Marrazzo ricattato

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  1. **Nefertiti**
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    Marrazzo ricattato, presi 4 carabinieri Lazio/ Video hard, spunta un trans




    ROMA - Un filmato che ritrae il presidente del Lazio Marrazzo in un momento di intimità. Un ricatto con la richiesta di 50mila euro per non diffondere le immagini. L'arresto di quattro carabinieri a Roma. Questi gli elementi dell'indagine nata per caso sei mesi fa grazie a intercettazioni legate a un'altra inchiesta e sfociata nell'interrogatorio del governatore e nei successivi arresti.



    INCONTRO PRIVATO - I quattro carabinieri della stazione Trionfale di Roma, definiti «mele marce» dal comandante provinciale Vittorio Tomasone, avrebbero chiesto a Piero Marrazzo il pagamento di un riscatto (50mila euro in quattro tranche e su assegni che tuttavia non sarebbero mai stati incassati e che il governatore smentisce categoricamente di aver pagato) per non diffondere il video - girato con un telefonino - che ritrae il governatore del Lazio nell'appartamento di una persona con cui si stava intrattenendo in intimità e che avrebbe già incontrato altre volte. All'appuntamento sarebbe stato presente anche un transessuale. Resta da chiarire se il video sia stato girato dai carabinieri, entrati per un controllo, o, come gli stessi militari avrebbero dichiarato, da un altro transessuale che poi lo avrebbe dato ai militari. In sostanza, quello che dovranno chiarire le indagini del Ros è se il controllo nell'appartamento sia stato casuale o meno. Il video risalirebbe proprio alla mattina dell'irruzione dei militari nella casa, avvenuta ai primi di luglio.

    ASSEGNI FIRMATI DA MARRAZZO - Negli atti dell'indagine sul ricatto al presidente della Regione Lazio ci sarebbero anche assegni, firmati dallo stesso Marrazzo e mai incassati. Secondo quanto si è appreso gli assegni, per una cifra che sfiora i 50 mila euro, sono al centro di due versioni contrastanti fornite da Marrazzo e dagli arrestati. Questi ultimi, si è appreso da indiscrezioni investigative, avrebbero sostenuto che il denaro sarebbe stato "offerto" dal presidente della regione Lazio e non estorto con ricatto. Da luglio ad oggi, si è appreso, nessuna denuncia in merito alla vicenda è stata fatta da Marrazzo.

    «RESTO AL MIO POSTO» - Marrazzo si dice amareggiato ma assicura di voler restare al proprio posto. «È stato sventato un tentativo di estorsione basato su una bufala. Sono amareggiato e sconcertato per come a pochi mesi dalle elezioni si tenti di infangare l'uomo Marrazzo per colpire il presidente Marrazzo - ha commentato -. Ringrazio la magistratura e la stessa Arma dei carabinieri per la serietà del loro operato». Poche ore dopo, da Frosinone dove ha partecipato a un incontro sul sistema aeroportuale del Lazio, Marrazzo è tornato sull'argomento, sottolineando di non avere intenzione di dimettersi: «Non ero informato dei fatti, non sono stato oggetto di ricatto e tutte le altre illazioni di cui ho letto, a mio giudizio sono false. Ora pretendo il massimo rispetto sull'argomento. Continuerò ad essere presidente con serenità e rinnovata determinazione non lasciandomi intimidire, ma come uomo mi faccio delle domande».

    «NO COMPLOTTO POLITICO» - Per arrivare ai quattro arresti i carabinieri di Roma e i Ros hanno svolto indagini serrate per tre giorni, notti comprese. Una prima informativa è stata spedita ai magistrati che conducono l'indagine, poi è stato sentito Marrazzo. Secondo la Procura di Roma è stato svolto un «lavoro investigativo rapido e preciso che non ha messo in luce alcun complotto di natura politica ai danni del presidente della Regione». La vicenda, si spiega, si inquadra in un contesto di criminalità comune che vede coinvolti tutori delle forze dell'ordine. I sottufficiali saranno interrogati sabato nel carcere di Regina Coeli dal gip Sante Spinaci che dovrà decidere sulla richiesta di misure cautelari in carcere. L'inchiesta è coordinata dal procuratore Giovanni Ferrara, dall'aggiunto Giancarlo Capaldo e dal pm Rodolfo Sabelli.

