Prima della Riforma: i Papi Alessandro VI,Giulio II e Leone X

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  1. Cornelio Scipione.
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    Vedremo in questo post La Curia Romana all'inizio del Cinquecento, e il perchè Lutero successivamente opterà per una riforma per la Chiesa Cristiana.

    A risollevare il Papato fu Martino V che nel 1420 riportò la sede Papale da Avignone a Roma e diede inizio ad un periodo che va dal 1420 al 1500 in cui tutti i Papi di questo periodo ricostruirono letteralmente Roma riportandola allo splendore che aveva perso nel periodo Avignonese.
    Nel 1420 Roma non contava più di 10 mila abitanti, ma un secolo dopo arrivò ad ospitare dai 100 mila ai 200 mila cittadini.

    L'esilio Di Avignone e lo scisma d'Occidente avevano permesso in quasi tute le città dello Stato Pontificio lo stabilizzarsi di un potentato locale; Alessandro VI (1492-1503) , Borgia, deve essere ricordato non tanto per i suoi numerosi figli e figlie, o per il suo sfrenato nepotismo, oppure per la sua elezione simoniaca, ma bensì per il fatto che intervenne decisamente per ristabilire l'autorità del Papato , anche se bisogna dire che lo fece a vantaggio dei suoi familiari, facendo diventare il Patrimonium Petri uno stato principesco Italiano, in cui il Papa agiva nell'interesse della propria famiglia e non verso la Chiesa.
    La nascita degli Stati Nazionali, e poi l'affermarsi dell'assolutismo, avevano messo in crisi anche il sistema fiscale istituito ad Avignone: perchè gli Stati Europei non sostenevano più La Curia Pontificia , per questo il papa doveva procurarsi le entrate fiscali nel proprio territorio con tasse dirette e indirette, comprese le tasse per il cardinalato, per commende, dispense di ogni genere , le indulgenze ecc...
    Si crearono così una serie di Uffici potremmo dire noi pre-capitalistici, che venivano dati in appalto al miglior offerente .
    La crescita dell'autorità Papale è strettamente legata ala crescita economica dello Stato Pontificio; e Roma cinquecentesca diventa estremamente allettante per Banchieri Fiorentini, Genovesi e Tedeschi, artisti di vario genere, storici, umanisti e intellettuali.
    Roma si stava trasformando nella capitale Rinascimentale del Mondo Cristiano.
    Provò Alessandro VI nel 1497 a emanare una riforma della Chiesa che però rimase una bozza che ora è situata negli archivi Vaticani.
    Nel 1493 Il Papa Borgia emanò una serie di Bolle riguardanti le missioni nel Nuovo Mondo per espandere il Cristianesimo in America, e decise anche una linea di demarcazione tra i domini coloniali Spagnoli e quelli Portoghesi, perchè i numerosi disguidi tra le due potenze colonizzatrici cominciavano a diventare pericolosi e dannosi.
    Alessandro VI infine amava tantissimo la Liturgia e stabilì molte regole per il conclave.

    La necessità di una riforma della Chiesa non venne vista prioritaria neanche dal Papa Giulio II che divenne pontefice nel 1503.
    Si chiamò Giulio perchè voleva essere il nuovo Giulio Cesare, il salvatore del Papato.
    venne definito infatti Il Papa Guerriero infatti si mise a cavallo e guidò il suo esercito verso la Romagna e la riconquistò.
    E' anche un grande economista , infatti con lui le casse dello Stato per la prima volta nella storia del Papato, sono in pareggio.
    Giulio II era contro il nepotismo e emanò una Bolla contro la Simonia ancora oggi valida.
    Distrugge completamente la Basilica di San Pietro per ricostruirla molto più grande e maestosa.
    Muore durante il Concilio Lateranense V per la riforma della Chiesa.
    Piccole curiosità su Giulio II: aveva la sifilide e aveva il vizio della Pedofilia e della sodomia; era un ottimo combattente e infatti viene accusato che di sacro in lui erano solo i vestiti che portava.

