L'ITALIA CENTRO-SETTENTRIONALE E' LA LOCOMOTIVA ECONOMICA DELL'EUROPA NEL MEDIOEVO

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  1. Cornelio Scipione.
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    La crescita economica dei mercanti andava di pari passo con lo sviluppo delle città comunali e il loro prestigio politico e soprattutto economico.
    Possiamo affermare che il merito di questo sviluppo economico dell'Italia settentrionale e della Toscana non è altro che dei numerosi progressi della classe mercantile cittadina che col tempo divenne la locomotiva trainante di tutta L'Europa!
    Si svilupparono le corporazioni, nacquero le banche soprattutto Fiorentine , Pistoiesi e Senesi(le prime in assoluto), con Venezia si crearono le prime compagnie seguite da quelle Milanesi e Toscane; si sviluppò il settore tessile che divenne uno dei prodotti più pregiati e lavorati del periodo e si creò una fitta rete di "industrie"(laboratori e magazzini di lavoro) sempre più complesse, sempre più sofisticate; si sviluppò la moneta , inizialmente d'argento , poi anche d'oro , indispensabile per poter intraprendere un tipo di mercato a livello Internazionale.
    Le fiere erano tipiche delle città più piccole e meno in vista come Pavia , mentre le grandi città come Venezia in primis, Milano, Firenze, erano talmente prosperi di mercati che vendevano praticamente tutto e queste città erano sempre meta di mercanti provenienti da tutta l'Europa e non solo che non serviva organizzare fiere; praticamente è come se ci fosse la fiera tutto l'anno.
    Si svilupparono gli investimenti presso i mercanti con un tasso di interesse che variava a seconda del rischio di riuscita della vendita.
    Anche la città di Roma non era esclusa dal giro di affari , infatti i funzionari Pontifici crearono il primo sistema capitalistico , la Curia Romana , che riscuoteva tasse in tutta Europa e addirittura arrivava anche in Groenlandia dove gli eschimesi pagavano il loro versamento con pelli di foca e ossa di balene.
    Si svilupparono le Università già a partire dal 1088 con quella di Bologna e non ci volle molto che anche le altre città del centro-nord, anche piccole ospitassero una sede universitaria per attrarre gli studenti stranieri che portavano molti soldi in città.
    E' grazie all'intensa attività dei mercanti del centro-nord che il resto dell'Europa venne coinvolto dalle azioni mercantili Italiane e in quel periodo possiamo trovare mercanti italiani in tutta Europa , soprattutto nelle ricche Fiandre, in Gran Bretagna, in Francia, in Germania, a Bisanzio e lungo le città della costa mediterranea Spagnola e dal XII secolo anche nelle città Magrebine.
    L'Italiano nel basso medioevo era la lingua internazionale che tutta l'Europa parlava come seconda lingua, era la lingua degli affari, come per noi ora l'inglese; e il Fiorino divenne la moneta universale per eccellenza come per noi ora è l'Euro o il Dollaro americano.
    Troviamo cospicui gruppi di mercanti fiorentini e Milanesi anche nel sud d'Italia e in Sicilia, anche se il Meridione non ebbe affatto lo stesso sviluppo che ebbe il Nord e il centro-Nord, ma rimase a lungo sotto quel sistema feudale che impedì lo sviluppò di una forte classe mercantile; non riuscì ad emergere.
    Il fatto di trovare mercanti Piacentini,Padovani, Senesi, Veneziani , Milanesi , Fiorentini , Genovesi, Pisani, nel Sud d'Italia e che vi insediarono un attività fissa in quelle terre, vuol dire che la concorrenza era talmente agguerrita che conveniva a volte spostare la propria attività mercantile in luoghi dove non trovare troppi ostacoli; tra questi luoghi Napoli e Palermo erano una buona meta per i mercanti del settentrione.
    Nel XIV secolo si rivitalizzò esponenzialmente il commercio marittimo a scapito di quello terrestre, grazie anche a nuove imbarcazioni con una capacità di tonnellaggio maggiore: Venezia è la regina del mercato marittimo.

