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.Adolf Hitler è conosciuto da tutti come il Führer del Terzo Reich, il dittatore che ha scatenato la Seconda guerra mondiale, il maggiore responsabile dell'Olocausto. Pochi però conoscono l'uomo Adolf Hitler, le sue passioni, la sua vita dietro le quinte da semplice essere umano e non da tiranno sanguinario.
Sono convinto che avere delle conoscenze anche su questi aspetti possa condurre chi si interessa di storia a formulare dei giudizi storiografici più completi; per questo motivo ho scelto di dedicare un approfondimento al rapporto del Führer nazista con le donne. In questo senso si può leggere anche il mio topic sulla gioventù di Hitler che trovate qui.
Finita la premessa passiamo al tema vero e proprio. Per iniziare vanno smentite alcune dicerie riguardo alla sessualità di Hitler che parlano di un Führer non interessato alle donne (alcune si spingono a dire che fosse impotente): tutto ciò è falso.
Il Führer nazista amava la compagnia femminile; era deliziato dalle donne, in particolar modo da quelle giovani di aspetto sano e grazioso, e nella sua vita fu anche un uomo pazzamente innamorato, anche se solo per un breve periodo. Ma andiamo in ordine cronologico.
La prima infatuazione di Hitler fu quella per una ragazzina di nome Stefania, alla quale dedicò dei versi senza mai consegnarglieli. Poi ebbe altre ragazze nei suoi anni di vagabondaggio viennese e in quelli da apolide tra Austria e Germania dopo la Grande Guerra, tra cui tali Jenny Haug e Erna Hanfstaengl.
Una menzione merita il complesso rapporto di Hitler con Winifred Wagner, nipote del grande compositore Richard Wagner, che rimase amica del Führer e devota hitleriana per tutta la sua lunga vita.
L'AMORE DELLA VITA DI HITLER: GELI RAUBAL
Nel 1928 Hitler trovò il primo e unico grande amore della sua vita.
In quell'anno il futuro Führer nazista prese in affitto una villetta a Obersalzberg, sul confine austro-tedesco. Quella villetta, la villa Wachenfeld, sarebbe diventata uno dei luoghi simbolo del potere del Terzo Reich: una volta ristrutturata prese il nome di Berghof. Hitler convinse la sua sorellastra, Angela Raubal, ad accettare il ruolo di governante della villetta. Angela portò con sé le sue due figlie, Angelika e Friedl.
Angelika Raubal, detta Geli, era una ragazza ventenne carina e avvenente. Hitler s'innamorò subito di lei e fu per il futuro Führer un amore autentico. I due per qualche tempo furono inseparabili; Geli è stata la vera donna di Hitler, l'unica che abbia mai portato con sé sia nelle gite che nelle riunioni di partito.
Quando Hitler si trasferì a Monaco per motivi politici volle Geli con sé ad ogni costo. In quei mesi i pettegolezzi su zio e nipote si fecero sempre più forti. Hitler, però, era realmente innamorato di Geli e, probabilmente, fu l'unica donna che il Führer pensò davvero di prendere in moglie (almeno fino agli ultimissimi istanti della sua vita). Hitler era però anche un amante molto possessivo.
Per quanto riguarda Geli, dei suoi sentimenti non c'è dato sapere tutto. Di sicuro era lusingata dalle attenzioni che un uomo sempre più potente e indubbiamente affascinante come suo zio Adolf le rivolgeva. Contemporaneamente, però, si sentiva oppressa da Hitler e, non di meno, si dice, era disgustata dalle inclinazioni sessuali masochistiche del suo amante (inclinazioni non inusuali per un uomo dalla personalità forte e tirannica come Hitler). Questi sentimenti finirono per corrodere in lei l'amore per lo zio. Geli si sentiva schiavizzata: lei, così giovane, rinchiusa in casa e privata delle sue ambizioni perché il suo sempre più importante amante, che pure rivolgeva attenzioni anche ad altre donne, non voleva dividerla con nessuno e sospettava, non a torto, che la nipote avesse un amante (Geli ebbe una relazione con Emil Maurice, autista e domestico di Hitler).
