FILOLOGIA ROMANZA:LA GEOGRAFIA LINGUISTICA,LA SOCIOLINGUISTICA ,LA LINGUA E IL DIALETTO

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  1. Cornelio Scipione.
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    La geografia linguistica ha avuto un ampio sviluppo nel dominio romanzo.
    Con il grande uso tra l'Ottocento e il Novecento grazie al metodo Storico-Comparativo, questa disciplina non smise mai di perfezionarsi, e di creare carte geografiche sempre più dettagliate riguardanti le varietà dialettali.

    La seconda metà del Novecento è stata caratterizzata da un rapido susseguirsi di repentine e profonde trasformazioni nel campo della linguistica. Mentre il metodo storico-comparativo aveva visto la luce in Germania, con l'avvento dello Strutturalismo il teatro delle principali novità negli studi linguistici diventano gli Stati Uniti.
    Uno degli aspetti più innovativi nella disciplina dello studio delle lingue è stata la Sociolinguistica(nata negli USA): la lingua varia socialmente e geograficamente; la novità sta nell'analizzare non soltanto la geografia linguistica, ma anche la classe sociale dei seguenti ceti .

    Tracciare nettamente la distinzione tra Lingua e Dialetto, e tirare le giuste conseguenze da questa distinzione: i concetti di lingua e dialetto non sono delle idee spontanee, ma l'eredità di un'elaborazione colta; mentre il termine lingua è del tutto generico uguale per tutto il mondo, il termine dialetto è entrato nell'Italiano solo nel Cinquecento, diffondendosi poi nel resto d'Europa.
    Il termine dialetto è stato ripreso dalle opere grammaticali della Grecia classica: in cui stava a significare le varietà linguistiche locali(dorico , attico, ionico, eolico) più una lingua comune chiamata Koinè che veniva comunque considerata un quinto dialetto.
    Con la nascita degli stati nazionali, la distinzione tra lingua e dialetto diventa più accentuata.Nel XIX secolo la lingua diventa talmente fondamentale da essere considerato lo strumento primario per l'edificazione dello stato moderno, per la creazione di una coscienza nazionale.
    E' importante distinguere lo stato dalla nazione, perchè la nazione è un entità che racchiude un determinato territorio abitato da un unico popolo che parla una lingua propria, mentre lo stato è un entità politica che può racchiudere al suo interno più popoli che parlano quindi più lingue, in cui ve ne sarà una principale e le altre lingue minori verranno considerate dialetti: per fare un esempio concreto citerei la Spagna, in cui abbiamo lo Spagnolo che è la lingua ufficiale e che è parlata dalla maggior parte dei cittadini Spagnoli, e vi sono poi i catalani che parlano il catalano e i baschi che parlano il basco(lingua non romanza e non indoeuropea) e i gli abitanti della galizia che parlano il galeno.
    Di fatto , la lotta per il riconoscimento di una nuova lingua , in quanto si prefigge di togliere spazio a un'altra, se non è il risultato di una crisi politica, è destinata a provocarla.
     
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    Bellissimi questi post di Cornelio, :clapping: li trovo perticolarmente utili per avere qualche idea su una materia che conosco molto poco se non come "ob iter dictum " di qualche altro argomento.
    In quest' ottica spero che scipione non si dispiaccia se ogni tanto posto qualche commento proprio sulle connessioni fra quanto ci dice Cornelio ed altri argomenti : faccio una domanda a Cornelio , come possiamo considerare alla luce della tua esposizione la vicenda del Serbo Croato ? come tutti ricordiamo fino agli anni '90 era considerato un unica lingua , ora a parlare di serbo croato , ad esempio a Belgrado , si rischiano le botte se tutto va bene, c'è anche una spasmotica ricerca da entrambe le parti di tutto ciò che sottolinea la differenziazione
    Un altro intreccio interessante fra geografia e linguistica e quello che sta accadendo nelle tre grandi aree linguistiche inglese , spagnolo e portoghese . Ormai American english e british english stanno separandosi sempre più, meno nota è la forza centrifuga in area spagnola , ad esempio ho assistito due anni fa a una gustosa scenetta con una mia collega che parla bene lo spagnolo/spagnolo e in argentina per dire “mandateci questi questionari compilati provvederemo noi a raccoglierli” ha usato una parola ( qualcosa tipo coher , quando la vedo mi faccio dire) che in spagnolo significa raccogliere, ma in Argentina significa … come dire... “amare carnalmente”. :oops: Potete immaginrvi la valanga di risate
    Anche nei paesi lusitanofoni sta capitando qualcosa di simile. A proposto lo sapete che sono ben 8 ?
    Portogallo, Brasile, Angola, Mozambico, Sao Tomè, Guinea Bissao, Isole di Capo Verde e Timor.

    Scipione senza complimenti dimmi pure se questa mia aneddotica un pò OT altera il bellissimo progetto culturale che ci stai descrivendo :hmm:

     
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  3. Cornelio Scipione.
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    Sono contento che trovi interessanti i miei post Lucrezio52 :)

    Sulla questione della lingua Serbo-croato non ho molto da dirti perchè non essendo una lingua romanza non è citata ne sui miei libri di testo ne dalla prof a lezione..

    Per quanto riguarda la geografia linguistica, non bisogna mai immaginarla come una situazione statica e immutabile, bensì un qualcosa in continua evoluzione, e col tempo, con la globalizzazione i miscugli e gli intrecci saranno sempre più frequenti..basti pensare al periodo del Tardo antico in cui nelle file dell'esercito romano comparivano soldati barbari che parlavano una lingua germanica..in pochissimo tempo, il latino fece proprie certe parole germaniche come per esempio la parola "Guerra", che deriva dal termine germanico Werra, i latino hanno cambiato a tutte le parole germaniche assimilate la "W" iniziale con "GU" e diventa così Guerra, e questo termine andò a sostituire la parola Bellum.

    Lo stesso processo avvenne e ed è ancora in corso in America settentrionale negli USA, in cui l'inglese mutò e continua a mutare grazie alle influenze di lingue romanze come il Francese, l 'Italiano e soprattutto lo Spagnolo negli stati Uniti meridionali.

    hai ragione per quanto riguarda la lingua portoghese; negli stati in cui è stata importata e trapiantata , grazie alle influenze della lingua originaria delle popolazioni locali e anche ad una evoluzione dovuta semplicemente al caso( ci si è chiesto perchè tutti gli uomini del mondo non parlano una stessa lingua, la risposta è che l'evoluzione e l creazione di una lingua è semplicemente causata dal caso, e fino a pochi secoli fa molti territori anche immensi restarono isolati o con pochi contatti senza quindi subire influenze esterne..se la globalizzazione avesse avuto luogo da sempre , allora tutti gli uomini parlerebbero una stessa lingua lingua, sempre però con delle leggere differenze che potrebbero trasformarla in tanti dialetti sempre però molto simili tra loro).

    se hai altre domande chiedi pure..mi fa piacere rispondere alle curiosità :)
     
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  4. Linda12
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    Salve, devo redigere un progetto di ricerca sulla geografia linguistica per partecipare ad un dottorato di ricerca e vorrei sapere se ha degli spunti in merito da poter sviluppare o dei riferimenti dai quali poter prendere spunto. Sarei davvero molto grata a chi mi potesse aiutare in questa direzione e spero tanto di ricevere una risposta.
     
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3 replies since 20/11/2009, 22:49   588 views
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