Quaresima e Carnevale, la donna e il sesso nel Medioevo

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  1. Cornelio Scipione.
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    Nel Medioevo il corpo è il luogo del paradosso: da una parte c'è il cristianesimo che insiste nel mortificarlo, dall'altro c'è l'esaltazione del corpo martoriato di Cristo.
    L'umanità cristiana si fonda sul peccato originale, che nel Medioevo diventa il peccato sessuale.
    La vita quotidiana dell'uomo in questo periodo storico oscilla tra la Quaresima e il Carnevale: il primo periodo era caratterizzato dal digiuno, dall'astinenza sessuale e da molti altri divieti tutti dediti a mortificare sempre più il corpo umano come per purificarlo, mentre il Carnevale è tutto l'opposto.
    Durante la Quaresima tutti i godimenti della carne in primis il sesso vengono repressi fortemente; la Chiesa nel medioevo è fortemente sessuofoba e questo gli permetteva di controllare la popolazione facendo credere che il peccato originale era quello sessuale ed è per questo che la Chiesa istituì dei divieti in ambito sessuale:
    si poteva fare sesso solo durante il periodo del Carnevale, e l'uomo nei rapporti doveva essere quello attivo , mentre la donna doveva essere estremamente passiva e l'uomo doveva muoversi moderatamente, era vietato fare l'amore nella posizione in cui "lo fanno i cani", era ovviamente vietata la sodomia e l'omosessualità(considerata al pari del cannibalismo) ed era vietato fare sesso durante i periodi di mestruazione della donna(altrimenti la punizione era che il figlio che sarebbe nato sarebbe stato infetto dal morbo della peste nera), la donna non doveva assolutamente ingoiare lo sperma dell'uomo (si credeva che fosse un atto di stregoneria per far in modo che la donna amasse di più il marito) e in caso lo si facesse ,la donna doveva scontare una pena composta da 7 anni di digiuno con solo pane e acqua(pena questa usata per molti altri "crimini"); l'uomo non doveva "amare troppo" la sua moglie altrimenti sarebbe stato considerato un adulterio.
    Lo sperma e il sangue venivano visti con una certa ripugnanza perchè erano liquidi corporei.
    La donna era vista come il peccato originale, era diabolica e malefica ed era considerata impura per il fatto che aveva le mestruazioni e perchè è la causa del peccato originale.
    La chiesa impone ai fedeli la "giusta copulazione", cioè il matrimonio.
    Le radici della repressione sessuale ha origine nel periodo Tardo Antico , in età Romana quindi con Marco Aurelio nel II secolo d.C in cui l'imperatore appoggiava lo stoicismo basato sull'autocontrollo della depravazione delle passioni.
    Come detto prima, la donna era subordinata all'uomo e per quanto riguarda il corpo, la disfatta era dunque totale.
    La donna viene considerata debole e vede nell'uomo quanto a lei può conferire forza; la donna non funge neanche da equilibratore sociale, ma è solo un gradino basso di una scala in cui in cima risiede l'Uomo.
    Il medioevo è maschio, è un mondo maschilista in cui l'uomo deve proteggere la donna e questa deve sottostare a tutte le richieste del marito.

    Il grande rifiuto del corpo non comprende solo l'ambito sessuale , ma anche la sregolatezza nel mangiare e nel bere; è vietato infatti per la morale cristiana del medioevo ubriacarsi e abbuffarsi di cibo.
    La Chiesa regolamentava veramente tutti gli attimi della vita di una persona come anche il lavoro che veniva giustificato come l'affaticamento necessario per purificare l'anima; era vietato lavorare di domenica e gli altri giorni più una persona lavorava e più voleva dire che doveva liberarsi del peccato originale e solo infliggendosi pene e "morendo di fatica" allora ci si poteva salvare l'animo in paradiso.

    Le lacrime venivano considerate un dono, e piangere voleva dire riconoscere la presenza di Dio dentro di se.
    Non possiamo dire lo stesso per il riso: infatti ridere era severamente vietato soprattutto in ambito monastico; veniva considerato un gesto diabolico e satanico che proveniva dalle viscere e quindi era malvagio e impuro: il corpo era considerato impuro e le parti nobili erano solo il cervello e il cuore.

    Anche i sogni venivano tenuti sotto controllo, e per quanto riguarda i sogni erotici, c'erano anche qui delle pene da scontare.
    Sognare era considerato un opera di satana e quindi anche questo veniva il più possibile messo a freno.
    I sogni venivano comunque interpretati molto spesso al mercato dove si trovavano i nostri attuali cartomanti.

    Edited by Cornelio Scipione. - 3/2/2009, 15:08
     
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  2. lupog
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    Corneliuzzo hai preso come fonte il saggio di Jacques la Goff "il corpo nel medioevo"? :)





    Edited by lupog - 3/2/2009, 12:45
     
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  3. Cornelio Scipione.
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    hai ragione Lupog, ho tolto quelle parti di mie opinioni...

    comunque si, sto studiando il corpo nel medioevo! ora lo inserisco nelle fonti
     
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  4. lupog
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    beh che dire..... un libro meraviglioso, per una lettura coinvolgente ed accessibile!!!!!!!!! :)
     
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  5. skajd
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    Grazie Cornelio...
    Una domanda: Perchè era vietato fare sesso quando c'era ancora la luce solare? In pratica...perchè solo di notte? Che scusa hanno trovato per questo?
     
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  6. Cornelio Scipione.
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    CITAZIONE (skajd @ 3/2/2009, 13:56)
    Grazie Cornelio...
    Una domanda: Perchè era vietato fare sesso quando c'era ancora la luce solare? In pratica...perchè solo di notte? Che scusa hanno trovato per questo?

    emm...perchè il giorno si doveva lavorare(per purificare il corpo infliggendosi fatiche immense) e non ci sarebbe manco stato il tempo di farlo... e la domenica che non si lavorava non si poteva fare sesso perchè era il giorno del signore...insomma praticamente non lo facevano quasi mai per i divieti che la Chiesa imponeva e per le pene drastiche istituite dal Papato.
    e i bambini nascevano quasi tutti nello stesso periodo dell'anno..e se qualcuno nasceva in un periodo diverso voleva dire che era stato concepito in un periodo di quelli proibiti per fare l'amore.. e le pene erano severe.



    @Smoky: ho sbagliato a scrivere...ho corretto!
     
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5 replies since 3/2/2009, 12:20   2027 views
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