LA GENESI DEL DOCUMENTO PUBBLICO MEDIEVALE

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  1. Cornelio Scipione.
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    Il documento Pubblico nasce nella cancelleria, che è l'ufficio in cui si svolgono tutte le pratiche inerenti all'emanazione dei documenti di pubbliche autorità.
    Il fondamento dell'autenticità del documento pubblico risiede proprio nel fatto che viene emanato da una cancelleria , strumento e simbolo della volontà assoluta dell'autorità Imperiale o Papale ecc. conferendo al documento la certificazione di autenticità e di solennità.

    Le cancellerie e tutte le sue attività e la loro organizzazione non erano uguali per tutti , perchè la complessità degli uffici variava a seconda del tipo di autorità.
    Rilevante era il numero dei funzionari addetti che poteva variare da uno o due persone , fino a molti suddivisi per le varie mansioni.
    Bisogna distinguere i documenti emanati nel quadro dell'attività politica e amministrativa dell'autore per la sua diretta volontà da quelli sollecitati dai sudditi: nel primo caso l'autorità era a capo della cancelleria, mentre nel secondo caso chi attendeva il beneficio produceva una "petizione" o "supplica" che veniva raccolta e registrata e presentata in udienza all'autorità.

    Il passaggio dall'azione giuridica all'azione della documentazione è dato dal momento della "iussio", ossia l'ordine dato dall'autorità alla cancelleria per scrivere il documento.
    La fase successiva viene chiamata la fase della "redazione", in cui in una grande cancelleria il capo redazione provvedeva alla distribuzione dei vari compiti da assegnare ai vari funzionari, mentre in una piccola cancelleria il lavoro veniva svolto direttamente da uno o due funzionari d'ufficio.

    Un problema dibattutissimo dai Diplomatici riguarda la "registrazione" , ovvero la trascrizione in un apposito registro da conservare in cancelleria , di ogni documento emanato e spedito; ma probabilmente molte cancellerie, soprattutto quelle più piccole questo non lo facevano.

    Un atto fondamentale nella stesura del documento era la "roboratio", ossia la convalida del documento che variava da cancelleria a cancelleria; i più frequenti sono: l'intervento dell'autore che sottoscrive il documento o vi lascia un segno particolare ; la "recognitio" cancelleresca , ovvero l'attestazione che soprattutto quando manca la presenza personale del sovrano , viene rilasciata dal più alto funzionario della cancelleria o da un suo delegato. Fondamentali sono le firme dei testimoni per l'autenticità del documento, come anche fondamentale era l'ufficio "sigillatores", ovvero l'ufficio che metteva il sigillo Imperiale o papale che sia.
    Il Documento dopo tutto questo veniva mandato in un ufficio per calcolare la tassazione a cui era soggetto il destinatario , e il momento conclusivo era rappresentato dalla "spedizione" del documento al quale provvedeva di solito un'altra categoria di ufficiali appositi.
     
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