I FORMULARII DEL DOCUMENTO MEDIEVALE

Cornelio Scipione.

Posted on 2/7/2009, 21:28

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Nella compilazione del documento lo scrittore seguiva di norma uno schema fornitogli o da documenti anteriori del medesimo tipo o da vere e proprie raccolte di formule che egli ripeteva di volta in volta , apportandovi soltanto modifiche richieste dal caso singolo .
Tale procedimento non era soltanto un comodo ripiego per guadagnare tempo ed evitare la fatica di elaborare un testo nuovo per ogni occasione, ma costituiva la garanzia di un uso appropriato dei termini e della fraseologia del documento.

I Formulari non sono stati inventati nel medioevo ma già in età Romana e greca vi erano .
I Barbari soprattutto Franchi ed Ostrogoti utilizzarono i formulari Romani nei loro documenti.
In Italia altomedievale non ci vi è nessuna traccia di formulari nei documenti pubblici ne privati.

Nell'XI secolo nasce e si sviluppa in Italia la letteratura delle artes dictansi, i maestri di tale disciplina non si basavano sui modelli di formulari già esistenti ma ne creavano di altri ; il tutto ovviamente nelle scuole episcopali; Il primo che dette la forma organica a questa disciplina u Alberico monaco di Montecassino.
Dopo Alberico , molti seguirono il suo esempio divennero numerosi gli studiosi in questa nuova disciplina.
Importante era la scuola bolognese con il canonico Ugo da Bologna e poi con Boncompagno da Signa(Firenze).

L'influenza delle scuole italiane si fece sentire anche al di là delle Alpi, soprattutto in Francia dove fiorirono alcune scuole .

La fortuna delle carte italiane è strettamente legato al successo e al prestigio della scuola Bolognese, alla rinscita degli studi giuridici e all'evoluzione del notariato.
Con l'insegnamento del notariato all'Università di Bologna, si svilupparono anche dei manuali di ars notariae che ebbero l'intento preciso di insegnare a redigere un documento con un linguaggio giuridico corretto.