LO SCANDALO SANITA' IN PUGLIA: LA GIUNTA VENDOLA NEL CAOS

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  1. lupog
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    In Puglia la magistratura indaga su presunte corruzioni nella gestione della sanità con voti scambio e illecito finanziamento ai partiti. Coinvolti: Pd, Prc, Socialisti autonomisti, Lista Emiliano e Sinistra e Libertà. L'assessore alla sanità dimissionario.Dulcis in fundo: il presidente della Giunta Vendola si improvvisa Cavaliere , e, in perfetto Papi-style, parla di "teorema"e scrive una lettera aperta al magistrato titolare delle indagine invitandolo a abbandonare l'inchiesta perché non obiettiva". E l'ANM solitamente loquace quando gli strali provengono da Silvio , se la cava con uno sbrigativo commento" Solo il mgistrato interessato può rispondere". Che tradotto significa: chi pesta i piedi a Nichi si arrangi!
    Estremamente istruttivo...... :giveup:
    Parafrasando Zagrebelsky: i cacicchi sono duri a morire

    P.S: Da Vendola non me l'aspettavo sinceramente, mi sembrava uno a posto..... :(
     
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  2. .Moralist.
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    da Vendola me lo aspettavo!!! altro che uno a posto, già da come si presenta si capisce chi è !
     
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  3. gautier sans avoir
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    sono alcuni giorni che mi stò accapigliando in un altro forum, sono arrivati a dirmi pure questo:

    Quote:Io credo che il PM debba concludere l'inchiesta che riguarda Vendola. Se ci sono persone che conoscono fatti penalmente rilevanti su Vendola dovrebbero andare dal Magistrato subito.

    Come è noto, se un PM viene a conoscenza di un fatto penalmente rilevante nei confronti di un individuo deve procedere per forza alle indagini, a meno che non si tratti di una denuncia anonima.

    Tuttavia non capisco il coup de theatre di Vendola della lettera aperta alla PM nel tipico stile dell'omino coi rialzi.
    ..

    tanto loro come Vendola appena possono danno addosso alla classe politica avversa facendo credere che la questione morale sia di solo loro appartenenza.



     
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  4. .Moralist.
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    che ipocrisia.


     
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  5. Armilio
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    CITAZIONE (.Moralist. @ 10/8/2009, 16:52)
    da Vendola me lo aspettavo!!! altro che uno a posto, già da come si presenta si capisce chi è !

    Cioè? perchè è gay e comunista? :giveup:
     
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  6. segretario_90
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    Cooooooooosa???? Vendola è comunista???!!!
     
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    Mah, a me vendola è sembrato sempre uno che di politica non capisce molto e anche un personaggio dall'aspetto impresentabile.
    Su questa vicenda preferisco non esprimermi in quanto ancora aperta, ma di certo non posso parlare di delusione in caso di colpevolezza: le mie aspettative sul presidente della Puglia e sul suo partito sono semp're state bassissime.
     
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  8. f23zelk
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    com'è finita questa storia? :dunno:
     
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  9. lupog
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    CITAZIONE (f23zelk @ 26/1/2010, 22:20)
    com'è finita questa storia? :dunno:

    la vicenda è ancora ben lungi dall'essere conclusa

    www.corriere.it/cronache/10_gennaio...44f02aabe.shtml

    comunque nell'aprire il topic, più che sulla vicenda giudiziaria che deve essere esaminata nelle sua sede più opportuna, l'aula del tribunale, intendevo soffermarmi sulle implicazioni politiche della lettera aperta con cui Vendola in maniera assolutamente irrituale e per me inopportuna, si rivolgeva al magistrato accusandola di non essere obiettiva e dunque invitandola a abbandonare l'inchiesta
     
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  10. belfagorgino
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    Pochissimi giorni fa pubblicavo "Il delitto perfetto nella terra di El Dorado". Il racconto di una vicenda irreale in un luogo immaginario. Forse.
    La morale della storia era semplice: 3 uomini politici presunti responsabili della distruzione della sanità pubblica di una regione ricevendo in cambio favori economici dai dirigenti delle cliniche private. Tangenti, in parole povere. Tutti e 3 sono indagati, assieme ad altri 37 protagonisti secondari.
    Ma la storia, quella che i popoli fanno ma i potenti scrivono, parla d'altro. Parla di uno dei tre presunti colpevoli messo al pubblico ludibrio. E ignora gli altri due. Ne ripulisce l'immagine.
    Una colpevolezza che discrimina, fa distinzioni. E lo fa in virtù dell'appartenenza politica.