    LA RAPINA E IL FILMATO - Oltre che di estorsione, i quattro sono accusati di aver rapinato il governatore. Due di loro sarebbero entrati nell'appartamento dove si trovava Marrazzo e avrebbero preso i soldi dal suo portafogli. Inoltre agli atti dell'indagine c'è il filmato di alcuni minuti: gli inquirenti l'hanno intercettato mentre era nella disponibilità di un mediatore a Milano, ma occorre verificare chi lo abbia girato e consegnato ai militari che hanno ricattato Marrazzo. Prima il video sarebbe stato offerto a diverse testate giornalistiche, ma nessuna ha accettato di acquistarlo. Gli inquirenti stanno inoltre accertando l'eventuale presenza di cocaina nell'appartamento dove è avvenuto l'incontro intimo.

    «ISOLATE LE MELE MARCE» - «Gli arrestati sono quattro mele marce che abbiamo immediatamente scoperto e isolato dalla istituzione alla quale non sono degni di appartenere» dice il comandante provinciale dei carabinieri Vittorio Tomasone, che sottolinea come «nel corso di alcuni accertamenti sono emersi elementi di responsabilità sull'attività illecita dei quattro militari. Per questo motivo, nel riferire immediatamente alla magistratura quanto stava avvenendo, i quattro sono stati sospesi dal servizio dell'Arma dei carabinieri». Tomasone ha aggiunto che sull'intera vicenda che ha visto coinvolto il presidente del Lazio «non è possibile fornire altri particolari se non quello che l'indagine che ha portato al fermo della Procura di Roma dei quattro militari è nata all'interno dell'Arma dei carabinieri. Un'indagine rapida e rigorosa, che ha permesso così di isolare le quattro mele marce».

    corriere.it

    Quattro carabinieri sono stati arrestati a Roma per l’estorsione ai danni del presidente della regione Lazio, Marrazzo, del Pd. I quattro, arrestati dai Ros, secondo l’accusa avevano messo in pedi una associazione a delinquere specializzata in estorsione a personaggi pubblici. Marazzo sarebbe stato ricattato con la minaccia di diffondere un video in cui era ripreso durante un incontro intimo: prezzo, 80 mila euro. Marazzo, interrogato in Procura, ha detto di non avere mai avuto la percezione che i 4 fossero carabinieri. L’inchiesta è nata da un’altra indagine giudiziaria con delle intercettazioni telefoniche.

    Per quattro volte, l’esponente istituzionale secondo gli investigatori avrebbe pagato 20 mila euro (80 mila in tutto) perché quel video in cui si racconta una sua relazione privata non venisse distribuito. Ma interrogato il governatore avrebbe sempre smentito di aver ceduto al ricatto. La banda prende contatti con una società di produzione di Milano, per tentare di vendere una copia di quel filmato.

    IL FILMATO HARD: COCA E TRANS. Il video, oggetto della trattativa, documenterebbe un momento intimo di Piero Marrazzo con una persona misteriosa in un locale o più probabilmente nella casa della persona in questione. E spunta un trans. Secondo quanto rivela Libero il filmato sarebbe stato girato con il telefonino, a giudicare dalla qualità. Il governatore sarebbe stato immortalato in boxer, mentre il suo compagno (o compagna) sarebbe a petto nudo e sdraiata sul letto. Pare che nell'appartamento, in un'inquadratura troppo rapida per esserne certi, sembra esserci una piccola quantità di polvere bianca. I Carabinieri sarebbero entrati in possesso di quel video nel corso di una perquisizione a casa di un pregiudicato trovato morto. Un uomo con una lunga fedina penale alle spalle e che aveva già provato, numerose volte, a vendere il video compromettente a diversi giornali.

    I quattro carabinieri si sarebbero presentati in borghese nella casa dell'incontro, e avrebbero filmato quella relazione, facendo irruzione in una abitazione privata. Il governatore non avrebbe capito con chi aveva a che fare. Insomma, chi erano quei quattro personaggi senza divisa che hanno fatto irruzione senza presentarsi. Quando i ricattatori si sono fatti sotto stabilendo il prezzo per consegnare il video, Marrazzo avrebbe ritenuto di dover pagare pensando di uscire dall’incubo. Ma non è stato così, visto che i quattro carabinieri hanno poi tentato di vendere una copia del video a unasocietà di produzione di Milano.

