IL RUOLO DELL'ITALIA MERIDIONALE NEL MEDIOEVO

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Cornelio Scipione.
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Quando l'Europa perse i collegamenti con l'Africa e rimase tagliata dai traffici commerciali del Mediterraneo, il Vecchio continente non poteva più contare sui rifornimento di grano provenienti dalla costa settentrionale africana e in particolare dell'Egitto che era considerato il Granaio di Roma; soprattutto da quando i Vandali si impossessarono di buona parte della costa magrebina.
    Così la mancanza di fertili terre dove poter produrre cibo a sufficienza per soddisfare il fabbisogno alimentare dell'Italia centro-settentrionale e dei Bizantini, questi ultimi trasformarono la Sicilia nel nuovo granaio non limitandosi solo ad un tipo di agricoltura semplice e quantitativa, ma anche qualitativa , coltivando anche altri prodotti destinati mercato Mediterraneo, questo perchè la Sicilia restò , a differenza della Sardegna e della Corsica che rimasero isolate dalle rotte commerciali del mediterraneo, all'interno di quel complesso di reti marittime dedite al commercio su larga scala e a lungo raggio ormai dominato da imbarcazioni arabe.
    Con l'arrivo dei Saraceni in Sicilia, questi migliorarono notevolmente la qualità dell'agricoltura , intensificandola e immettendo nuove tecnologie, nuovi prodotti e nuovi sistemi per migliorare la qualità e la quantità dei frutti dell'agricoltura, e in particolare le città vennero abbellite e trasformate a città mercantili (il caso di Palermo e di Siracusa sono i più eclatanti) adatte al commercio su larga scala; un prodotto tipico era la frutta secca che aveva un prezzo estremamente alto ed era molto ricercata.
    La dominazione araba , permise ai mercanti siciliani di immettersi nei mercati arabi in oriente e ricavarne così grandi risorse economiche.
    Ma con l'arrivo dei Normanni, il periodo di splendore terminò e anzi , questi riportarono e ripristinarono il sistema feudale e annullando i progressi che la Sicilia aveva ottenuto durante il periodo arabo.
    Così la Sicilia tornò (insieme al Sud d'Italia) ad assumere quel ruolo di granaio per l'Europa, uscendo però dalle rotte mercantili principali e con il ripristino dei Feudi , le città persero un pò di quel potere politico e economico che precedente avevano ottenuto.
    E' da qui che il sud d'Italia prese una strada differente rispetto al centro-nord ; ed è per questo che la fase comunale non interessò in primo piano le città Meridionali che rimasero arretrate e semplici città "coloniali" dedite esclusivamente al controllo delle terre per produrre cereali; è il caso della Sicilia, della Calabria, della Puglia , della Basilicata e della Campania(anche se questa con qualche eccezione), tutte regioni sfruttate come colonie produttive, dedite quindi alla produzione di materie prime e non prodotti lavorati .
    Federico II di Svevia tentò di risollevare la situazione nel meridione Italiano, ma dopo il suo tentativo, la strada intrapresa dalle regioni del Sud d'Italia portava ad un ruolo di secondo piano , fuori dai commerci Europei (eccezione per Amalfi e Salerno) , e esclusivamente dediti alla produzione di materie prime per rifornire di cibo le città dell'Italia centrale e settentrionale , o Costantinopoli quando era sotto il potere Bizantino.
     
    Top
    .
0 replies since 11/5/2009, 11:43   2123 views
  Share  
.