IL VATICANO SI OPPONE ALL'ORA DI RELIGIONE MULTICONFESSIONALE

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  1. lupog
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    L'insegnamento dell'ora di religione nelle scuole non può essere sostituito "con un insegnamento del fatto religioso di natura multiconfessionale o di etica e cultura religiosa": lo afferma la Congregazione vaticana per l'Educazione cattolica, in una lettera inviata nel maggio scorso alle conferenze episcopali di tutto il mondo e che sta circolando in questi giorni, in vista dell'apertura dell'anno scolastico.

    Il documento vaticano si riferisce a tutta la realtà mondiale e non solo all'Italia; parla dell'ora di religione insegnata nella scuole cattoliche, in paesi dove magari prevale un'altra fede, e dell'ora di religione insegnata nelle scuole pubbliche, in paesi a maggioranza cattolica. "In una società pluralista, il diritto alla libertà religiosa - si legge nel testo - esige sia l'assicurazione della presenza dell'insegnamento della religione nella scuola, sia la garanzia che tale insegnamento sia conforme alle convinzioni dei genitori". "I diritti dei genitori - continua il documento, citando il Concilio Vaticano II - sono violati se i figli sono costretti a frequentare lezioni scolastiche che non corrispondono alla persuasione religiosa dei genitori o se viene loro imposta un'unica forma di educazione dalla quale sia completamente esclusa la formazione religiosa". "La marginalizzazione dell'insegnamento della religione nella scuola - prosegue la lettera vaticana - equivale, almeno in pratica, ad assumere una posizione ideologica che può indurre all'errore o produrre un danno agli alunni". "Inoltre - avverte - si potrebbe creare anche confusione o generare relativismo e indifferentismo religioso se l'insegnamento della religione fosse limitato ad un'esposizione delle diverse religioni, in un modo comparativo o 'neutro'". Nella libertà di religione, spiega il Vaticano, rientra anche "la libertà di ricevere, nei centri scolastici, un insegnamento religioso confessionale che integri la propria tradizione religiosa nella formazione culturale e accademica propria della scuola". Invece, "la natura e il ruolo dell'insegnamento della religione nella scuola è divenuto oggetto di dibattito e in alcuni casi di nuove regolamentazioni civili, che tendono a sostituirlo con un insegnamento del fatto religioso di natura multiconfessionale o di etica e cultura religiosa, anche in contrasto con le scelte e l'indirizzo educativo che i genitori e la Chiesa intendono dare alle nuove generazioni".
     
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  2. **Nefertiti**
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    Assolutamente in disaccordo col Vaticano....
    In uno stato laico possono confessarsi diversi credo e per tal motivo non vedo il perche debba essere data la priorita al cattolicesimo per l'insegnamento nelle scuole...tutte le confessioni dovrebbero avere stessa importanza e valenza e pertanto vanno studiate anche quelle diversamente da quanto afferma la Chiesa....
     
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  3. Cornelio Scipione.
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    premetto che sono ateo e laico,e credo che la nostra ora di religione, che effettivamente si tratta di storia del cristianesimo, debba essere trasformata in Storia delle religioni.

    Viviamo in uno stato laico, e anche se la maggior parte della gente è di fede cristiana,credo che gli studenti debbano studiare anche le altre religioni, e non trasformare quest'ora in una lezione di serie B, perchè la storia delle religioni è anche la nostra storia e se c'è in giro tanto razzismo e tanta intolleranza, è colpa dell'ignoranza anche in queste materie , perchè vedono il diverso come un qualcosa di pericoloso, senza capire che il loro pericolo sta solo nella loro testa perchè "non conoscono".
    Se i ragazzi sapessero , credo che rivaluterebbero la loro visione del mondo, capirebbero che ogni cultura , ogni popolo sviluppa in base alla loro storia, al loro ambiente, politiche e credi diversi.

    questo disagio sociale che piano piano prevale sempre di più , non è altro che causato dall'ignoranza della gente e nel suo piccolo, l'ora di storia delle religioni , se fatta bene, potrebbe colmare uno di quei tanti abissi culturali che la maggior parte della gente ha e che manifesta purtroppo nel peggiore dei modi.

    Edited by Cornelio Scipione. - 10/9/2009, 14:22
     
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    Sono abbastanza d' accordo con Scipione, dico abbastanza perchè è chiaro che in una storia delle religioni in italia maggiore spazio dovrebbe essere dato a quella più diffusa , ovviamente ( e su questo penso che ci sia identità con Scipione) una cosa è l' insegnamento della storia delle religioni , sia pure con una particolare attenzione per quella più difusa, altro è fare del catechismo . Si insegna storia della filosofia , magari il ministero sceglie quali filosofi studiare di più e quali di meno ma non sceglie a quale corrente filosofica si devono indirizzare i ragazzi, anzi sarebbe bene che non lo facesso neppure il professore, ma per lo meno non si scelgano i professore in base alle lorto convinzioni, come si fa per l' ora di religione ( e chi li sceglie non è neppure lo Stato).
    E' poi orribile il passaggio "In una società pluralista, il diritto alla libertà religiosa esige .... la garanzia che tale insegnamento sia conforme alle convinzioni dei genitori".
    Il diritto alla libertà religiosa a mio modesto avviso impone che per lo meno la scuola dia gli strumenti per far matutra proprie convinzioni !
     
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    CITAZIONE (lupog @ 10/9/2009, 11:31)
    "I diritti dei genitori - continua il documento, citando il Concilio Vaticano II - sono violati se i figli sono costretti a frequentare lezioni scolastiche che non corrispondono alla persuasione religiosa dei genitori o se viene loro imposta un'unica forma di educazione dalla quale sia completamente esclusa la formazione religiosa".

    cito queste parole, che da sole bastano ad accusare chi di dovere di ipocrisia e intenzioni come minimo truffaldine. Scusate, cerchiamo di capirci. I diritti dei genitori sono violati se i figli sono costretti a frequentare lezioni scolastiche che non corrispondono alla persuasione religiosa dei genitori, quindi i diritti dei genitori sono violati anche quando sono costretti a sorbire una messa a scuola giusto? Bene, mi fa piacere, lo dico più o meno da quando frequentavo il primo liceo (ai tempi ero anche ministrante, quindi non accusatemi di anticlericalismo militante...almeno allora). Quindi i diritti dei genitori sono violati anche a causa del crocifisso nella aule giusto? Ma allora perchè quelli dell'uaar sono cattivi se sostengono proprio la stessa cosa.

    Ops....da ingenuo ho pensato che questo ragionamento si applicasse a qualsiasi credo religioso, invece vale solo se si parla di fedi diverse da quella della CCAR. Bah....
     
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    Concordo in pieno con le critiche di Lucrezio e Libero.
     
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