    La morale non cambia se scendiamo 300 chilometri verso sud, da El Dorado allo Shangri-La, la terra compresa tra il Tavoliere ed il Salento. La sanità pubblica è sempre una gallina dalle uova d'oro e i protagonisti delle vicende assumono ruoli di vittime, colpevoli o finti-assenti non in virtù dei dati di fatto, ma come sempre a seconda dell'appartenenza politica.

    Gli eventi accaduti in Puglia nell'ultimo mese sembrano parlare chiaro: la sanità pugliese è disastrata e le colpe vanno ricercate nell'attuale maggioranza di governo regionale.
    La vicenda assume connotazioni gigantesche. Ieri tutti i tg e quotidiani davano ampio spazio alla notizia, come sarebbe logico fare sempre in casi come questo.
    L'immagine della giunta Vendola inizia già ad incrinarsi. Le possibilità di successo alle regionali oramai alle porte, così come accaduto per l'Abruzzo, per la coalizione progressista sembrano ridursi ogni giorno di più.
    E il chiaro attacco di Di Pietro di ieri sull'indistinguibilità tra destra e sinistra in tema di corruzione è un ulteriore carico da novanta. Un attacco davvero difficile da smentire.

    Eppure quest'immagine di disastro politico regionale sembra subire qualche piccolissima alterazione se si vanno a guardare i dettagli della vicenda. I dettagli non attenuano la realtà, anzi, la ingigantiscono, ma prendono una strada differente. E modificano le responsabilità.

    In Puglia non c'è un solo politico locale indagato. Nessuno. Almeno finora.
    Fa eccezione il solo ex assessore ed ora deputato Alberto Tedesco (PD), costretto alle dimissioni dal Presidente della Regione Nichi Vendola ben due mesi prima della notifica del primo avviso di garanzia.
    Un assessore che mostrò il proprio vero volto sin dai primi giorni d'incarico, quando confermò il piano di tagli alla Sanità voluto dall'ex governatore Fitto (che dichiarò "Tutto pensavo tranne di avere un assessore nella giunta Vendola"), scatenando le proteste del Presidente stesso.

    Il 30 giugno veniva iscritta nel registro degli indagati per turbativa d'asta la Direttrice Generale della Asl di Bari Lea Cosentino (vicina al PD). Il 4 aprile la Cosentino veniva ascoltata dal PM Desiré Digeronimo. 3 settimane dopo l'accusa nei suoi confronti (turbativa d'asta, ex art. 353 del codice penale) veniva archiviata dal pm Giuseppe Scelsi.
    Troppo tardi. Nel frattempo il Presidente della Giunta Regionale Vendola, ispirato dal solito spirito giustizialista ed anti-garantista dal nome "Chi è indagato non può ricoprire ruoli dirigenziali", l'aveva obbligata alle dimissioni, così come aveva fatto in precedenza con Tedesco.

    Il membro del clan mafioso scissionista Strisciuglio e collaboratore di giustizia, Giacomo Valentino, di fronte al PM Digeronimo parla di legami tra mafia locale e politica, accennando ad un particolare candidato di centrosinistra, facendo però il nome di un partito "con il sole nel simbolo".
    Non i Verdi, badate bene, bensì il meno noto ma più storico PSDI, attualmente diretto da Mimmo Magistro ma nient'affatto vicino al centrosinistra vendoliano, bensì legato al centrodestra pugliese.

    "L'eccesso giustizialista" del Presidente Vendola, impegnato a far dimettere una dirigente sanitaria indagata (accusa poi archiviata) e sospendere un'intera giunta senza accuse giudiziarie (un eccesso di legalità che probabilmente non trova paragoni storici in Italia), trovò l'immediato plauso entusiasta dell'Italia dei Valori (Pisicchio e Zazzera) da una parte, le critiche del PDL (Quagliarello e Fitto) e di Marco Travaglio dall'altra (per le mancate dimissioni del "rivoluzionario gentile" Vendola) e i malumori del PD nel mezzo.
    Tra le critiche del centrodestra pugliese possiamo annoverare una storica dichiarazione dei capigruppo di FI, AN e Puglia Prima di Tutto:
    "Oggi, prima con il dimissionamento forzato dell’assessore alla Sanità, poi con la sospensione del manager della più grande asl della Puglia e, infine, con l’azzeramento della giunta, Vendola conferma ai pugliesi di aver governato con modalità diametralmente opposte a quelle promesse nel 2005 quando parlava tronfio di trasparenza, paludi da bonificare, moralità".