    Grazie all'attività mercantile dell'Italia centro-Nord, l'Europa tornò a far parte di quel raggio d'azione che il mercato economico l'aveva tagliata fuori nel IV-V secolo d.C. e mi piace una mia immagine mentale che vede una locomotiva guidata da mercanti Fiorentini, Milanesi, Genovesi ,Veneziani , Pisani ecc... che trasporta una serie di vagoni, e questi vagoni sono l'Europa che dalle tenebre vengono portati verso un novo periodo che vedrà il Vecchio continente il protagonista principale dello Scenario Mondiale fino ai giorni Nostri.

    Edited by Cornelio Scipione. - 12/5/2009, 20:34
     
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  2. Armilio
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    Ci favorirono, bisogna dirlo, i nostri rapporti privilegiato con bisanzio e con l'oriente in generale...in un certo senso abbiamo vissuto di rendita fino al rinascimento.
     
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  3. Cornelio Scipione.
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    bhè...diciamo che il rapporto privilegiato se lo erano creati i mercanti italiani, perchè a tutti era conveniente avere un Fondaco Italiano nelle loro città...

    Per quanto riguarda Bisanzio... giusto Venezia aveva rapporti con l'area orientale e bisantina..ma di ambito esclusivamente economico..

    quando mi dici che ci favorirono...non sono d'accordo.. lo sviluppo della classe mercantile centro--settentrionale italiano non ha avuto una sua crescita indipendente , è stato il suo affacciarsi sulla scena economica mediterranea che ha fatto sì che venissero stretti rapporti commerciali con l'oriente e con bisanzio...
     
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  4. Armilio
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    CITAZIONE (Cornelio Scipione. @ 12/5/2009, 20:41)
    bhè...diciamo che il rapporto privilegiato se lo erano creati i mercanti italiani, perchè a tutti era conveniente avere un Fondaco Italiano nelle loro città...

    Per quanto riguarda Bisanzio... giusto Venezia aveva rapporti con l'area orientale e bisantina..ma di ambito esclusivamente economico..

    quando mi dici che ci favorirono...non sono d'accordo.. lo sviluppo della classe mercantile centro--settentrionale italiano non ha avuto una sua crescita indipendente , è stato il suo affacciarsi sulla scena economica mediterranea che ha fatto sì che venissero stretti rapporti commerciali con l'oriente e con bisanzio...

    Mi sono dimenticato un frase. :wallbash:

    Quello che volevo dire è che l'Italia ha vissuto in un certo senso di rendita del suo passato da centro dell'impero-romano. E' per questo passato che Giustiniano ci invase creando nel lungo periodo un collegamento economico tra noi e l'oriente(nel caso di Venezia), aiutati dal fatto che geograficamente dominiamo il mediterraneo, e sempre nel lungo periodo dandoci quel frazionamento politico che permise al commercio di svilupparsi fuori da una società feudalista che non l'avrebbe aiutato.

     
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  5. Cornelio Scipione.
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    dopo la tua correzione, concordo a pieno con te! :)

     
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  6. _SmokY_
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    Vuol dire che è anche grazie al frazionamento italiano che siamo stati la locomotiva economica medioevale?
     
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  7. Cornelio Scipione.
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    esatto..è stato il nostro particolarismo e l'ascesa della classe mercantile delle città comunali del centro-nord che con la loro attività commerciale coinvolsero tutta l'Europa riportandola all'interno dei circuiti commerciali dal quale erano spariti dal IV-V secolo d.C.
     
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  8. _SmokY_
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    E c'è anche una data per indicare quando questa locomotiva finisce il carbone?
    Da rinascimento, dalla rivoluzione industriale o ancora oltre?
     
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  9. Armilio
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    CITAZIONE (_SmokY_ @ 13/5/2009, 20:40)
    Vuol dire che è anche grazie al frazionamento italiano che siamo stati la locomotiva economica medioevale?