Il 18 settembre del 1931 Geli si suicidò con un colpo di pistola in pieno torace. Per Hitler quello fu un colpo che definire durissimo sarebbe dir poco. Il futuro Führer era sconvolto; per diverse settimane fu insensibile a tutto ciò che lo circondava, anche alle importanti occasioni politiche che gli si presentavano. Forse si sentiva responsabile per quello che era avvenuto; sicuramente pensò di suicidarsi.
Per diverso tempo circolarono delle dicerie su un possibile coinvolgimento di Hitler nella morte di Geli, ma questo è uno dei pochi crimini che vengono attribuiti al Führer a torto.
Una volta al potere il Führer ricordò sempre con commozione la morte di Geli; commissionò dei dipinti della nipote ad Adolf Ziegler, il suo pittore prediletto, e li lasciò nella loro casa di Monaco; fino alla morte si recò personalmente a porre dei fiori sotto a essi nel giorno della nascita e in quello della morte di Geli, ogni anno. Anche la stanza di Geli al Berghof non fu mai intaccata, neanche nei massicci lavori di restauro della tenuta. Secondo alcuni storici Hitler divenne vegetariano dopo la morte della nipote-amante perché la carne gli ricordava il suo cadavere.
Sulla figura di Geli Raubal nel Terzo Reich aleggiò sempre un alone di sacralità e mistero voluto da Hitler in nome del suo amore spezzato.
LA COMPAGNA DI VITA E DI MORTE DEL FUHRER: EVA BRAUN
Dopo la morte di Geli Hitler non amò mai più una donna. Ne frequentò molte altre, tutte fatte come piacevano a lui: giovani, slanciate e attraenti, ma nessuna sostituì mai il suo amore perduto. Negli anni '30 ebbe relazioni con molte giovani donne, ivi comprese diverse sue segretarie e alcune consorti dei gerarchi del Reich; voci dell'epoca dicono anche che il Führer diede un figlio ad una di esse; visse anche delle normali gelosie per queste sue amanti. Tra queste numerose ragazze, però, ve ne fu solo una che negli anni assunse un ruolo importante nella vita privata del Führer: si chiamava Eva Braun.
Eva era una ragazza molto più giovane di Hitler, proveniente da una famiglia piccolo borghese. Era un'assistente del laboratorio fotografico di un amico intimo del Führer, Heinrich Hoffmann. Si innamorò subito e completamente di Hitler. Suo padre, nazista non fanatico, non era contento della relazione che la sua giovane figlia iniziò con il ben più anziano Hitler, ma, ovviamente, il suo parere aveva un peso trascurabile.
La Braun fu durante tutti i dodici anni di regime nazista l'amante di Hitler; Eva, però, era un'amante segreta, tenuta nascosta dal mondo, segregata da tutto e da tutti; nel 1945, dopo dodici anni da amante del Führer, solo pochi eletti sapevano della sua esistenza.
Hitler, diventato un'icona per tutte le donne del Reich, teneva a dare un'immagine di sé quale uomo libero che pensa solo all'enorme peso di portare sulle spalle il destino del suo popolo. Eva moriva di gelosia e per ben due volte tentò il suicidio. Hitler, allora, ordinò di portarla, sempre segretamente, al Berghof e di tenerla strettamente sotto controllo. Anche lì il suo peso sulle decisioni, anche su quelle quotidiane, era nullo, nonostante fosse l'amante di Hitler. Era Borrman il vero boss di Obersalzberg e Eva doveva sottostare in silenzio.
Ma, in fondo, non le importava: tutte le sue giornate, fatte di letture scadenti, film noiosi, sport, cura del corpo, ballo (disprezzato da Hitler) e aria aperta, non erano altro che una continua attesa del ritorno dell'uomo che aveva un ascendente totale su di lei e su gran parte dei tedeschi.
Era così poco considerata che non potè nemmeno evitare l'esecuzione del marito di sua sorella. Hitler la vedeva di fatto solo come una giovane attraente, e per nulla intelligente, su cui sfogare i suoi istinti sessuali; va però precisato che negli anni finì per affezionarvisi.