    "SONO AMAREGGIATO". È stato sventato un tentativo di estorsione basato su una bufala. Sono amareggiato e sconcertato per come a pochi mesi dalle elezioni si tenti di infangare l'uomo Marrazzo per colpire il Presidente Marrazzo". È questo il commento del Presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo all'arresto dei carabinieri. Il Presidente aggiunge solo che "ringrazia la magistratura e la stessa Arma dei carabinieri per la serietà del loro operato". È questo il commento del Presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo all’arresto dei carabinieri. Il Presidente aggiunge solo che "ringrazia la magistratura e la stessa Arma dei carabinieri per la serietà del loro operato".



    Che ne pensate?
    Analogie con il caso Berlusconi?

     
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  2. gautier sans avoir
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    non penso che sia una storia che faccia parlare molto tv e quotidiani,ci sono in ballo le dimissioni di Tremonti, le primarie PD il caso consorte Mastella.................al massimo di privacy ne potremo parlare più avanti infatti ognuno na casa sua penso che sia libero di farsi gli affari suoi!!!!


    intanto ora è giusto come sia che i 4 Carabinieri stiano in gabbia, (se è tutto vero )
    diciamo anche che potrebbe valere un ottima puntata di Ballarò o anno zero un caso del genere. :dev:

    Edited by _SmokY_ - 23/10/2009, 22:51
     
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  3. **Nefertiti**
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    CITAZIONE (gautier sans avoir @ 23/10/2009, 19:52)
    diciamo anche che potrebbe valere un ottima puntata di Ballarò o anno zero un caso del genere. :dev:

    Dici? io pensavo che essendo della stessa parte politica di Santoro invece,avrebbe evitato di parlarne.... :P :shifty:
     
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  4. gautier sans avoir
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    spero proprio che continuino a fare ciò che gli riesce meglio, quindi solo quello che hanno fatto fino ad ora........e niente più!! :rolleyes:
    :shifty:
     
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  5. lupog
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    le alternative sono due:

    1) il fatto è vero:

    dei carabinieri in possesso di un video comromettenti sulla vita personale di Marrazzo lo ricattano. Ora il fatto grave non è che Marrazzo sia andato a letto con squinzie o travestiti. Questi sono fatti suoi. Ma che per tacere le sue sbandate non abbia denunciato il ricatto o addirittura ceduto all'estorsione, con l'aggravante che sapeva che questa proveniva da esponenti della forze dell'ordine. Esattamente come nel caso di Berlusconi il fatto grave era che lui mentisse sulle sue relazioni o addirittura ricompensasse la disponibilità delle ragazze promettendo favori o candidature elettorali. Quindi se questo scenario dovesse risultare vero ritengo doveroso chiedere le sue dimissioni


    2) Marrazzo dice la verità. E 'falso il video, falso l' assegno o la firma con cui sarebbero stati pagati i ricattatori. Si tratterebbe dunque di una montatura per fare fuori il presidente della regione in vista dell'ormai prossima tornata elettorale. Dando per buona questa ipotesi io prenoto subito un volo sola andata per qualche atollo del Pacifico, perchè in un paese dove succedono queste cose non si può vivere.

    Aspettiamo

    Edited by lupog - 24/10/2009, 16:47
     
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  6. lupog
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    L’irruzione e la coca nella casa di Natalie
    Marrazzo: «Non mi rovinate». E firma tre assegni da 20 mila euro. Filmato per 90 secondi con solo una camicia



    ROMA — Il filmato parte dalla camera da letto. Si vede un uomo che indossa soltanto una camicia, accanto ha un transessuale seminudo. «Favorite i documenti» intima una voce fuori campo. L’uomo sgrana gli occhi. «Non mi rovinate, non mi fate del male» risponde. Poi va verso un tavolino. Poco dopo vengono inquadrate alcune strisce di cocaina e una piccola cannula per aspirarla. Accanto c’è un tesserino della Regione Lazio che viene «zoomato » per captarne i dettagli. È intestato a Piero Marrazzo. È lui l’uomo ripreso con un telefonino all’interno dell’appartamento che si trova in via Gradoli, zona nord di Roma.