    Io penso di sì. Non per niente l'altro centro economico del periodo erano le città libere delle fiandre, e anch'esse erano svincolate da domini feudali. Si potrebbe leggere all'incontrario, cioè che sia stata la ricchezza a creare l'autonomia, ma non mi sembra che sia stato così: lo sviluppo economico è arrivato dopo anni di frazionamento e assenza di qualche potere centrale. Poi se qualcuno mi smentisce non me la prendo, anzi.

    CITAZIONE (_SmokY_ @ 13/5/2009, 20:54)
    E c'è anche una data per indicare quando questa locomotiva finisce il carbone?
    Da rinascimento, dalla rivoluzione industriale o ancora oltre?

    Dal '600, per colpa della perdita della nostra autonomia politica; perchè i nostri percorsi commerciali con l'oriente sono stati bloccati dall'impero ottomano e quelli sostitutivi (circumnavigazione dell'africa) sono sotto controllo portoghese; perchè la scoperta dell'americhe favori economicamente chi era affacciato sull'atlantico, come i nostri già concorrenti olandesi, che ci rubarono pure la supremazia manifatturiera (puntando su prodotti di più bassa fattura ma di basso costo, e che quindi ebbero una grande diffusione, mentre noi mantenemmo la supremazia nei prodotti d'elite); perchè noi ci fossilizzamo sui nostri ex punti di forza che ora erano punti di debolezza (es: i mercanti veneziani non puntarono mai sulle americhe, eppure avrebbero potuto, e si arresero a diventare latifondisti); Perchè oltre alla supremazia manifatturiera perdemmo pure la supremazia finanziaria, per la generale evoluzione economica e politica dell'europa.
     
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  10. _SmokY_
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    CITAZIONE (Armilio @ 13/5/2009, 21:09)
    CITAZIONE (_SmokY_ @ 13/5/2009, 20:40)
    Vuol dire che è anche grazie al frazionamento italiano che siamo stati la locomotiva economica medioevale?

    Io penso di sì. Non per niente l'altro centro economico del periodo erano le città libere delle fiandre, e anch'esse erano svincolate da domini feudali. Si potrebbe leggere all'incontrario, cioè che sia stata la ricchezza a creare l'autonomia, ma non mi sembra che sia stato così: lo sviluppo economico è arrivato dopo anni di frazionamento e assenza di qualche potere centrale. Poi se qualcuno mi smentisce non me la prendo, anzi.

    Beh basti pensare che il Doge di Venezia era considerato una specie di principe della chiesa autonomo dove il patriarca non sapeva mai se obbedire a lui o al papa... Tanti "eretici" tipo Galileo trovarono rifugio a Venezia proprio per questo motivo... insomma direi che il potere centrale era sicuramente minore rispetto ad altri stati :rolleyes:
     
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  11. Armilio
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    CITAZIONE (_SmokY_ @ 13/5/2009, 21:17)
    CITAZIONE (Armilio @ 13/5/2009, 21:09)
    Io penso di sì. Non per niente l'altro centro economico del periodo erano le città libere delle fiandre, e anch'esse erano svincolate da domini feudali. Si potrebbe leggere all'incontrario, cioè che sia stata la ricchezza a creare l'autonomia, ma non mi sembra che sia stato così: lo sviluppo economico è arrivato dopo anni di frazionamento e assenza di qualche potere centrale. Poi se qualcuno mi smentisce non me la prendo, anzi.

    Beh basti pensare che il Doge di Venezia era considerato una specie di principe della chiesa autonomo dove il patriarca non sapeva mai se obbedire a lui o al papa... Tanti "eretici" tipo Galileo trovarono rifugio a Venezia proprio per questo motivo... insomma direi che il potere centrale era sicuramente minore rispetto ad altri stati :rolleyes:

    Bhè il potere centrale non doveva essere quello del papa, ma dell'imperatore: ma il sacro romano impero perse in controllo dell'Italia già dallo sconquasso politico dopo la morte di Carlo Magno, e non riusci più a riottenerlo, anche se continuava ad avere una grande influenza( vedere guelfi-ghibellini).

    P.s: ti ho risposto sull'altra domanda nel post prima ;)
     
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10 replies since 12/5/2009, 17:54   346 views
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