il duca decise di lasciare Modena portando con sé il Menotti prigioniero ;anche Maria Luisa ed il legato pontificio fuggirono. Pochi giorni dopo intervennero gli austriaci che il 20 febbraio sconfissero le forze rivoluzionarie condotte dal generale Zucchi, stroncando il moto e ripristinando i sovrani legittimi nei loro troni. I patrioti catturati verranno condannati all'impiccagione come Menotti o a pene detentive pesanti (Zucchi). Il Misley si rifugiò in Francia.

    Edited by lupog - 24/6/2009, 11:04
     
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3 replies since 15/12/2008, 15:17   3760 views
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