GERONE I, TIRANNO DI SIRACUSA

olimpionico e conquistatore della Sicilia

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  1. lupog
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    Gerone I succedette come tiranno di Siracusa (478 a. C.) al fratello Gelone che da tiranno di Gela l'aveva occupata nel 485 a. C. Nel 474 a. C. Gerone venne in aiuto dei greci di Cuma contro gli etruschi. Gerone affrontò e sconfisse gli etruschi in una battaglia navale davanti alla città di Cuma , costringendoli ad abbandonare i loro insediamenti in Campania. Questa sconfitta segnò l'inizio della decadenza etrusca di cui approfittò prontamente Roma. Mentre Gerone conessa procedette ad ampliare i traffici marittimi di Siracusa. Nel 472 A.C sconfigge Trasideo signore di Akragas (Agrigento) acquisendo così in pratica il controllo della Sicilia.
    Gerone partecipò anche alle Olimpiadi del 476 A.C. Nonostante l’ostilità dell’ateniese Temistocle che gli rimproverava il mancato sostegno ai greci nella guerra contro i persiani, Gerone riuscì ad aggiudicarsi la corsa dei cavalli. Nel 468 replicò il successo olimpico nella quadriga ma stavolta in qualità di possessore dei cavalli che furono condotti dall’auriga Chromios.
    Gerone fu anche mecenate: diede ospitalità a Eschilo, Simonie, Bacchilide, Pindaro che ne esaltarono le gesta in loro opere. Eschilo in particolare fu inviato dal tiranno per celebrare nel 468 a.C la fondazione di Aetnia (presso l’odierna Catania): il dramma le Etnee è andato oggi quasi completamente perduto. Pindaro invece fu l’autore dell’epinicio ( canto corale) in occasione della vittoria alle Olimpiadi del 468 A.c.
     
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