ALLE ORIGINI DELLA CRISI RELIGIOSA DOPO IL 1517

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  1. Cornelio Scipione.
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    Nel 1518 , un anno dopo che Lutero scrisse le 95 tesi, la chiesa di Roma era caratterizzata dall'ignoranza del Clero,dall'assenteismo dei Vescovi, che facevano una vita principesca e non si occupavano dei Problemi della Chiesa, dal forte fiscalismo imposto dalla Curia di Roma(nell'attuale capitale d'Italia, all'epoca c'erano tasse per ogni cosa).
    Una critica che Erasmo fa ai religiosi cattolici è che la loro ignoranza era tale che non avevano neanche mai letto il Vangelo e nemmeno una lettera di Paolo.
    Nasce in controtendenza una nuova sensibilità religiosa vissuta a tutti i livelli sociali, soprattutto da quelli bassi, come per esempio calzolai , lavandai , artigiani..tutte persone che possedevano nonostante poveri una Bibbia in volgare.
    Questa religiosità dal basso si basava sulla creazione di Confraternite, sulla lettura di gruppo o individuale della Bibbia e delle lettere di Paolo.
    Si sviluppa un nuovo tipo di religiosità spirituale: la Devotio Moderna , ovvero un contatto con il divino più intimo e personale in estrema contraddizione col Medioevo e con la concezione del Papato.
    Machiavelli disse che :<" con la Chiesa e con i preti, gli Italiani erano diventati senza religione e cattivi">, questo perchè la mancanza di una riforma all'Interno della Chiesa e la vita principesca del Patrimonium Petri( che era un vero e proprio Principato), aveva allontanato gli italiani da quel concetto di Cristianesimo puro che invece professava Lutero.
    Un'altra frase di Machiavelli:<" Se l'Italia è divisa dal punto di vista Politico, è colpa della Chiesa"> e fa anche una distinzione fra il papato e la spiritualità.
    La verità è che Il Papa e i Vescovi , se avessero attuato una riforma della Chiesa(tanto richiesta dalla popolazione) avrebbero dovuto rinunciare alla vita principesca piena di sfarsi e lusso, ed è per questo che non verrà mai attuato un cambiamento da parte degli ecclesiastici cattolici.
    Savonarola venne considerato il Martin Lutero d'Italia, perchè affermò che bisognava fare un concilio per deporre il Papa; ovviamente fu condannato da Roma, ma i Medici di Firenze lo accolsero per salvarlo, ma quando Savonarola disse che che anche i Fiorentini erano corrotti, venne impiccato a Firenze e bruciato.
    Nel 1524, Un ordine del Papa sollecitò l'arcivescovo di Trento a ricevere i libri di Lutero e bruciarli.
    Ma tutti gli sforzi della Chiesa per bloccare la diffusione della propaganda Luterana vennero scavalcati almeno in parte , dalla popolazione e da coraggiosi ecclesiastici che uscivano allo scoperto predicando la dottrina di Lutero sapendo che molto probabilmente sarebbero finiti sul rogo se incriminati dalla Chiesa di Roma.
    Curioso è il fatto di un pellicciaio , Domenico Cabianca(era laico), che viene impiccato a Piacenza per aver predicato le sue idee a favore di Lutero.
     
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