    Il video dura un minuto e mezzo ed è servito a tenerlo poi sotto ricatto. Perché in quel momento il Governatore, minacciato e per questo preso dal panico, consegna ai due militari che hanno compiuto l’irruzione tre assegni per un totale di 20.000 euro. Titoli che non risultano incassati, ma che da quel momento lo hanno messo in scacco. Sono i primi di luglio. Marrazzo lascia l’appartamento e decide di non denunciare quanto è successo. Probabilmente non sa che sarà costretto a incontrare nuovamente queste persone, a soddisfare alcune loro richieste. Non può neanche immaginare che cosa accadrà in seguito.

    Per le immagini 140.000 euro - Circa un mese dopo la vicenda finisce al centro di un’inchiesta. La versione ufficiale accredita l’ipotesi che gli accertamenti siano cominciati captando casualmente una conversazione durante la quale si parlava di vendere a un giornale o a una tv «il video di un politico molto noto con un trans». Ma non è escluso che sia stata invece una «soffiata» a mettere gli investigatori del Ros, il Raggruppamento operativo speciale dell’Arma, sulla pista giusta. Nelle carte processuali sin qui raccolte si rintraccia comunque il filo di una storia che ha ancora molti punti oscuri, soprattutto per le versioni discordanti dei protagonisti.

    La persona che al telefono offre il materiale si chiama Antonio Tamburrino è un giovane carabiniere in servizio alla Compagnia Trionfale. Le sue parole forniscono la traccia per individuare i tre complici: Luciano Simeone, Carlo Tagliente e Nicola Testini. Si scopre che pure loro sono carabinieri. Si attivano così altre intercettazioni, i quattro vengono pedinati. Le conversazioni registrate dimostrano che i tentativi per piazzare il filmato sono continui. Si parte da una richiesta iniziale di 140.000 euro, ma poi le pretese sono sempre più modeste. Ad aiutarli c’è Max Scarfone. È il paparazzo diventato noto per aver immortalato il portavoce del governo Prodi Silvio Sircana mentre si avvicinava con l’auto a un transessuale. Agli inizi di luglio viene contattata la direzione del settimanale Oggi. Un inviato esamina il filmato, ma dopo qualche giorno comunica di non essere interessato. Si prova con alcuni quotidiani, ancora una volta senza successo.

    Il 5 ottobre scorso Tamburrino parte per Milano. Il biglietto del treno è stato acquistato via internet dalla società Photo Masi. Gli accertamenti entrano nella fase finale. Qualche giorno dopo Scarfone viene convocato per un interrogatorio. Conferma il viaggio dell’amico. «Altre copie del video — dichiara — sono state consegnate ad alcune testate e gruppi editoriali». Il 20 ottobre scattano le perquisizioni. Nella sede della Photo Masi il Ros rintraccia un dvd che contiene le immagini. Nulla viene invece trovato invece a casa dei carabinieri indagati, alimentando il sospetto che l’originale duri molto più a lungo e per questo sia stato nascosto.

    «Il festino con la cocaina»- I carabinieri negano. La loro versione dei fatti viene ricostruita dal pubblico ministero nell’ordinanza di fermo: «Gli indagati hanno sostenuto che il video sarebbe stato loro consegnato da Gianguarino Cafasso, soggetto a contatto con alcuni transessuali, deceduto per cause naturali nel settembre scorso. Tagliente fornisce un particolare ulteriore: nei primi giorni del mese di luglio, egli e Simeone furono avvisati da Cafasso che presso un’abitazione romana era in corso un festino con alcuni transessuali. Entrarono nell’appartamento, si qualificarono come carabinieri e riconobbero Marrazzo che gli chiese di mantenere riserbo sull’accaduto. Poi andarono via e soltanto dopo ricevettero da Cafasso il filmato realizzato in una occasione diversa rispetto a quella del loro intervento». A questa ricostruzione i magistrati non danno alcun credito. Il giorno dopo viene ascoltato il presidente della Regione.