Eva, in effetti, era una donna ordinaria e, in molti sensi, banale; l'architetto del Reich Speer ne parlò così allo storico Trevor-Roper "Per tutti gli storici Eva Braun sarà sempre una delusione", al che lo storico rispose "Come pure per coloro che leggono la storia" (in Shirer, pag. 1408). Personalmente non sono d'accordo con questa valutazione: Eva era sì una persona estremamente semplice che non nascondeva alcun segreto, se non quello della sua stessa esistenza. Lei, la donna che rimase al fianco di Hitler fino alla fine e che coronò il suo sogno di sposarlo poche ore prima del loro suicidio nel bunker della Cancelleria di Berlino, la donna che sull'atto di matrimonio firmò Eva, scrisse la B di Braun, la cancellò e scrisse orgogliosamente Hitler, Eva Hitler; lei, l'amante segreta, triste e solitaria del Führer, era una donna dalla personalità anonima.
Ma Eva Braun rappresenta un esempio unico dell'attrazione magnetica che Hitler esercitava sugli uomini e sulle donne del Terzo Reich, e questo la rende molto interessante per chi studia la storia della Germania nazista.
Inoltre la sua figura, a tratti drammatica, è una delle poche del periodo hitleriano a suscitare sentimenti non negativi, sentimenti fatti di compassione per le sofferenze di una donna che, sola e disperata, corona il suo sogno d'amore in punto di morte, unendosi in un tetro matrimonio al suo amato.
LE ALTRE DONNE IMPORTANTI NELLA VITA DI HITLER
Geli e Eva, le due donne più importanti della vita di Hitler, ma non le uniche.
La prima donna davvero importante per Hitler fu sua madre Klara, che il giovane Adolf amò moltissimo e per la cui morte soffrì terribilmente.
Di Winifred Wagner abbiamo già detto; ora per concludere degnamente questo approfondimento dobbiamo ricordare un'altra donna, una donna di potere.
Tutti o quasi i gerarchi nazisti erano sposati e avevano figli; la 'first lady'del Terzo Reich era, nominalmente, la moglie di Goering, Emmy. Ma né lei, né nessuna altra moglie dei gerarchi aveva il benché minimo peso politico nel Reich nazista, visto che l'ideologia del regime attribuiva alle donne il solo compito di dare figli allo Stato nazionalsocialista. Solo Magda Goebbels, la moglie del ministro della propaganda Josef Goebbels, sfuggiva a questa regola.
Magda era una donna intelligente, fanatica hitleriana quasi quanto il marito, forte e spietata. Era l'unica donna che avesse accesso ai luoghi di potere e l'unica ad avere un qualche ascendente sul Führer.
Hitler si adoperò più di una volta affinché lei e il suo fedifrago marito, che sfruttava la sua posizione per rifarsi di anni di insuccessi con le donne frutto del suo fisico minuto e zoppo, rimanessero insieme. Da segnalare che i pettegolezzi dell'epoca collocavano tra le amanti di Josef Goebbels anche una donna molto importante per il Terzo Reich: Leni Riefenstahl, la regista di molti film tra i quali 'Olympia', dedicato alle Olimpiadi di Berlino del 1936.
Il Führer si interessava eccezionalmente di questi rapporti privati perché riteneva preziosi entrambi i devotissimi coniugi Goebbels.
Magda è passata alla storia perché, il giorno dopo il suicidio di Hitler, prima di uccidersi avvelenò i suoi sei figli, i cui nomi iniziavano tutti con H (omaggio evidente a Hitler), con l'aiuto del marito. Lei e Goebbels, scrissero, non volevano vivere né far vivere i loro figli in una Germania senza il Führer. Così, solo ventiquattr'ore dopo la morte di Hitler si spense anche l'unica donna che si sia mai potuta permettere di parlare con lui di politica.
Per tracciare un bilancio conclusivo sul rapporto di Hitler con le donne si può dire che il Führer nazista era, in apparenza, per molti versi un uomo normale, che amava la compagnia delle donne giovani e attraenti.
Analizzando però in profondità alcuni aspetti del suo rapporto con l'altro sesso emerge un quadro diverso. La sua visione della donna segregata, da tiranno assoluto qual era, contrasta in maniera stridente con le sue inclinazioni, riportate da testimonianze raccolte da molti storici, al desiderio di essere dominato sessualmente dalla partner e mostra il carattere oscuro e, per molti versi, incomprensibile di Hitler.
