OBAMA APRE ALL'IRAN. E' UNA MOSSA GIUSTA?
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  • SI. E' GIUSTO FARE UN GESTO DI DISTENSIONE NEI CONFRONTI DEL POPOLO IRANIANO
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  • NO. PERCHÉ' HA DATO UN SEGNALE DI DEBOLEZZA A UN REGIME INTEGRALISTA CHE NON RISPETTA I DIRITTI UMANI
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OBAMA APRE ALL'IRAN. E' UNA MOSSA GIUSTA?

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  1. lupog
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    Con uno storico messaggio video Obama si è rivolto direttamente al popolo iraniano e alla sua classe dirigente. In occasione del capodanno persiano il presidente americano ha auspicato "un futuro di rinnovati scambi con l'Iran e di opportunità di collaborazione e commercio" la creazione di un clima di "mutuo rispetto" tra i due paesi. Inoltre ha sottolineato come l'Iran abbia il diritto di "avere il suo posto nella comunità delle nazioni" attraverso "azioni di pace e non di terrore". la suprema guida spirituale iraniana, l'ayatollah Khamenei ha per ora respinto queste aperture sostenendo che si tratta di slogan e di parole. " Usano lo slogan 'cambio', ma in pratica non si vede alcun cambiamento" ha detto Khamenei . Se gli Usa "cambieranno, noi cambieremo il nostro atteggiamento" verso di loro.
    Giudicate opportuna l'apertura di Obama?
     
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  2. alexandrom
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    Apertura all'Iran opportuna e intelligente IMHO

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  3. _SmokY_
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    Secondo me ha fatto bene, fino ad ora con i rapporti chiusi non si è arrivati da nessuna parte.
     
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  4. Wanchope89
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    Khamenei rifiuta la mano tesa di Obama

    Slogan Il leader della Rivoluzione: "Non vediamo cambiamenti nella politica americana. Continuano a sostenere Israele".

    Alla mano tesa di Obama l'Iran risponde attraverso le parole della Guida suprema della Rivoluzione. L'ayatollah Khamenei è la massima autorità religiosa e politica allo stesso tempo. Le sue parole non possono essere criticate in patria pena l'arresto. E lui, l'erede di Khomeini, usa toni duri come suo costume ma in fondo lascia aperto uno spiraglio. Piccolo ma sempre spiraglio: l'Iran vive una grave crisi economica e non da oggi e al di là degli slogan una guerra vera sarebbe la catastrofe per la rivoluzione khomeinista. «Cambiate e anche il nostro atteggiamento cambierà», «Fate seguire i fatti alle parole». Sono queste le frasi chiave pronunciate ieri davanti a migliaia di persone radunate nella città santa di Mashaad, è questo lo spiraglio aperto al dialogo dalla massima autorità iraniana, senza però nulla cedere a diritti e a rivendicazioni ritenute inalienabili.

    La folla ha risposta con «Morte all'America». Khamenei aggiunto che per ora non vede queste novità nella politica americana: «Usano lo slogan "cambio", ma in pratica non si vede alcun cambiamento». Poi il supremo ayatollah ha anche ricordato il comportamento degli Usa verso l'Iran sin dalla rivoluzione del 1979: «Se non cambiate atteggiamento, sappiate che il nostro popolo negli ultimi 30 anni è diventato più forte». Gli Stati Uniti, ha detto, «sono odiati nel mondo» e dovrebbero smetterla di «interferire negli affari interni degli altri Paesi». «Il nostro popolo non accetterà proposte di negoziato accompagnate da minacce» ha scandito Khamenei ha spiegato: «Se dite la verità, perchè non vediamo cambiamenti? Dove sono i cambiamenti? Avete tolto le sanzioni contro l'Iran? Avete sbloccato i nostri capitali negli Usa? Avete posto fine alla propaganda ostile contro il nostro Paese? Avete smesso di sostenere in ogni modo il regime sionista?».

    Un messaggio all'America ma anche un indirizzo interno in vista delle elezione del 12 giugno prossimo. Per ora solo due candidati, entrambi dell'area riformista, l'ex presidente del Parlamento Mehdi Karrubi e l'ex premier Mir-Hossein Musavi. Il presidente-pasdaran Ahmadinejad per ora resta in silenzio.

    http://iltempo.ilsole24ore.com/2009/03/22/...esa_obama.shtml
     
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    Voto sì: occorre non tendere una mano a chi non la vuole, come sottolinea il pezzo riportato da wanchope, ma il dialogo è una strada da provare sempre.
     
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  6. franka spectra
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    Mmm... fossi Obama non mi fiderei... Abbiamo fatto lo stesso con la Romania e abbiamo troppi stupratori per le strade. Abbiamo aperto i mercati alla Cina e sta facendo fallire il Made in Italy.... Gli stranieri fregano i posti alle università a noi studenti italiani (a Medicina sempre più cinesi e rumeni,e gli italiani vengono segati...)
     
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  7. onestobender
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    CITAZIONE (franka spectra @ 18/4/2009, 20:38)
    Mmm... fossi Obama non mi fiderei... Abbiamo fatto lo stesso con la Romania e abbiamo troppi stupratori per le strade. Abbiamo aperto i mercati alla Cina e sta facendo fallire il Made in Italy.... Gli stranieri fregano i posti alle università a noi studenti italiani (a Medicina sempre più cinesi e rumeni,e gli italiani vengono segati...)

    Perchè gli ebrei no? Sono avidi! :unsure:
     
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  8. franka spectra
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    Il problema è il test d'ingresso. Impedisce a priori a un ragazzo di entrare in facoltà e nega il diritto allo studio. Non è meritocratico come dicono, perchè non si può decidere il valore di un ragazzo in base a un test. Per fare ciò bisogna direttamente metterli alla prova con gli esami della facoltà
     
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  9. lupog
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    CITAZIONE (franka spectra @ 19/4/2009, 14:54)
    Il problema è il test d'ingresso. Impedisce a priori a un ragazzo di entrare in facoltà e nega il diritto allo studio. Non è meritocratico come dicono, perchè non si può decidere il valore di un ragazzo in base a un test. Per fare ciò bisogna direttamente metterli alla prova con gli esami della facoltà

    rimanere in topic prego.... l'argomento è l'apertura di Obama all'Iran non l'ammissione di studenti stranieri nelle università ....
     
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  10. franka spectra
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    Sorry era uno sfogo :unsure:
     
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  11. onestobender
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    E' una mossa molto furba determinata dal fatto che nell'ultimo periodo in Iran sta montando un forte malcontento da parte dei cittadini nei confronti di Ahmadinejad, soprattutto per questioni legate al caro-vita.
    Quindi credo che sia un "abboccamento" nei confronti del popolo iraniano più che un'apertura nei confronti dell'Iran come stato: si sta cercando infatti di mostrare agli iraniani una via d'uscita per i loro problemi, ovvero mettere da parte Ahmadinejad la cui posizione, durante l'amministrazione Bush, era notevolmente rafforzata dall'idiota intransigenza di quest'ultimo (è empirico che quando un gruppo si sente minacciato dall'esterno tende a compattarsi).
    Ovviamente però va calcolata anche la variabile della potenza del regime, che con la propaganda e soprattutto con la forza, è in grado di mantenere il potere vanificando qualsiasi tentativo non cruento di migliorare la situazione.
     
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10 replies since 22/3/2009, 18:08   140 views
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