CRITERI E TERMINOLOGIA DELL'ANALISI PALEOGRAFICA

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  1. Cornelio Scipione.
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    I Paleografi adoperano elementi di analisi e una precisa serie di termini relativi sia alla struttura fisica dei segni grafici , sia all'individuazione di categorie generali di tipi di scrittura; questi elementi servono per l'analisi e la descrizione di ogni tipo di scrittura, di qualsiasi epoca e natura.

    ELEMENTI DI ANALISI BASATI SULLA STRUTTURA DEI SEGNI:

    FORMA(o disegno): è l'aspetto figurale delle singole lettere e dei singoli segni; per esempio una lettera può apparire in più forme a seconda del tipo di scrittura , che varia col tempo.

    MODULO: è l'indicazione generica delle dimensioni sia rispetto all'altezza che rispetti alla larghezza delle singole lettere; si distingue quindi in moduli grandi medi e piccoli.

    DUCTUS(o andamento): si ha un ductus posato quando la scrittura è disegnata, più che scritta, non ha o ha pochi legamenti, non presenta inclinazioni (quindi è dritta); si ha un ductus corsivo quando la scrittura è ricca di legamenti far le lettere ed è (non sempre però) inclinata verso destra.
    Generalmente la corsività del ductus è direttamente proporzionale alla velocità di esecuzione della scrittura; viceversa alla posatezza corrisponde un'esecuzione meno rapida.

    ANGOLO DI SCRITTURA: è la posizione variabile a seconda delle condizioni materiali nelle quali si svolge l'azione dello scrivere, nella quale si viene a trovare lo strumento scrittorio rispetto alla riga di base della scrittura.

    TRATTEGGIO: esprime il numero , l'ordine di successione e la direzione nella quale sono eseguiti tratti consistenti le lettere; ovvero il Tratteggio non sono altro che i tanti segmenti e curve che insieme creano la lettera.Si distingue tra l'altro anche da tratteggio pesante con molti contrasti tra contrasti fra tratti grossi e piccoli e un tratteggio leggero , privo di netti contrasti

    LEGATURA: è il collegamento spontaneo e naturale che lega due o più lettere fra loro , mediante il prolungamento più o meno accentuato di uno o più tratti che lo compongono, effettuato senza che l'elemento scrittorio venga sollevato dalla materia scrittoria.

    NESSO: è l'insieme di più lettere che hanno in comune almeno un tratto ; può essere eseguito a fini calligrafici e ornamentali.

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    DEFINIZIONE DI CATEGORIE GENERALI DI SCRITTURE:

    MAIUSCOLA:scrittura il cui alfabeto è compreso in un sistema formato da due linee parallele(sistema bilineare).

    MINUSCOLA:scrittura in cui soltanto il corpo delle lettere è compreso nel sistema bilineare, mentre le aste ascendenti e quelle discendenti vanno ad occupare lo spazio delimitato da altre due linee parallele situate al di sopra ed al di sotto delle prime due(sistema quadrilineare).

    NORMALE: Secondo Giorgio Cencetti , scrittura che rappresenta il modello ideale che di ogni scrittura , in ogni epoca , scriventi e lettori si fanno sia attraverso l'educazione scolastica , sia condizionati da altre influenze culturali, estetiche, ecc...

    USUALE: scrittura adoperata comunemente dalla maggior parte degli scriventi per i bisogni della vita quotidiana , ed aperta perciò a tutte le influenze spontanee espresse dalle tendenze grafiche , proprie della rapidità dell'esecuzione , della semplificazione dei segni, ecc.. nei periodi di grande diffusione dell'alfabetismo può esercitare una notevole influenza sullo sviluppo generale delle forme grafiche; in altre epoche può essere assente o irrilevante.

    ELEMENTARE DI BASE: scrittura che , in ciascuna epoca e in ciascun ambiente , si insegna ai primi gradini dell'educazione scolastica ; è la scrittura tipica dei semialfabeti ; può , o no, corrispondere ad una delle scritture in uso nel campo documentario o librario dell'epoca.

     
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