    Come dire che dimissioni forzate degli indagati e collaborazione con la magistratura sono procedure che contrastano con la trasparenza e la moralità. Che invece coincidono con gli attacchi ai magistrati inquirenti e le leggi salva-qualcuno.

    Critiche queste del centrodestra che però, alla luce delle ultime perquisizioni alle sedi dei 5 partiti di centrosinistra locali, letteralmente esplodono, disintegrando l'immagine della sinistra pugliese ed esaltando quella candida e virtuosa della destra.
    Eppure tali critiche dimenticano di citare la posizione nello stesso filone d'inchiesta dello stesso Fitto, ministro del governo Berlusconi, su cui pendono diversi capi d'accusa relativi a due indagini: una per turbativa d'asta e l'altra per associazione a delinquere, concorso in corruzione, finanziamento illecito ai partiti, falso e peculato. La Procura di Bari ha emanato un avviso di garanzia per entrambe ed una richiesta d'arresto per la seconda, quest'ultima rigettata dalla Camera dei Deputati grazie alle norme sull'immunità parlamentare (457 favorevoli su 462 presenti).

    L'indagine che ora vede sotto la lente dei PM di Bari i partiti di centrosinistra è stata resa possibile grazie alle intercettazioni telefoniche raccolte nel corso di mesi, che hanno portato gli inquirenti a scoperchiare un vaso di Pandora ricco di presunti finanziamenti illeciti, corruzioni e legami mafia-politica, ancora tutti da dimostrare.
    Intercettazioni telefoniche. La chiave di volta. Le stesse che, se fosse stato in vigore il DDL Alfano sulle intercettazioni, non sarebbero mai esistite.
    Con sommo rammarico del centrodestra stesso, che ora invece può giovarsi della loro esistenza.

    Ma il ruolo del ministro Alfano non termina qui. Già, perché il Ministro della Giustizia si è reso protagonista di un atto decisamente controverso lo scorso 31 marzo, quando inviò ispettori ministeriali presso la Procura di Bari nel tentativo di rilevare alcune possibili irregolarità nelle due inchieste che vedono coinvolto il collega deputato e ministro Raffaele Fitto.

    Un tentativo di salvataggio in extremis di un collega ministro che potrebbe essere interpretato come un uso privatistico del ruolo pubblico. Ma sappiamo che non è così e che è un diritto riconosciuto ad ogni cittadino indagato per qualche reato. Purché abbia un amico Ministro della Giustizia.

    fonte: http://www.reportonline.it/2009080122727/c...o-pugliese.html
     
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  11. lupog
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    beh Gino devo essere sincero : la ricostruzione della vicenda fatta nell'articolo postato non mi convince tanto. Anzitutto perchè risale all'agosto del 2009 e nel frattempo vi è stata un evoluzione della situazione anche per quel che riguarda Vendola, come ben riportato dall'articolo della Sarzanini . Ma questo per ora interessa marginalmente anche perchè le rsponsabilità di Vendola sono tutte da accertare e la magistratura farà le sue valutazioni.

    le mie perplessità cominciano nel momento dal momento in cui l'autore dell'articolo tace completamente sulle esplicite pressioni fatte da Vendola sui magistrati. E questo come già detto dal punto di vista politico ha una sua indubbia rilevanza.
    Inoltre non si dice che Tedesco era stato nominato assessore alla sanità nonostante su di lui ci fossero già sospetti di un potenziale conflitto di interessi visto che la moglie e i figli hanno partecipazioni azionarie in alcune società che commercializzano in Puglia prodotti farmaceutici e parafarmaceutici e per risolvere il conflitto di interessi, costituisce una nuova societa` di apparecchiature elettromedicali che nel corso del suo mandato incrmenta il fatturato del 30% in un anno. ( fonte: wikipedia)
    Ancora meno convincente è il tentativo di separare nettamente le responsabilità politiche di Vendola da quelle di Tedesco; il presidente della regione dispone di ampi poteri di indirizzo nei confronti della Giunta e dei singoli assessorati e se Vendola non era d'accordo con le politiche del suo assessore lo avrebbe potuto immediatamente sostituire, cosa avvenuta invece solo in seguito all'emergere dei problemi giudiziari a carico dello stesso Tedesco. E qui veniamo all'altra mezza verità: è vero che Tedesco si è dimesso prima dell'arrivo dell'avviso di garanzia ma non si dice che ciò è avvenuto dopo che si era già diffusa la notizia dello svolgimento di indagini a suo carico. E nel frattempo Tedesco provvederà a immunizzarsi adeguatamente acquisendo un posto di senatore
     