    Dopo la Morte di Giulio II , nel 1513 venne eletto Leone X che finì il Concilio Lateranense.
    Era un amante della caccia , del teatro e dello sfarzo, e infatti con lui lo Stato andò in rosso annullando gli sforzi fatti dal papa precedente.
    Fa una riforma della Teologia , in cui quest'ultima deve avere per base la Bibbia; e la sacra scrittura , dice Leone X, deve essere tradotta nelle lingue parlate da tutti.
    Per far rispettare la sua volontà e la sua autorità sul territorio Pontificio non esita mai a far uso della forza.
    Con lui c'è il picco di decadimento morale che si traduce nello scandalo del clero e anche quindi dai personaggi ecclesiastici per la loro vita da nobili, pieni di vizzi e ricchezze che nulla hanno a che fare con la parla del vangelo.
    Il Dramma di Leone X è il fatto che aveva una relazione con un domestico.
    Il Papa concede ad Alberto di Brandeburgo( aveva 22 anni) il terzo vescovato , ovvero quello di Magonza: Proprio Magonza perchè questo stato era un elettore del Sacro Romano Impero e controllarlo voleva dire diventare un elettore; ma per ottenere questo terzo vescovato bisognava pagare un ingentissima somma di denaro che venne procurato vendendo le indulgenze a favore della Basilica di San Pietro, e fu questa la scintilla che fece esplodere la Riforma .
    Quando Leone X nel 1521 morì, la Germania era tutta in fermento e ormai schierata dalla parte di Lutero.
     
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  2. _SmokY_
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    Secondo voi,
    quando i papi hanno cominciato a dedicarsi maggiormente alla vita spirituale dei fedeli anzichè agli affari di stato, o forse per meglio dire, quando hanno smesso di fare i Re?

     
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  3. Cornelio Scipione.
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    Adriano VI, che divenne Papa nel 1522 era colui che voleva riformare la Chiesa, aveva abolito in tutti i campi la vita principesca dello Stato della Chiesa, purtroppo morì troppo presto, e il Papa successivo Clemente VII annullò tutto il lavoro di un ritorno del Cristianesimo alle origini della parola del Vangelo.

    oltre al tentativo di Papa Adriano VI , credo che se ci sono stati altri Papi come lui...si contano sicuramente sulle dita delle mani, lo stesso attuale Papa a me sembra più che punti ad un controllo dei fedeli per manovre in ambito politico che ad un aspetto puramente religioso!!

    Edited by Cornelio Scipione. - 28/11/2008, 14:17
     
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  4. samburke
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    non vorrei essere offensivo, ma l'articolo possiede molti errori concettuali. In primis non possiamo parlare di assolutismo in quanto esistono molti elementi centrifughi all'interno degli Stati (quali aristocrazia o le città, per esempio) come ci dice Vincent Vives. Poi insomma durante la controriforma non possiamo negare una spinta spirituale molto forte che proveniva dalla curia romana e dai cardinali. Da ultimo, i Papi "smisero" di fare i Re a partire dalla metà del '600, cioè a coincidere con la decadenza del papato (non a caso a metà del '600 c'è la pace di Westfalia...); cosa voglio dire, che il papato dalla metà del XVII secolo perde progressivamente centralità politica all'interno dell'Europa (forse però più che affermare quando i Papi smisero di fare i re, sarebbe meglio dire quando i Papi persero quella centralità politica straordinaria e vedono ridimensionare il loro potere da potenza Europea a potenza Italiana) come afferma nel suo libro Paolo Prodi (il sovrano pontefice).
     
