FILOLOGIA ROMANZA: La Romānia

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  1. Cornelio Scipione.
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    Il territorio in cui si parlano delle lingue romanze č detto Romānia(fare attenzione a dove sta l'accento).
    Le lingue romanze storiche , ovvero di continuazione diretta del latino, occupano un area che va dal Portogallo all'Italia, e comprende anche le maggiori isole del Mediterraneo (Baleari, Sardegna, Corsica , Sicilia ), fino alla costa croata e alla Romanėa e alla Moldavia dove si parla appunto romeno.
    Questa area comprende quindi importanti stati dell'Europa Occidentale come il Portogallo, la Spagna, la Francia e L'Italia; a questi si aggiunge la parte francofona del Belgio, le parti della Svizzera Italiana e francese.
    In Spagna le lingue parlate non sono solo lo spagnolo, ma anche il catalano e il galego(della regione della Galizia); in Francia sono parlati molti dialetti di circolazione ristretta : sono i "patois" cioč dialetti francesi rustici di ambito sociale ristretto; nella Francia Meridionale infatti si parla il Provenzale. In Italia si parlano molti dialetti, ma in particolare il Sardo , il Ladino centrale(o dolomitico) e il friulano hanno una spiccata individualitā. Pių a est di tutti vi č la Romania , ultimo baluardo di un territorio Romanzo , in cui si parla il Romeno.

    In Europa le lingue romanze continuano il latino diffuso nell'Impero romano , nella cui parte orientale perō prevale il greco.
    L'espansione di Roma equivaleva all'espansione culturale romana. Bisogna pensare che quando i Romani conquistavano un territorio e lo occupavano, non si limitavano al solo dominio militare , ma cercavano il pių possibile di Romanizzare il territorio , portando con se non solo le leggi e le istituzioni politico-religiose, ma anche la cultura Romana e la lingua latina; si imponeva di parlare latino, ed č facile pensare che la popolazione occupata cominciasse a parlare un latino che aveva perō un cadenza e una forma che sono prese dalla lingua loro locale; con la diffusione delle scuole nel giro di poche generazioni la popolazione parlava tutta latino, ma con la decadenza di Roma , vi č anche una decadenza linguistica, perchč il latino non viene pių insegnato nelle scuole e la gente comincia a parlare una lingua che si allontanava dalle regole latine , che riprendeva quelle forme "dialettali" precedenti trasformandosi in una lingua nuova che perō a come base il latino e si formano cosė le lingue romanze nel territorio della Romānia.

    Esiste anche una Romānia Nuova, che comprende tutti quei territori di lingua romanza che non sono stati conquistati da Roma , e conseguentemente latinizzati , come tutta la fase delle colonizzazioni fino al neo-colonialismo in America e nel Mondo! lo spagnolo, il portoghese e il Francese e L'italiano vennero diffusi in Africa, in tutta l'America Meridionale, centrale e parte di quella settentrionale, e in Asia,nello Sri Lanka a Macao e nelle Filippine.
    Esistono poi molte lingue Creole e i pidgins , che sono delle lingue che si sono create in Africa e in Asia dal contatto con le lingue europee e le lingue indigene: sono caratterizzate da un lessico ridotto , limitato quasi esclusivamente alla sfera commerciale e da una grammatica molto semplice; ma quando questi pidgins sono diventate lingue materne delle popolazioni locali, allora possiamo parlare di lingue Creole.
     
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  2. _SmokY_
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    Quindi il veneto č una lingua romanza derivata dal latino mischiato al veneto barbaro?
    Cosė come il sardo, il friulano o il piemontese?
     
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  3. _SmokY_
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    Aggiungo anche una bella mappa dei dialetti italiani:

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    Link immagine diretto: Wikipedia
     
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  4. Cornelio Scipione.
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    si, ma non č che si č mischiato al veneto barbaro(č vero questo che dici tu, ma non č la causa principale), č che la lingua veneta si č evoluta differentemente in maniera autonoma , come il ladino perchč č rimasto isolato tra le valli alpine, come il sardo che č rimasto isolato per molti secoli sviluppando una lingua autonoma.

    ma in ogni caso stiamo sempre parlando di lingue romanze , ovvero che hanno come base il latino, ma con la decadenza e la caduta di Roma e la frammentazione politica , molte regione si ritrovarono isolate fra loro e svilupparono ognuna strade diverse dal punto di vista linguistico..spiegherō pių avanti in altri post i dettagli di questo graduale cambiamento :)
     
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    Le lingue romanze, ( mi sentirei di dire con l' eccezione del rumeno, nel quale molti riconoscono una forte co-influenza slava) sono abbastanza comprensibili l' una con l' altra, io ho studiato solo l' inglese ( che non mi piace) , ma se conosco l' argomento e si parla non troppo velocemente riesco a capire il francese lo spagnolo e il portoghese, e , anche leggerli. Una volta ho partecipato ad un gruppo di lavoro con ispanofoni, fracofoni e lusitanofoni ( una buona metā sudamericani) e ci siano capiti tutti senza interprete per tre ore di seguito.
    Fossi ministro dell' istruzione ( please niente battute su cosa mi manca per essere al posto dell' attuale ! :) ) cercherei un accordo con i colleghi di spagna francia portogallo ( e magari brasile,argentina, cile e uruguay) non per far studiar ele lingue , ma per far imparare a comprendere senza bisogno di parlarle ( il che , ovviamente č molto pių rapido)
    Pensate cosa significherebbe in termini di mercato per libri e films
     
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  6. Cornelio Scipione.
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    comunque il rumeno viene considerata una lingua romanza dai filologi moderni. L'Inglese invece non č una lingua romanza, le troppe influenze dovute alle invasioni barbariche nella loro terra hanno stravolto la linguistica latina fino a farla diventare un altra cosa...un'altra lingua, considerata germanica.
    E' vero che il 60% delle parole inglesi proviene dal latino..ma ci si limita esclusivamente ad una questione lessicale e non basta a considerare l'inglese una lingua romanza.
     
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5 replies since 17/11/2009, 11:28   1835 views
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