    Così il magistrato nel provvedimento sintetizza il suo interrogatorio: «In un giorno ai primi di luglio scorso, mentre Marrazzo si tratteneva all’interno di un appartamento in compagnia di tale Natalie, fecero ingresso due uomini che si presentarono come carabinieri. Gli stessi, con modi palesemente intimidatori, si fecero consegnare dalla parte lesa il portafoglio contenente, oltre a una somma di denaro, i documenti di identità e chiesero una somma ingente, lasciando intendere, in caso di rifiuto, gravi conseguenze. La vittima rifiutò di versare denaro contante, ma rilasciò tre assegni dell’importo complessivo di 20.000 euro. Prima di andare via i due lasciarono un numero di cellulare chiedendo di essere contattati in quanto volevano altri soldi». Il Governatore ammette dunque di aver pagato, cedendo così al ricatto. Scrive ancora il magistrato: «Marrazzo aggiunge che una volta recuperato il proprio portafogli, mancava la somma di 2.000 euro che vi custodiva. Inoltre Natalie appariva contrariata, come se i due si erano impadroniti anche di una somma di ulteriori 3.000 euro (il prezzo della prestazione ndr ) che era stata lasciata su un tavolino. Sempre secondo tali dichiarazioni, nella stanza era presente anche polvere bianca che il teste ( Marrazzo ndr ) identifica come cocaina, pur non avendone fatto uso. Riferisce poi che non fu lui a collocare il suo tesserino nella posizione che si vede nel video e deve pertanto ritenersi che il documento fu asportato dai militari, collocato accanto alla polvere e intenzionalmente filmato».

    «Ho pagato per paura dell’arresto» - Alla fine Marrazzo dichiara: «C’era la cocaina, ho pagato perché avevo paura di essere arrestato». Alle 15 del giorno successivo gli investigatori si presentano nella caserma del Trionfale e ammanettano i loro quattro colleghi. Agli atti ci sono già le tracce degli altri contatti con il presidente della Regione per chiedere alcuni favori. Gli accertamenti dovranno adesso stabilire se Marazzo gli abbia versato anche soldi in contanti. I militari finiti in carcere non hanno mai messo all’incasso gli assegni, dunque è possibile che li abbiano utilizzati come strumento di pressione per ottenere altro ed è su questo che si concentrano le verifiche. Del resto è stato lo stesso Scarfone a raccontare che «hanno a disposizione ingenti risorse patrimoniali». Il governatore ha detto di aver presentato una denuncia di smarrimento di quei titoli pochi giorni dopo la consegna. Finora questa sua affermazione non ha però trovato riscontro.

    http://www.corriere.it/cronache/09_ottobre...44f02aabc.shtml

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    se queste indiscrezioni si rivelassero vere Marrazzo deve dimettersi. questo da un punto di vista politico.
    Da un punto di vista umano gli auguro di rimettersi in sesto perché è chiaro che vista la situazione mantenere lo scranno di Presidente è l'ultimo dei suoi problemi :(
     
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    Perfettamente d' accordo con Lupo.
    Anche se quanto riportato dal corriere fosse vero solo in parte una persona che si comporta così non può conservare delle respomsabilità di quel livello . Certo non sono quelle di un presidente del consiglio , ma purtuttavia i pericoli di ricattabilitità, la frequentazione con ambienti ai margini della legalità non permettono di continuare.

    Ovviamente, fuori dalla politica, la solidarietà umana ad un padre di famiglia che ha fatto un errore è tutto un altro discorso,
     
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  8. lupog
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    Il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo si e' autosospeso. I suo poteri sono stati delegati al vicepresidente Esterino Montino.'Ho deciso di autosospendermi immediatamente - ha detto Marrazzo - e ho conferito al vicepresidente la delega ad assumere la provvisoria responsabilita' di governo e rappresentanza'. 'Ho detto la verita' ai magistrati prima che la vicenda fosse di pubblico dominio. E' una vicenda personale in cui sono entrate debolezze inerenti la mia sfera privata'.

    FONTE:ANSA

     
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    ci sono schieramenti dove chi si trova in posizioni poco chiare fa un passo indietro e schieramenti dove chi , nella stessa situazione, rimane dov' è , insulta e minaccia tutti gli altri.
    Purtroppo in italia sono più popolari i secondi :cry:
     
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  10. **Nefertiti**
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    CITAZIONE (lucrezio52 @ 24/10/2009, 18:55)
    ci sono schieramenti dove chi si trova in posizioni poco chiare fa un passo indietro e schieramenti dove chi , nella stessa situazione, rimane dov' è , insulta e minaccia tutti gli altri.
    Purtroppo in italia sono più popolari i secondi :cry:

    Io piu che di schieramenti parlerei di personalita...non farei di tutta un' erba un fascio,non pochi gli scandali che hanno visto protagonista gente di sinistra (D'alema,Prodi-la famosa scalata-,ecc)che poi è rimasta ben salda sulla poltrona...e viceversa....

