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Cornelio Scipione..
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La decadenza di Roma nel tardo-antico comporta anche l'eclissarsi della classe colta Romana, e a farsi carico di "arruolare" nuovi "intellettuali" per espandere il nuovo sapere Cristiano è Agostino.
Per Agostino il compito dell'intellettuale è quello di impadronirsi del sapere precedente e ampliarlo con dei propri studi e diffonderli nella società. Vuole formare intellettuali in grado di insegnare ad altri ed essere in grado di ascoltare le critiche e rispondere grazie alla cultura acquisita.
Agostino attraverso il concetto di Oscurità(nell'Opera De Doctrina Cristiana) fa alcuni ragionamenti: chi legge deve fare tesoro del patrimonio esegetico , perchè chi studia non parte da zero , ma c'è una base, le sacre scritture; ci si basa su ciò che è già stato scritto ; l'Intellettuale è colui che ha le chiavi del sapere ed è chiamato a tramandarlo , quindi ad insegnare per il passaggio di cultura e in questo modo far luce sulle parti oscure del sapere.
Agostino si pone il problema del passaggio linguistico: perchè nella sua epoca(tra il IV e V secolo d.C) non si parla più Latino, ma si traduce dal latino e quindi nascono tutte quelle problematiche causate dalla perdita del saper e il significato fra una lingua originale e la traduzione di essa;essere protagonisti di uno studio esegetico vuol dire concepire gli stessi ragionamenti che poteva fare un uomo del tempo in cui è scritto un testo, e dare il giusto significato a delle parole che col tempo potrebbero averlo mutato. Per esempio la parola "noia" stava a significare uno stato di fastidio che non stimola a livello culturale(per noi la noia è quel momento in cui non abbiamo nulla da fare e quindi ci annoiamo) ; è un termine molto più pesante del nostro significato; un altro esempio può essere la parola "Buono": ora noi oggi questa parola la usiamo molto spesso e la generalizziamo in tutti i campi anche in quelli più futili(esempio: è molto buono questo gelato), mentre per la dottrina cristiana il buono è la persona Giusta , che ha fede e il vero buono per eccellenza è Dio, perchè è l'unico a cui gli viene attribuita la giustizia divina e un'infinita bontà d'animo.
Ad Agostino dobbiamo attribuirgli anche l'aver capito il valore che ha la letteratura Pagana Romana, e disse infatti che i testi latini e greci hanno lo stesso valore che possono avere un tesoro egiziano composto da oro e argento. Al Vescovo d'Ippona stava così a cuore la cultura classica perchè la considerava il mezzo fondamentale per raggiungere la verità: la verità è di Dio, ma studiando i testi cristiani ci si può avvicinare sempre di più.
La Sapienza è identificata con la classe pagana , mentre il cristianesimo si rivolge alle classi basse del ceto sociale, anche se bisogna dire che con la mancanza di valori dovuti alla caduta di Roma e alle sue istituzioni , aveva avvicinato prima i ricchi aristocratici al Cristianesimo rispetto che la plebe.
L'Intellettuale nasce proprio nel Tardo-Antico, e nasce con Agostino! Sarà fondamentale questa figura in tutto il medioevo perchè permetterà ai testi latini e greci di sopravvivere nei secoli bui dell'Alto medioevo.
LA trasmissione del sapere non si limita ad un copia e incolla di opere classiche , ma si tratta di un processo che consiste nel rimaneggiare e modificare per adattarle al suo tempo(Agostino rielabora il sapere classico per adattarlo al suo tempo).
Il concetto di Tradizione vuol dire consegnare , trasmettere il sapere da un periodo ad un altro, ma questo non implica che il sapere non venga trasmesso mutato , anzi, possiamo affermare che è legittimo che venga modificato e adattato per renderlo comprensibile al suo tempo.Infatti il Vescovo Africano vuole sfruttare la cultura classica per i suoi scopi e secondo lui utilizzarla per un uso giusto, perchè la cultura e il sapere sono di Dio e i Romani precedentemente ne hanno fatto un uso sbagliato; Molte furono infatti le leggende romane adattate ad una concezione cristiana.
Con Agostino il mondo classico entra a far parte col mondo cristiano.