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Cornelio Scipione..
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Lo scontro di culture tra quella Romana e quella Longobarda fu estremamente violenta, con conseguenze incalcolabili per la storia linguistica , artistica e culturale.
I longobardi saccheggiarono e spogliarono Chiese, uccisero sacerdoti,uccisero la classe aristocratica Romana, rasero al suolo città intere e sterminarono la popolazione; questo è quello che ci dice lo storico Paolo Diacono.
Vi fu la scomparsa totale dell'arte nel VII secolo.
Il capitello che era indispensabile nell'arte romana e nel medioevo non viene abbandonato, ma anzi viene imitato nello stile, ma la scomparsa degli artisti e di specialisti, e il lavoro quindi viene indirizzato verso degli artigiani che però si limitavano a copiare nel miglior modo a loro possibile gli stili ionici e corinzi, ma senza molta fortuna.
Le prime forme d'arte introdotte dai Longobardi sono riscontrabili negli indumenti e sulle armi con il quale il defunto veniva sepolto.
I Longobardi usavano decorare i propri materiali con motivi vegetali, ma soprattutto animali: questo stile col tempo diverrà policromo (più colori) e questo influenzerà buona parte dell'Europa.
Possiamo leggere una progressiva acculturazione dei Longobardi grazie all'impiego sempre più frequente di caratteristiche mediterranee: tipiche di questo processo sono le crocette in lamina d'oro dei Longobardi che venivano inserite nei sudari funebri.
Per molto tra l'arte classica e l'arte longobarda vi fu un parallelismo destinato però ad incontrarsi nel tempo, e un esempio è proprio a Milano, quando i longobardi si sono convertiti al cattolicesimo.
Importante centro artistico e culturale longobardo è Benevento, in particolare la Chiesa di Santa Sofia di Benevento e il Monastero di Montecassino per la sua grande biblioteca e l'attività scrittoria dei monaci benedettini..