FILOLOGIA ROMANZA: LE LEGGI FONETICHE E LA MORFOLOGIA DELLE LINGUE VOLGARI ROMANZE

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  1. Cornelio Scipione.
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    Il punto di partenza è il latino volgare(del tardo antico), quello d'arrivo è la forma romanza (italiano, francese, spagnolo , ecc...).

    Le Vocali Toniche sono 10= ì i è e à a o ò u ù (le vocali con l'accento sono quelle con accento lungo, quelle senza hanno l'accento breve).
    Col tempo i suoni e gli accenti si modificano, in maniera uguale per tutte le lingue, è una tendenza che possiamo definire generale:

    la "ì"(accento lungo) >(questo simbolo vuol dire "diventa") "i"
    la "i"(breve) e la "è"(lunga) > "e"
    la "e"(breve) > "e"
    la "à"(lungo) e la "a"(breve) > "a"
    la "o"(breve) > "o"
    la "ò" (lungo) e la "u"(breve) > "o"
    la "ù"(lungo) > "u"


    Ecco alcuni esempi in italiano:

    FìLIUM > FILO
    VìNUM > VINO
    PILUM > PELO (LA I DI PILUM è BREVE)
    SITUM > SITO (LA I DI SITUM è BREVE)

    CèRUM > CERO (LA U DI CERUM è BREVE)
    DENTEM > DENTE (LA PRIMA E DI DENTEM è BREVE)
    CANDèLAM > CANDELA
    FèRRUM > FERRO (LA U DI FERRUM è BREVE)

    In poche parole , una vocale lunga si legge chiusa e una vocale breve si legge aperta; le vocali che erano brevi si aprono.

    Il Francese è una lingua poco vocalica e le vocali tendono a scomparire , mente l'Italiano è una lingua molto vocalica e tende a conservare le vocali in maniera abbastanza fedele alla struttura latina.

    Esempio francese:
    partendo dal termine latino FATAM > FADAM > FATHA > FATHE >FEE.(FEE TERMINE DEL FRANCESE ATTUALE).
    Nella prima fase la "t" si indebolisce e diventa una "d" , poi diventa talmente debole da essere pronunciata come il th inglese e diventa quindi un suono che potremmo definire quasi aspirato, e infine la forma finale è FEE con l'ultima vocale che non viene pronunciata.
    Altro esempio francese: FOCUM > FEU

    tendenzialmente dove ci sono delle difficoltà articolatorie, la lingua viene piano piano "smussata" e resa sempre più fluida; è un processo questo spontaneo che avviene nel tempo e che riguarda tette le lingue del mondo. La semplificazione della lingua comprende anche la caduta delle ultime consonanti dell'accusativo, quindi la "M" e la "S" e della "T"; senza queste lettere finali non c'è più distinzione tra i casi accusativo e nominativo ecc.. quindi il sistema non funziona più e viene rielaborato con la comparsa delle preposizioni che in latino non esistevano, e col tempo ebbero sempre più un grande sviluppo pechè sostituivano completamente il sistema dei casi latini.
    Esistono casi in cui la S finale viene reinserita alla fine delle parole per distinguere il singolare dal plurale(questo non avviene nell'Italiano).

    La U in francese scompare sempre( e anche in Italiano accade anche se non frequentemente come nel francese):
    la parola QUID diventa QID (la U cade) e infine quella Q senza la U viene letta CHI, ma visto che la I di quid è breve diventa E , e il risultato finale è quindi CHE: QUID > CHE.

    L'H in latino aveva un suono aspirato, ma molto presto perde questo suono e diventa muta.

    Anche le declinazioni in latino vengono ripensate e semplificate e da 5 diventeranno 3, in cui tutti i nomi femminili verranno incanalati nella prima declinazione, tutti i nomi maschili nella seconda declinazione e nella terza invece nomi misti; mentre la quarta e a quinta scompaiono e i nomi neutri vengono trasformati in maschili e quindi inseriti nella seconda declinazione, ma i neutri al plurale che finivano con la "a" venivano inseriti nella prima declinazione che ormai non sono più declinazioni ma gruppi di genere(maschile e femminile).
    Il fatto che il neutro scompare non è un evento impensabile, perchè essendo molto complicato, la popolazione romanza come dicevo prima tende a eliminare e semplificare il più possibile la lingua, ma il tutto avviene in ambito popolare, non con regole stabilite a tavolino da colti intellettuali, ma è la parlata del popolo che crea questa varietà di lingue romanze.

    In latino non esisteva l'articolo , ma in greco si: il volgare crea per comodità linguistica gli articoli determinativi e indeterminativi.

    L'Articolo determinativo è un processo di indebolimento di qualcosa che c'era già , ovvero ILLE, ILLA , ILLUD:
    ILLE> IL (CADONO LE ULTIME 2 LETTERE E RESTA SOLO "IL")
    ECUM ILLA> ECCO QUELLA(LETTERALMENTE) > QUELLA

    L'articolo indeterminativo serve ad indicare un genere e un numero, e il punto di partenza delle lingue volgari è l'accusativo.




     
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0 replies since 18/11/2009, 22:37   2513 views
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