    Con questo non giustifico certo Silvio sia ben chiaro,anzi.... <_<

    :ok:
     
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  11. gautier sans avoir
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    quotando Lupo:Da un punto di vista umano gli auguro di rimettersi in sesto perché è chiaro che vista la situazione mantenere lo scranno di Presidente è l'ultimo dei suoi problemi :(

    quotando Lucrezio:Ovviamente, fuori dalla politica, la solidarietà umana ad un padre di famiglia che ha fatto un errore è tutto un altro discorso,

    e dato che il discorso nuovamente è andato a finire li, alla faccia della libertà di stampa lasciamo che gli organi inquirenti faccino (scusate il congiuntivo alla LAPO ELKANN) :respect: il loro lavoro, stendiamo il prima possibile un velo su questa vicenda che colpisce certamente un uomo e politico e sicuramente non del calibro di PAPI

    e andiamo a divertirci come al solito con il gioco dell'estate.

    IL SUDOKU DI REPUBBLICA,
    ci sono dieci domande noi diamo la risposta , se facciamo dieci ed entro 15 secondi riusciamo a dire una barzellettta che faccia più ridere di quelle di Testa D'asfalto vinciamo l'abbonamento al quotidiano e ci viene pagato il canone Rai per i prossimi vent'anni.


    1. Quando e come Berlusconi ha conosciuto il padre di Noemi Letizia, Elio?

    2. Nel corso di questa amicizia, che il premier dice "lunga", quante volte si sono incontrati e dove e in quale occasioni?

    3. Ogni amicizia ha una sua ragione, che matura soprattutto nel tempo e in questo caso - come ammette anche Berlusconi - il tempo non è mancato. Come il capo del governo descriverebbe le ragioni della sua amicizia con Benedetto Letizia?

    4. Naturalmente il presidente del Consiglio discute le candidature del suo partito con chi vuole e quando vuole. Ma è stato lo stesso Berlusconi a dire che non si è occupato direttamente della selezione dei candidati, perché farlo allora con Letizia, peraltro non iscritto né militante né dirigente del suo partito né cittadino particolarmente influente nella società meridionale?

    5. Quando Berlusconi ha avuto modo di conoscere Noemi Letizia?

    6. Quante volte Berlusconi ha avuto modo di incontrare Noemi e dove?

    7. Berlusconi si occupa dell'istruzione, della vita e del futuro di Noemi. Sostiene finanziariamente la sua famiglia?

    8. E' vero, come sostiene Noemi, che Berlusconi ha promesso o le ha lasciato credere di poter favorire la sua carriera nello spettacolo o, in alternativa, l'accesso alla scena politica e questo "uso strumentale del corpo femminile", per il premier, non "impoverisce la qualità democratica di un paese" come gli rimproverano personalità e istituzioni culturali vicine al suo partito?

    9. Veronica Lario ha detto che il marito "frequenta minorenni". Al di là di Noemi, ci sono altre minorenni che il premier incontra o "alleva", per usare senza ironia un'espressione della ragazza di Napoli?

    10. Veronica Lario ha detto: "Ho cercato di aiutare mio marito, ho implorato coloro che gli stanno accanto di fare altrettanto, come si farebbe con una persona che non sta bene. E' stato tutto inutile". Geriatri (come il professor Gianfranco Salvioli, dell'Università di Modena) ritengono che i comportamenti ossessivi nei confronti del sesso, censurati da Veronica Lario, potrebbero essere l'esito di "una degenerazione psicopatologica di tratti narcisistici della personalità". Quali sono le condizioni di salute del presidente del Consiglio?

     
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  12. lupog
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    CITAZIONE (**Nefertiti** @ 24/10/2009, 19:18)
    Io piu che di schieramenti parlerei di personalita...non farei di tutta un' erba un fascio,non pochi gli scandali che hanno visto protagonista gente di sinistra (D'alema,Prodi-la famosa scalata-,ecc)che poi è rimasta ben salda sulla poltrona...e viceversa....

    Con questo non giustifico certo Silvio sia ben chiaro,anzi.... <_<

    :ok:

    si Nefer, concordo con te :)......., almeno nell'atto di congedarsi Marrazzo si è comportato con dignità , ma lo stesso non si può dire per altri esponenti PD...... mi viene in mente Bassolino in Campania che con il disastro della monnezza doveva essere mandato a casa da un pezzo :)

    però mi trovo d'accordo anche con Lucrezio quando sottolinea che qualcuno a destra dovrebbe prendere esempio :doh: :whist: ma non nsuccederà niente perchè a differenza di Marrazzo il Papi non è con le spalle al muro.