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    Sono perfettamente d' accordo con Lupo, al di là dei fatti giudiziari ci sono due forti critiche da portare a Vendola, sia il grido al complotto gudiziario, sia la sottovalutazione del conflitto di interesse nella nomina dell' assessore alla sanità, sono comportamenti che un personaggio come Vendola , per altro con molti aspetti positivi, dovrebbe lasciare ad altri ambienti politici

    Comunque , se si dovesse credere ai sondaggi di Crespi ( e, come diceva Mina, sottolineo se :D ) non sembra che gli vada male

    http://www.clandestinoweb.com/sondaggi-da-...oli-borton.html
     
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  13. belfagorgino
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    CITAZIONE (lupog @ 28/2/2010, 15:11)
    beh Gino devo essere sincero : la ricostruzione della vicenda fatta nell'articolo postato non mi convince tanto. Anzitutto perchè risale all'agosto del 2009 e nel frattempo vi è stata un evoluzione della situazione anche per quel che riguarda Vendola, come ben riportato dall'articolo della Sarzanini . Ma questo per ora interessa marginalmente anche perchè le rsponsabilità di Vendola sono tutte da accertare e la magistratura farà le sue valutazioni.

    Ammetto che l'articolo è un po fazioso oltre ad essere spudoratamente pro-Vendola.
    Sicuramente Vendola non si è comportato, diciamo, in modo elegante non nei confronti della magistratura nel suo insieme, ma verso un PM accusato senza mezzi termini di "conflitto d'interessi" (questo almeno mi pare di aver capito).
    Per quanto riguarda i fatti riportati nell'articolo, al di la della faziosità, mi sembra che alcuni passaggi corrispondano alla reltà di quel che successe all'epoca.
    Ora, in non sono il difensore di Vendola ne tanto meno voglio esserlo, ma considerandomi garantista a 360°, prima di esprimere giudizi sulla condotta "politica" di Vendola, aspetterò i vari gradi di giudizio.
    Nel frattempo, e ribadendo il fatto che io sono di estrazione politica esattamente opposta rispetto al Governatore della Puglia, posso affermare che Vendola fino ad oggi ha ben governato, se poi anche lui l'ha fatto scendendo a patti con il diavolo, vorrà dire che taglieremo la testa anche a lui, ma resta comunque il dato di fatto che attualmente Vendola gode dell'appoggio, trasversale, della maggior parte dei pugliesi. ;)
     
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  14. lupog
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    CITAZIONE (belfagorgino @ 28/2/2010, 16:12)
    Ora, in non sono il difensore di Vendola ne tanto meno voglio esserlo, ma considerandomi garantista a 360°, prima di esprimere giudizi sulla condotta "politica" di Vendola, aspetterò i vari gradi di giudizio.

    sul garantismo siamo d'accordo Gino e infatti dal punto di vista giudiziario ribadisco che è la magistratura a doversi esprimere.
    Il garantismo però non riguarda il profilo politico di Vendola e su questo è legittimo esprimere valutazioni indipendentemente dall'andamento delle vicende processuali.
    Ugualmente indiscustibile la legittimità della sua candidatura per le Regionali, nel momento in cui l'investitura è avvenuta tramite le primarie.
    Se i pugliesi apprezzano il suo operato nulla da dire; l'importante però è che non vi siano reticenze nelll'informare e che certi particolari importanti non vengano sottaciuti e poi ciascun cittadino gli darà la rilevanza che più ritiene opportuna. Da qui il mio intervento sul merito di come venivano ricostruiti i fatti in quell'articolo :)

    Edited by lupog - 28/2/2010, 16:45
     
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  15. belfagorgino
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    CITAZIONE (lupog @ 28/2/2010, 16:35)
    CITAZIONE (belfagorgino @ 28/2/2010, 16:12)
    Ora, in non sono il difensore di Vendola ne tanto meno voglio esserlo, ma considerandomi garantista a 360°, prima di esprimere giudizi sulla condotta "politica" di Vendola, aspetterò i vari gradi di giudizio.

    sul garantismo siamo d'accordo e infatti dal punto di vista giudiziario ribadisco che è la magistratura a doversi esprimere.
    Il garantismo però non riguarda il profilo politico di Vendola è su questo è legittimo esprimere valutazioni indipendentemente dall'andamento delle vicende processuali

    Certo certo ;) . Il riferimento alla condotta politica di Vendola era riferito alle vicende giudiziarie di cui è oggetto, non alla sua valutazione complessiva.
    Chiedo scusa per non essere stato più preciso. :ok:
     
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29 replies since 10/8/2009, 14:14   903 views
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