Insomma anche l'analisi del rapporto del Führer con le donne contribuisce a dipingere un profilo per molti versi inquietante dell'uomo che più di tutti andò vicino a dominare l'Europa intera.
BIBLIOGRAFIA E FONTI
-Collotti, Enzo, Hitler e il nazismo, Firenze-Milano, Giunti, 1994-1996.
-Irving, David, I diari segreti del medico di Hitler, Marina di Massa, Edizioni Clandestine, 2007.
-Shirer, William L., Storia del Terzo Reich, Milano, Fabbri Editori, 1978.
-Una serie di documentari che consiglio a tutti, chiamati "Donne di Hitler", che periodicamente va in onda in diverse puntate monografiche su History Channel.
-Resoconti del tour guidato cui ho partecipato a Obersalzberg.
Hitler in compagnia di Geli Raubal in uno dei rari momenti di riposo fotografati del dittatore
Eva Braun
Edited by Oskar - 24/6/2017, 12:10
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skajd .
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CITAZIONEEva, in effetti, era una donna ordinaria e, in molti sensi, banale; l' architetto del Reich Speer ne parlò così allo storico Trevor-Roper "Eva Braun sarà sempre una delusione per tutti gli storici", al che lo storico rispose “Come pure per coloro che leggono la storia”.
Personalmente non sono d' accordo con questa valutazione: Eva era sì una persona estremamente semplice che non nascondeva alcun segreto, se non quello della sua stessa esistenza
Beh...personalmente non definirei la Braun banale e ordinaria...era una bella donna, ci teneva tantissimo al suo corpo...dedicava tanto tempo all'esercizio fisico...Il suo che doveva ricoprire era banale...
Però vorrei aggiungere qualcosa...Hitler aveva manie sessuali particolari, ma non solo...era un maniaco oltre misura della pulizia. Prima di fare sesso, la compagna doveva lavarsi e strizzarsi per ore, e anche dopo il rapporto dovevano allontanarsi subito...Non si lasciava mai andare a delle affusioni, nè privato, nè tanto meno in pubblico...Molti storici parlano della sua ossessione a contrarre malattie...
Edited by Oskar - 11/11/2008, 12:01. -
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L' aggiunta sulla mania di Hitler per la pulizia è corretta e interessante, come tutti gli interventi di skajd 
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In effetti, aggiungo, è Hitler stesso che nel "Mein Kampf" parla a lungo della sifilide come una grande minaccia per la razza arian e per il popolo tedesco; alcuni storici ipotizzano che il capo nazista stesso fosse affetto da quella malattia e la prova starebbe nel fatto che Morell, il dottore di Hitler, era un esperto proprio di malattie infettive. Di questa cosa, però, non c'è dato sapere.
La mia opinione personale è che si tratti di credenze senza fondamento ma non mi sbilancio a dare giudizi definitivi.
Edited by Oskar - 29/11/2013, 18:58. -
segretario_90 .
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Visto che abbiamo l'esperto 
ti faccio una domanda: cosa si sa del fatto che il Fuhrer fosse affilitto da monorchidismo? E' documentata la cosa o è una leggenda?
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skajd .
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CITAZIONE (Oskar @ 19/9/2008, 11:48)L' aggiunta sulla mania di Hitler per la pulizia è corretta e interessante, come tutti gli interventi di skajd.
Grazie sei gentile, e troppo buono
I tuoi post sono sempre molto interessanti...CITAZIONE (segretario_90 @ 19/9/2008, 18:52)Visto che abbiamo l'esperto ti faccio una domanda: cosa si sa del fatto che il Fuhrer fosse affilitto da monorchidismo? E' documentata la cosa o è una leggenda?
Ecco bravo...anche io sarei curiosa...
E' una questione molto discussa e parlata...ma è vera o una leggenda metropolitana?
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Dunque, rispondere alla domanda che mi ponete è molto difficile; o, almeno, è difficile farlo con certezza.
Si possono tuttavia fornire degli elementi di analisi: innanzitutto Hitler tenne a nascondere, con ogni mezzo (compresa la violenza) tutte le carte rigurdanti la sua relazione con Geli Raubal scritte dalla stessa Geli: viene logico penare che fosse per motivi di riservatezza, ma già qui si possono immaginare restroscena che riguardano la presunta impotenza del Führer, le sue attitudini sessuali masochistiche o, anche, il suo presunto monorchidismo.