    Edited by lupog - 25/10/2009, 16:00
     
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  13. lupog
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    piuttosto mi sta venendo un fortissimo dubbio: ma l'autosospensione di Marrazzo è un provvedimento conforme al dettato costituzionale?

    l'art 126 della Costituzione recependo l'orientamento in senso fortemente presidenzialista dei nuovi ordinamenti regionali stabilisce che" l'approvazione della mozione di sfiducia nei confronti del Presidente della Giunta eletto a suffragio universale e diretto, nonché la rimozione, l'impedimento permanente, la morte o le dimissioni volontarie dello stesso comportano le dimissioni della Giunta e lo scioglimento del Consiglio."

    sono andato a guardarmi lo statuto della Regione Lazio e esso prevede all'art 45 che i poteri possano passare dal presidente al vicepresidente in caso di impedimento temporaneo. Non sembra questo il caso di marrazzo che ha annunciato di voler lasciare definitivamente l'incarico. quindi siamo di fronte a un caso previsto dall'art 126 della Costituzione. Quindi la procedura corretta sarebbe provvedere alle dimissioni del preisdente, allo scioglimento del Consiglio, all'immediata indizione di nuove elezioni con la Giunta dimissionaria che rimane in funzione solo per svolgere l'ordinaria amministrazione

    sorgono della questioni: se si applica l'art 45 dello statuto che parla di cessione di poteri per impedimento temporaneo significa che Marrazzo ha cambiato idea e intende reinsediarsi nel suo incarico? Credo che il centro sinistra avrebbe il dovere di essere chiaro con i cittadini su questo punto.
    Se invece come già annunciato Marrazzo non intende più esercitare le sue funzioni allora perchè non si procede alle dimissioni e allo sciglimento del Consiglio Regionale come stabilisce la lettera della Costituzione che come sanno anche i bambini prevale su qualsiasi altra disposzione legislativa?

    Devo dire quindi che riflettendo meglio la scelta di Marrazzo ( e della sinistra) mi sembra molto meno dignitosa di quanto inizialmente pensassi : in poche parole il centro sinistra sta facendo i salti mortali, forse anche violando la Costituzione, per non arrivare alle immediate elezioni che se fatte nell'imminenza emotiva di questo scandalo rischiano di trasfromarsi in un tracollo di consensi. :(
     
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  14. **Nefertiti**
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    CITAZIONE (lupog @ 24/10/2009, 22:09)
    CITAZIONE (**Nefertiti** @ 24/10/2009, 19:18)
    Io piu che di schieramenti parlerei di personalita...non farei di tutta un' erba un fascio,non pochi gli scandali che hanno visto protagonista gente di sinistra (D'alema,Prodi-la famosa scalata-,ecc)che poi è rimasta ben salda sulla poltrona...e viceversa....

    Con questo non giustifico certo Silvio sia ben chiaro,anzi.... <_<

    :ok:

    si Nefer, concordo con te :)......., almeno nell'atto di congedarsi Marrazzo si è comportato con dignità , ma lo stesso non si può dire per altri esponenti PD...... mi viene in mente Bassolino in Campania che con il disastro della monnezza doveva essere mandato a casa da un pezzo :)

    però mi trovo d'accordo anche con Lucrezio quando sottolinea che qualcuno a destra dovrebbe prendere esempio :doh: :whist: ma non nsuccederà niente perchè a differenza di Marrazzo il Papi non è con le spalle al muro.

    Anch'io concordo con voi,come specificato non dìsto certo a giustificare l'ingiustificabile... <_<

    Complimenti per l'osservazione Lupo,interessante quello che sottolinei....fammi capire bene: Marrazzo s'è dimesso non temporaneamente ma il suo vice subentra nel governare il Lazio pur non potendolo fare in quanto incostituzionale (perche non momenteneo)...giusto?????



    :huh:

    Edited by **Nefertiti** - 25/10/2009, 20:11
     
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  15. **Nefertiti**
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    Ho appena sentito che Marrazzo si è Autosospeso....cos che non potrebbe fare no?
     
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32 replies since 23/10/2009, 18:10   476 views
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