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  5. Cornelio Scipione.
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    credo che tu abbia, con tutto il rispetto, non capito la centralità e la finalità del mio post.
    Quello che voglio dire, è che nell'argomento da me citato sopra, intendo sottolineare la situazione Papale prima della riforma di Lutero, e capire perchè Lutero giunse ad avere l'appoggio di tutta la Germania (e non solo) quando criticò l'autorità del Papa in cui quest'ultimo aveva smarrito la strada originaria della parola del vangelo;
    è un dato di fatto che una riforma per la Chiesa non ci fu, e i tedeschi,stanchi di questi atteggiamenti del potere Papale che di tutto trattavano tranne di religione..... si schierarono con Lutero!
    poi tu mi parli di XVII secolo, io mi fermo al XVI, non vado oltre....

    per precisare ulteriormente, gli assolutismi degli stati nazionali europei iniziano già nel basso medioevo, e quindi nel XVI secolo credo che posso permettermi di dire che l'assolutismo si stava affermando...
     
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  6. samburke
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    La centralità del tuo post l'avevo capita, ma volevo fare degli appunti concettuali su quello che avevi scritto in quanto, giudicavo che vi fossero degli errori.
    Se vogliamo essere proprio schietti, all'interno della chiesa del basso medioevo, ma soprattutto della prima età moderna, era presente il bisogno di riformare la chiesa, ma non lo si poter fare perché in certi casi si sarebbe trattato di dare ragione a Lutero.
    In più va detto che Lutero andrebbe analizzato su due piani, uno politico ed uno spirituale, ma è sbagliato dire che la Germania tutta lo seguì... bisogna parlare di certe aree, e la cosa fu dettata, in più da mere ragioni politiche e non di certo da pulsioni religiose (vedi Federico il Savio, Grande Elettore di Sassonia...).
    Il mio riferimento al '600 doveva essere la risposta al post di Smoky (mi scuso di non aver scritto @Smoky, poiché poteva sembrare rispondessi a te).
    Concludo, perché ho già detto tante cose, e poi divento noioso, che è proprio sbagliato parlare di "assolutismo" nel Basso Medioevo, poiché la parola assolutismo prevede centralismo e una soggezione totale alla figura del monarca. Mi ripeto, perché come afferma Vincent Vives, il grande storico Spagnolo, ci sono dei forti limiti al potere reale del Monarca, che sono:
    -Le città (luogo di potere economico)
    -la Burocrazia
    -i delegati periferici che detengono il potere in luoghi che per es. sono le campagne
     
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  7. Cornelio Scipione.
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    CITAZIONE
    Se vogliamo essere proprio schietti, all'interno della chiesa del basso medioevo, ma soprattutto della prima età moderna, era presente il bisogno di riformare la chiesa, ma non lo si poter fare perché in certi casi si sarebbe trattato di dare ragione a Lutero.

    su questo hai ragione assolutamente, ma io non dico mica il contrario, dico che una riforma della Chiesa era necessaria, e il bisogno era sentito, ma non abbastanza però , perchè se vai a vedere questa riforma non viene proprio fatta e se posso dire così "la fa Lutero al posto loro".
    Poi quando mi dici che una riforma avrebbe dato ragione Lutero, è vero, ma io mi fermo ai Papi prima della riforma fino a Leone X che vive in prima persona la spaccatura della Chiesa tedesca.

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    CITAZIONE
    In più va detto che Lutero andrebbe analizzato su due piani, uno politico ed uno spirituale, ma è sbagliato dire che la Germania tutta lo seguì... bisogna parlare di certe aree, e la cosa fu dettata, in più da mere ragioni politiche e non di certo da pulsioni religiose

    Quando parlo che tutta la Germania lo seguì, ovviamente non intendo tutti e 100% i tedeschi, ma comunque una buonissima maggioranza!
    ti do ragione anche sul fatto che Lutero deve essere analizzato in due aspetti diversi, politico e religioso.
    io mi occupo dell'aspetto religioso, , perchè al momento sto studiando per un esame su Storia del cristianesimo alle origini del mondo moderno...senza entrare nel vivo dell'aspetto politico, ma suffermandosi su quello appunto spirituale.

    a federico il saggio ho dedicato un post:Federico III il saggio di Wittenberg
     
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6 replies since 22/11/2008, 11:49   1418 views
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