In secondo luogo si può fare rifrimento alla già citata dipendenza del Führer dal suo medico, il grezzo e sudicio Morell, che disgustava tutti tranne che Hitler; questo rapporto del pulitissimo Hitler con un essere così sudato e puzzolente è quanto meno misterioso e molti parlano di un segreto che conosceva il solo Morell: l' ipotesi più gettonata è la sifilide, ma il monorchidismo potrebbe inseririrsi in questo quadro. Va precisato che il dottore del Führer non accenna a nessuna malattia nascosta nei suoi diari (anche se indica per il Führer alcune cure compatibili con quelle per la sifilide-cosa che, sottolineo, non prova nulla); invece Morell si sofferma sulle vere malattie di Hitler, dai problemi intestinali al morbo di Parkinson.
La mia opinione è che tutte queste cose siano delle colossali leggende metropolitane, leggende che tendono a sorgere su ogni figura che segna indelebilmente la storia.
Da quel che ne so la leggenda del monorchidismo, che viene ripresa da altri fanta-storici addirittura come causa del magnetismo di Hitler, nasce dall' autopsia effettuata alla bene e meglio sul presunto corpo del Führer, trovato carbonizzato (e questo penso basti a gettare qualche ombra sulla bontà della rilevazione...) dai russi.
Sfortunatamente non posso fornirti un' enorme mole di fonti dalle quali trarre maggiorni informazioni perché ben pochi storici seri hanno approfondito questi temi.
Tuttavia do un' indicazione: chi riuscisse a trovarlo guardi il documentario chiamato "Il medico di Hitler", mandato in onda da history channel.
La conclusione a cui sono arrivato io è che Hitler fosse un uomo normalmente sano nel fisico, almeno fino allo sfascio degli ultimi anni di guerra, e maniacale solo fino ad un certo punto, limitatamente, si intende, all' ambito sessuale e della vita di coppia.
E' forse strano accostare l' aggettivo normale a Hitler, ma è così.
Edited by Oskar - 24/9/2010, 13:19. -
_SmokY_ .
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Io avevo visto su un documentario tempo fa un dottore che affermava di essere certo di possedere i resti dell'arcata dentale di Hitler, certo perchè aveva paragonato con successo quei denti a delle lastre autentiche del Furher. Forse con delle analisi questi misteri potrebbero essere risolti.
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Remus77 .
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CITAZIONE (skajd @ 19/9/2008, 21:20)CITAZIONE (Oskar @ 19/9/2008, 11:48)L' aggiunta sulla mania di Hitler per la pulizia è corretta e interessante, come tutti gli interventi di skajd.
Grazie sei gentile, e troppo buono
I tuoi post sono sempre molto interessanti...CITAZIONE (segretario_90 @ 19/9/2008, 18:52)Visto che abbiamo l'esperto ti faccio una domanda: cosa si sa del fatto che il Fuhrer fosse affilitto da monorchidismo? E' documentata la cosa o è una leggenda?
Ecco bravo...anche io sarei curiosa...
E' una questione molto discussa e parlata...ma è vera o una leggenda metropolitana?
Leggenda molto probabilmente,dato che la notizia ci giunge dai russi...autopsia effettuata su un corpo carbonizzato trovato nel bunker di Berlino.. -
.CITAZIONE (Remus77 @ 28/8/2009, 23:21)CITAZIONE (skajd @ 19/9/2008, 21:20)CITAZIONE (Oskar @ 19/9/2008, 11:48)L' aggiunta sulla mania di Hitler per la pulizia è corretta e interessante, come tutti gli interventi di skajd.
Grazie sei gentile, e troppo buono
I tuoi post sono sempre molto interessanti...CITAZIONE (segretario_90 @ 19/9/2008, 18:52)Visto che abbiamo l'esperto ti faccio una domanda: cosa si sa del fatto che il Fuhrer fosse affilitto da monorchidismo? E' documentata la cosa o è una leggenda?
Ecco bravo...anche io sarei curiosa...
E' una questione molto discussa e parlata...ma è vera o una leggenda metropolitana?
Leggenda molto probabilmente,dato che la notizia ci giunge dai russi...autopsia effettuata su un corpo carbonizzato trovato nel bunker di Berlino.
