TOPOGRAFIA MEDIEVALE: METODO REGRESSIVO

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  1. Cornelio Scipione.
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    La ricerca di un abitato medievale risulta più proficua se si procede partendo da ciò che ci è più noto utilizzando i dati che già disponiamo di età moderna, e a ritroso risalire alla fine al ritrovamento di un sito di età medievale; questo processo di procedere a ritroso utilizzando fonti di vario genere(spesso fonti documentarie) si chiama Metodo Regressivo.
    Importanti dati per questo metodo sono lo studio di grandi catasti, piante e carte di ogni tipo, archivi delle autorità come per esempio quella Papale o comunale, archivi giudiziari , archivi patrimoniali di grandi famiglie signorili, con i loro inventari...ecc...
    PRINCIPI DI METODO:

    Impiegare il metodo regressivo non significa necessariamente procedere all'indietro nella ricerca della documentazione , che spesso si presenta in ordine sparso; ma bisogna abbracciare un arco di tempo sufficientemente esteso, per non rischiare di lasciare da parte ciò che può sopravvivere della realtà medievale trascorsi diversi secoli, e cercare di capire sempre attraverso le fonti se quello che è rimasto di una realtà medievale faccia parte di un complesso più grande e più esteso e iniziare così le procedure di scavo.

    Bisogna assolutamente evitare teorie basate troppo sull'immaginazione, nel senso che un complesso di edifici medievale e trovare la continuità fino ai giorni nostri; se non esiste una documentazione che testimoni la fase di intermezzo tra la nostra realtà e quella antica , non si può dare nulla di certo.
    Quindi non è normale supporre che una fattoria di costruzione moderna possa trovarsi sul sito di un abitato medievale se nessuna delle carte intermedie indicano rovine e costruzioni.

    E' invece comune trovare per esempio due rovine medievali e scoprire poi, grazie alla documentazione e agli scavi che questi fanno parte di un castrum fortificato.

    IL METODO NELLA PRATICA

    Un metodo molto diffuso è quello che consiste nel riportare sulla carta IGM (L' Istituto Geografico Militare, noto semplicemente come IGM, svolge le funzioni di Ente Cartografico dello Stato italiano) le tracce più antiche dei confini e delle divisioni interne dei fondi conservati nelle carte del XVII-XVIII secolo.
    Nulla ci permette di affermare a priori che questi confini esistessero nel medioevo , ma tenerli sotto gli occhi è la chiave migliore di lettura del sito.

    Un altro metodo è quello di risalire alla provenienza delle decime Ecclesiastiche e tracciare i punti sulla carta IGM e trovare così i resti archeologici.

    Un terzo metodo(tra i tanti) è quello di risalire, attraverso una fonte narrativa posteriore(per esempio del XVII secolo) , ad un abitato medievale.

    Edited by Cornelio Scipione. - 16/4/2009, 13:37
     
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