Condivido la tua opinione, motivo per cui ho inserito il monorchidismo di Hitler nel topic riguardante le leggende metropolitane sull'epoca nazista.
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Lavinia94 .
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Visto che sei esperto e mi interessano queste questioni sul Fuhrer ti faccio una domanda: che ne pensi della possibile fuga del Fuhrer in Argentina accompagnato da Eva Braun e pochissime persone? Non sarebbe un'ipotesi così azzardata a mio giudizio perchè ci sono diverse prove e testimoni di quanto suddetto e alcuni sono anche viventi (la cameriera della famiglia dove avrebbe alloggiato Hitler con sua moglie). Abel Basti ha scritto più di un libro su quest'argomento e personalmente l'ho trovato interessante. Hanno fatto anche diversi documentari. C'è la casa che si sarebbe fatto costruire la cui pianta è identica alla Tana dei Lupi. Si trova nei pressi di San Carlo de Bariloche, sulla riva del lago vicino, raggiungibile solo via barca. Solo che non lasciano avvicinare giornalisti o televisione..sarebbe interessante andare a vedere di persona..In quanto al ritrovamento del cadavere, probabilmete quello ritrovato era di una donna..nemmeno Stalin credette mai alla morte del Fuhrer e le truppe dell'armata rossa lo vollero "rassicurare" affermando di aver rinvenuto bruciato per metà il cadavere del capo del terzo Reich. Esistono anche delle foto che ritraggono il corpo senza vita di Hitler: si tratterebbe molto probabilmente di un sosia. C'è anche un documento che si può trovare sul sito di Abel Basti (autoctono di Bariloche) o su internet, o meglio un lasciapassare che i servizi segreti americani avrebbero firmato per far transitare i sottomarini nell'Atlantico..perchè? Alcuni storici ritengono che gli americani temevano una terza guerra mondiale (poi si è verificata la guerra fredda) e un uomo con un "potere magnetico" come quello del Fuhrer sarebbe potuto tornare utile. Tu, anzi voi, cosa ne pensate? ;-) . -
skajd .
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Questa è un'altra leggenda sul conto di Hitler...
Secondo me è fasulla...io sono propensa a pensare che sia morto e non fuggito altrove...
Però ovviamente mai dire mai...
Comunque rimane una leggenda metropolitana finchè non ci sono le prove per affermare il contrario..
Per esempio, scusate se vado ot, c'era una leggenda metropolitana che affermava che il Furer avesse parenti ebrei, probabilmente il nonno. Beh ci sono stati degli studi sul dna di alcuni parenti di Hitler e hanno scoperto che in effetti c'è un cromosoma "sospetto"...
Leggi qua: https://storiaepolitica.forumfree.it/?t=35840250 Ho riportato anche l'articolo.... -
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Dunque, sulla possibile fuga di Hitler la mia opinione è netta: è certamente una leggenda metropolitana. Lo affermo in virtù delle seguenti considerazioni:
1 Come introdotto da Smoky due anni or sono effettivamente è stata trovata un'arcata dentale quasi certamente appartenente a Hitler (combacia perfettamente, in ogni singolo ponte, otturazione e dente d'oro con quella del Führer), cosa che prova la morte del dittatore.
2 L'unico superstite tra chi era nel bunker di Hitler a Berlino ha confermato la morte del capo nazista.
3 Hitler semplicemente non aveva le forze fisiche per fuggire da Berlino. Nell'aprile del '45 era un uomo debole e molto malato. Non avrebbe mai potuto affrontare il lunghissimo viaggio dalla Germania all'Argentina.
4 Infine ho sempre ritenuto molto improbabile che Hitler, ammesso che volesse tentare una fuga una fuga, per la quale non credo avesse nenache le necessarie motivazioni, abbia deciso di scapapre senza i suoi fedelissimi, primo di tutti Goebbels.. -
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Segnalo il ritrovamento di un inedito album fotografico privato di Eva Braun: lo potete visionare qui.
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frapalin .
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Foto belle ed inedite... . -
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Incredibile quella di Eva travestita da Ben Johnson , se non l' avessi vista non ci crederei.
Edited by Romeottvio - 11/3/2011, 11:28.
Le donne di Adolf Hitler |
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